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Intervento in Consiglio Comunale del 26 maggio 2015 - Variazioni di Bilancio

di Alessandro Talmelli
Lo so che in sede di votazione di bilancio consuntivo tutti quanti siamo tentati a discutere di tutto e del contrario di tutto, siamo portati a parlare degli ultimi settant’anni della gestione della nostra città, del piano triennale delle opere pubbliche, dei servizi sociali, ma a me piace stare al tema: STIAMO VOTANDO LA VARIAZIONE AL BILANCIO PREVENTIVO 2015, e di questo siamo tenuti a pronunciarci.
Più volte in questi due giorni ho sentito parlare di critiche alla gestione finanziaria dell’Amministrazione Comunale: “situazione incancrenita dopo le gestioni passate”, “il malato è moribondo”, “70 anni di dissesto finanziario”.
Bene se fossimo in un ‘azienda dovremmo analizzare i risultati (e non le chiacchiere…) della gestione Tagliani dal 2009 ad oggi:
1. Il debito comunale era oltre i 160 Mln ed oggi scende a quasi 100 Mln;
2. Il personale comunale era oltre 1600 dipendenti ed oggi è sceso a quasi 1300 dipendenti;
3. I dirigenti comunali erano oltre i 35 ed oggi sono sotto i 20;
4. I costi della politica sono stati cancellati azzerando tutti i consigli di amministrazione delle società partecipate: ne è rimasto sostanzialmente 1 che è la Holding;
5. I trasferimenti all’Asp sono stati tagliati di oltre 1 Mln;
6. I trasferimenti all’Istituzione Scuola sono stati tagliati di oltre 2 Mln;
7. I trasferimenti al settore Cultura sono stati tagliati di oltre 2 Mln.

Ciliegina sulla torta: proprio dai banchi dell’opposizione il 19/12/2012 arrivavano apprezzamenti dalle allora opposizioni che dichiaravano “apprezzamenti al lavoro svolto dalla giunta” (Brandani), “la riduzione del debito e il fatto che sia stata tirata la pelle al tamburo, riducendo le spese” (Cavicchi G.), “non vedo altre città in cui sia stato raggiunto un simile risultato nella riduzione del debito” (Cavicchi F.) – (Aperture sul bilancio comunale - La Nuova Ferrara).
Allora come oggi va detto chiaramente che questa amministrazione prima di aumentare le tasse –di cui parlerò subito dopo – ha RISTRUTTURATO il bilancio come mai si era visto, ha “FATTO I COMPITI” (come si usa dire oggi), ha tagliato ciò che era improduttivo e superfluo. Naturalmente non ci dovremo fermare, ovviamente dovremo continuare in quest’opera di risanamento e controllo gestionale che costa, ma che è l’unica strada sostenibile per lasciare al termine di questa consigliatura una situazione SENZA SORPRESE, indipendentemente da chi la erediterà.
Sono stati criticati i tempi con i quali è stata presentata questa variazione di bilancio: ma se il presidente della Commissione Consiliare Controllo Balboni ci dice che abbiamo avuto due settimane di tempo per studiarla, e in una notte, solamente una notte, siete riusciti a partorire un emendamento, questa è la conferma che il problema non erano i tempi, ma la Vostra ostinazione nel voler abdicare al Vostro ruolo di opposizione. Se aveste saltato qualche altra notte avreste prodotto qualche emendamento in più e magari ci avreste aiutato a migliorare la manovra: è questo che noi ci aspettiamo dalle opposizioni LA COLLABORAZIONE.
Ma veniamo alla manovra, veniamo alla grande bufala della “macelleria sociale”.
L’aumento dell’addizionale Irpef è pari a 7 €cent al giorno se consideriamo tutti i 100.000 contribuenti; se invece togliamo i 20.000 che sono ESENTATI dal pagamento dell’IRPEF, l’aumento dell’addizionale è di 8,5 €cent al giorno.
Sull’IMU poi è facile fare dell’ironia: “per noi di Forza Italia la casa è sacra”. Carissimi consiglieri Vi ricordo che l’abitazione principale non ha alcuna variazione, la Tasi e la Tari non vengono toccate, anzi aggiungiamo ulteriori sgravi per le famiglie numerose; l’IMU di cui parliamo è quella delle seconde case, di quelle abitazioni principali cosiddette di “lusso”, di alcune attività.
Ma proprio grazie all’emendamento del Partito Democratico l’aumento IMU viene utilizzato per provare a fare redistribuzione ed alleggerire alcune categorie di contribuenti.
Insomma io credo che questo sia il vero motivo per cui non siete riusciti a portare i ferraresi né in piazza né in consiglio comunale: perché i ferraresi e le categorie economiche , che incontriamo tutti i giorni, conoscono molto bene il nostro modo di operare e tutto ciò che è stato fatto finora in materia di bilancio comunale.
Ultima modifica: 20-08-2015
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it