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Interpellanza sulla diffusione di bevande alcoliche prive di certificazioni presso negozi etnici della zona GAD
di Alessandro Balboni - 22.01.2019
Fratelli d’Italia - AN
Gruppo Consiliare
Ferrara, 22.01.2019
Ill.mo Sig. Sindaco del
Comune di Ferrara
OGGETTO: Interpellanza sulla diffusione di bevande alcoliche prive di certificazioni presso negozi etnici della zona GAD al fine di aggirare le ordinanze restrittive sulla vendita degli alcolici
Il sottoscritto Consigliere Comunale Alessandro Balboni INTERPELLA il Sig. Sindaco e per esso l’Assessore delegato:
PREMESSO CHE:
- In data 13 aprile 2018 veniva emanata un'ordinanza dal Sindaco, al fine di ridurre i rischi legati al consumo di alcolici nella zona GAD, la cui durata fu stabilita per un anno.
- Tale ordinanza prevede il divieto di consumare bevande alcoliche nei luoghi pubblici ed è fatto inoltre il divieto di vendita di alcolici durante la notte.
APPURATO CHE:
- Grazie alle segnalazioni di alcuni residenti della zona e delle associazioni Gad Sicura e Insorgenti Ferrara, è stato notato il diffondersi di buste di plastica, simili a quelle utilizzate per i succhi di frutta, vuote e abbandonate per le vie del quartiere.
- A seguito di una verifica più scrupolosa è stato notato che tali bevande non sono analcoliche, bensì contengono un volume alcolico pari al 40%.
- La vendita di tali superalcolici è stata facilmente ricondotta a un negozio etnico della zona GAD, già noto per aver disatteso regolamenti e ordinanze in passato.
- È un fatto gravissimo che su tali buste di superalcolici non sia presente il marchio del Monopolio dello Stato, così come sono assenti il marchio CE e la denominazione del soggetto importatore.
- I siti di riferimento della suddetta bevanda superalcolica risultano esclusivamente in lingua cinese, sebbene il paese di origine del prodotto parrebbe la Nigeria.
PACIFICO CHE:
- La distribuzione di tale prodotto sia un potenziale rischio per l'intera cittadinanza, tanto per i consumatori che per gli abitanti del quartiere.
- Dal punto di vista sanitario il consumo di tali superalcolici è potenzialmente pericoloso, mancando qualsiasi riferimento alla certificazione degli organismi sanitari di controllo che le legislazioni europea ed italiana impongono.
- Il consumo di tale bevanda è da ritenersi un utile escamotage per aggirare l'ordinanza del Sindaco, poiché viste le ridotte dimensioni e l'aspetto innocuo, che ricorda quello di un succo di frutta, tali sacche possono essere camuffate e trasportate semplicemente in tasca, avendo una capienza di 50 cl.
- Inoltre la diffusione di tale bevanda, denominata "Action Bitters" è da considerarsi un ulteriore fattore di rischio per una zona già degrada come il GAD, infatti il costo di appena 1 €, unito all'alto tasso alcolico e all'apparente funzione eccitante sono tutti fattori che fanno sorgere preoccupazione.
TUTTO CIO’ PREMESSO
Il sottoscritto Consigliere comunale INTERPELLA il sig. Sindaco e l’Assessore delegato per sapere se la situazione esposta sia già nota e, nel caso contrario, per chiedere di agire tempestivamente sollecitando la Polizia Municipale e la Guardia di Finanza a condurre indagini sulla diffusione e la distribuzione di tali bevande superalcoliche in sacchetti di plastica che stanno prendendo piede in zona GAD
Si richiede risposta scritta.
Con Osservanza.
Il Presidente del Gruppo Consiliare FdI – AN
Alessandro Balboni
All. N. 2