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Intervento in Consiglio Comunale del 21 marzo 2016 sul Documento Unico di Programmazione

di Alessandro Talmelli
Ferrara, lì 21 marzo 2016

Presidente del consiglio comunale,
Sindaco,
Assessori,
Colleghi consiglieri

Il Documento Unico di Programmazione (Dup) rappresenta la principale innovazione nel panorama dei documenti di programmazione.
Il principio applicato della programmazione lo definisce come lo strumento che:
- permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative;
- costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione.
Il principio contabile della programmazione, tramite il Dup, cerca di perseguire tre obiettivi di fondo:
- definire la programmazione strategica dell’ente, sull’orizzonte temporale del mandato amministrativo, coniugando tra loro gli indirizzi strategici dell’amministrazione, i vincoli di finanza pubblica e la situazione economico finanziaria dell’ente e del gruppo pubblico locale;
- tradurre gli indirizzi strategici di mandato nella programmazione operativa, sull’orizzonte temporale triennale coperto dal bilancio di previsione;
- raccogliere in un unico strumento una pluralità di documenti di programmazione settoriale con orizzonte temporale triennale, già previsti dalla normativa.
Per raggiungere tali finalità il Principio non prevede uno schema di riferimento specifico per il Dup, ma fornisce indicazioni generali sulla base delle quali lo stesso deve essere strutturato.
In particolare, il documento viene articolato in due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO).
La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo e riprende in molti elementi i contenuti del Piano generale di sviluppo così come definito al Punto 19 del precedente Principio contabile n. 1 (Programmazione nel sistema di bilancio) dell’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli Enti locali.
La seconda, di portata triennale, si rifà in modo costante ai contenuti della Relazione previsionale e programmatica, con particolare riferimento alla Sezione 3 (Programmi e progetti) della modulistica prevista dal Dpr 326/98.
Chiarite finalità, struttura e contenuti del Dup è importante provare a fare sintesi delle principali positive innovazioni che questo documento cerca di introdurre all’interno del sistema degli strumenti di programmazione degli enti locali.
La nota di maggior rilevanza è probabilmente il tentativo di snellimento e di sistematizzazione di una serie di documenti di programmazione, precedentemente poco correlati tra loro, che andavano ad appesantire in modo significativo l’azione programmatica degli enti.
Si evidenzia, infatti, come all’interno di un unico documento troviamo:
- elementi ripresi dal piano generale di sviluppo e dalla relazione previsionale e programmatica;
- importanti documenti di programmazione settoriale.
Tutto ciò va nella direzione di assicurare un numero ridotto di documenti a supporto della relazione politico-tecnica al fine di renderne possibile un fattivo utilizzo da parte degli attori organizzativi degli enti locali.
Passando ad aspetti connessi ai contenuti del documento si rileva che, pur nella complessa ed a volte eccessiva articolazione delle indicazioni fornite dal Principio, emerge con chiarezza la volontà del legislatore di individuare una sorta di “filiera programmatica” che garantisca una rappresentazione a cascata degli obiettivi.
Infatti, definiti gli indirizzi strategici all’interno delle linee programmatiche per azioni e progetti, l’ente dovrà sviluppare obiettivi strategici per ciascuna missione ed obiettivi operativi per ogni programma.
Tutto ciò consente una programmazione più coerente tra i diversi livelli di indirizzo (Sindaco, Consiglio e Giunta), nonché facilmente rendicontabile.

Proprio per l’importanza di programmazione che possiede questo documento, la sezione strategica inizia con la definizione del contesto: non si può parlare di programmazione, infatti, se non si conosce a fondo la realtà in cui si vive!
Lo scenario economico ci vede raggiungere finalmente i dati della media nazionale e avvicinarci molto a quelli dell’Emilia Romagna.

Importante a mio modo di vedere è il contesto demografico: è necessario unire le migliori energie della città, coinvolgendo anche l'Università e il mondo associativo e sociale -pubblico e privato- per fare un approfondimento e una lettura condivisa di un fenomeno [quello della scarsa natalità e della composizione minima delle famiglie, con aumento di quelle monocomposte, sempre più anziane] - che è consolidato da almeno 40 anni, con caratteristiche uniche nel panorama italiano. Questo, in vista di una vera e propria riscrittura degli obiettivi dei prossimi anni, finalizzandoli ad una rinascita demografica del nostro territorio".

In merito ai 4 obiettivi di mandato mi sento di richiamare la Vostra attenzione rispetto all’andamento di alcuni obiettivi strategici.

AMMINISTRARE OGGI: Le risorse umane

Non v’è dubbio che in materia di risorse umane le principali scelte che hanno caratterizzato il programma dell’amministrazione durante il proprio mandato si potrebbero riassumere in una revisione dell’assetto organizzativo del Comune con una progressiva semplificazione della struttura.
I numeri in questo parlano molto chiaro: a fronte di un fabbisogno di più di 1500 dipendenti, all’1/01/2016 i dipendenti in forza sono meno di 1200. La prospettiva perciò è di una spesa del personale assolutamente sotto controllo, che vede una riduzione nel prossimo triennio, non dovuto a licenziamenti o ad interventi sul trattamento economico, quanto piuttosto di una calibrazione del tasso di sostituzione tra pensionamenti e nuove assunzioni.

LE PERSONE AL CENTRO: vecchie e nuove povertà bussano.
In questi anni il Comune di Ferrara è stato chiamato ad esercitare intensamente la propria funzione di sussidiarietà, non solo come interprete dei bisogni del proprio territorio, ma sempre più sviluppando un ruolo di stimolo e volano delle risorse locali di solidarietà, per governare e favorire il welfare di comunità. In particolare, a questa amministrazione è ben chiara - e ben esposta nella Linee di mandato del Sindaco - la necessità di far fronte a bisogni sociali in costante aumento e ad una domanda crescente di sostegno alle fasce più deboli della popolazione. Un'esigenza imprescindibile, una modalità di farvi fronte che certamente comprende sia la possibilità di attribuzione di maggiori risorse (finanziate da economie in altri settori di spesa) sia il perseguimento di ulteriore efficienza allocativa nella spesa sociale (qualificata da precisi e chiari indicatori di efficacia dell'intervento) e di sinergie nuove tra tutti attori del distretto centro-nord. In questo contesto trovano un chiaro orientamento nuovi strumenti della valutazione del bisogno e il nuovo contratto di servizio con l’ASP.

FERRARA CHE LAVORA: semplificare, accompagnare, fare rete.
Nonostante i molteplici passi fatti in questa direzione grazie anche alla revisione dei regolamenti comunali, questo è il vero obiettivo strategico che dovremo riuscire a portare a compimento. La splendida esperienza avuta con il nuovo stabilimento “Berluti” è la testimonianza che la sinergia tra i vari settori dell’Amministrazione è la vera chiave di volta per l’imprenditore nella scelta del territorio in cui investire. SEMPLIFICARE ACCOMPAGNARE E FARE RETE significa fare la differenza in un mondo così globalizzato in cui le scelte si decidono nel breve termine: dobbiamo mirare ad un nuovo servizio capace di armonizzare l’intesa dei vari uffici coinvolti nei processi autorizzativi anche con uffici non dell’amministrazione comunale.

FERRARA IMMOBILE O IN TRASFORMAZIONE: le infrastrutture.
Non v’è dubbio che la giunta Tagliani ha rimesso in moto e risolto moltissimi dei cosiddetti “cold case” in merito alle infrastrtture. Finalmente stamattina si è potuto inaugurare la Tangenziale Ovest.
Ferrara e il suo territorio soffrivano infatti di un deficit in merito alla realizzazione e al completamento di alcune importanti arterie infrastrutturali per alleggerire il traffico urbano, velocizzare e rendere più sicuro quello extraurbano e in senso più ampio migliorare la qualità della vita di cittadini e turisti.
Le priorità in tema di infrastrutture stradali per il territorio sono la Cispadana e l’adeguamento della Ferrara-Mare.

In occasione della giornata in ricordo delle vittime della Mafia, come disse Paolo Borsellino “E’ normale che esista la paura, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti”.
Con questo spirito consegneremo, lo spero, una città migliore grazie ad una programmazione attenta e puntuale che traccia una rotta lungo la quale fare le scelte dei prossimi anni.
Ultima modifica: 08-04-2016
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it