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Intervento in Consiglio Comunale del 23/03/2011 sull'approvazione Bilancio di Previsione 2011
Archivio legislatura 2009 - 2014
Ferrara, lì 23 marzo 2011
Seduta del Consiglio Comunale di Ferrara
Presidente del consiglio comunale,
Sindaco,
Assessori,
Colleghi consiglieri
La crisi economica mondiale ha “inevitabili ricadute” su Ferrara e sul suo territorio.
Per questo l’Amministrazione ha il dovere di impostare le rispettive politiche nel segno della SOLIDARIETA’ e della SOBRIETA’, rafforzando la collaborazione con le associazioni del Terzo Settore a cui va il nostro sentito ringraziamento per la loro attività, le quali lottano quotidianamente contro il disagio sociale.
La sfida è ardua e ciò che è grave a livello globale lo è anche nell’ambito di una gestione più ristretta come quella della dimensione comunale.
La relazione introduttiva e di presentazione del Bilancio ha colto le PREOCCUPAZIONI, ma anche le SPERANZE, di chi amministra, ribadendo che l’attuale crisi economica nazionale ed internazionale è anzitutto una crisi STRUTTURALE, CULTURALE e DI VALORI.
Questa situazione ha cambiato e sta cambiando la prospettiva, le abitudini, gli stili di vita privilegiando la SOBRIETA’, LA SOLIDARIETA’ e la RESPONSABILITA’.
Penso alle famiglie, soprattutto a quelle con figli piccoli che hanno diritto ad un avvenire sereno, e agli anziani, molti dei quali vivono in solitudine e condizioni disagiate; penso all’emergenza abitativa, alla carenza di lavoro e alla disoccupazione giovanile, alla non facile convivenza tra gruppi etnici diversi.
Guardate che con questa congiuntura economica si affievoliscono, specie tra le giovani generazioni, i valori naturali che danno significato al vivere quotidiano e formano ad una visione della vita aperta alla speranza.
Ecco perché, io credo, vada riconosciuto lo sforzo dell’amministrazione ed in particolare dell’Assessore Maisto, il cui assessorato ha subìto tagli pesantissimi (pari al 30% rispetto al budget 2010), che però hanno permesso di privilegiare le politiche del welfare.
Ieri ho sentito anche ripetutamente i riferimenti alle frazioni: ho partecipato a ripetuti incontri nelle frazioni, anche in quella in cui vivo, e concordo con Voi che ci sono questioni irrisolte da anni, ma discutendo e portando le ragioni delle scelte da compiere prevale anche in quei cittadini il senso di responsabilità privilegiando le azioni che l’amministrazione elabora a sostegno dei disoccupati e delle famiglie.
Infatti grazie a queste scelte il Comune di Ferrara NON HA CHIUSO alcun servizio erogato:
1. non sono stati chiusi i progetti relativi all’Area minori e genitorialità – sostenere il lavoro dei Centri per le Famiglie; avviare progetti a favore delle famiglie immigrate; sostenere le famiglie numerose; valorizzare le esperienze familiari di auto-mutuo-aiuto; potenziare la rete dei servizi per i minori nell’area scolastica ed extra-scolastica favorendo l’accoglienza e la frequenza degli alunni stranieri; integrare minori disabili e minori con patologie croniche; avviare azioni di prevenzione e tutela dei minori con particolare attenzione all’obesità infantile, all’attività fisica, al fumo passivo, al disagio sociale e relazionale (es. bullismo).
2. Non sono stati chiusi i progetti relativi all’Area adolescenti e giovani – favorire l’aggregazione e la partecipazione dei giovani alla vita sociale con azioni di formazione dei facilitatori territoriali; sostenere la formazione dei giovani al servizio civile, alla ricerca attiva del lavoro, alla progettualità e all’imprenditoria giovanile; migliorare gli stili di vita contrastando l’abuso di alcool e ogni forma di dipendenza soprattutto per prevenire gli incidenti stradali; rimotivare i giovani al senso di responsabilità e alla donazione; sostenere l’aggregazione giovanile.
3. Non sono stati chiusi i progetti relativi all’Area disabilità – favorire l’autonomia delle persone razionalizzando e unificando le azioni e favorendo gli inserimenti lavorativi; potenziare l’offerta dei laboratori socio-occupazionali; favorire e rafforzare la domiciliarità;
4. non sono stati chiusi i progetti relativi all’Area anziani – favorire la domiciliarità qualificando il lavoro delle assistenti familiari e migliorando i percorsi di assistenza domiciliare integrata; favorire la rete dei trasporti attraverso il coinvolgimento dell’associazionismo e del volontariato; promuovere azioni di socializzazione; curare l’attuazione del programma Alzheimer.
5. Non sono stati chiusi i progetti relativi all’Area inclusione sociale –sviluppare la rete locale dell'accoglienza, implementando la prima e sperimentando uno specifico percorso per la seconda accoglienza, al fine di sostenere le persone che vivono nel disagio e nella devianza con una particolare attenzione alla tutela della salute e al monitoraggio delle presenze; unificare le azioni per gli inserimenti lavorativi attraverso accordi tra il pubblico ed il privato; favorire il dialogo tra carcere e città e realizzare azioni tese al reinserimento delle persone in stato di detenzione; continuare con le iniziative promosse dal Centro Servizi per l’Immigrazione.
6. Non sono stati chiusi i progetti relativi all’Area donne – sostenere i percorsi di affido e adozione; sostenere i consultori come luoghi multi professionali e accoglienti; consolidare i “percorsi nascita” in attuazione delle linee di indirizzo regionali e locali; sostenere i momenti di particolare fragilità delle donne prevenendo stati di depressione nell’ottica di integrazione socio-sanitaria; consolidare i progetti a favore delle donne maltrattate e delle donne che desiderano “uscire dalla strada”.
I tagli pari a quasi 1 milione di € sono stati tutti condivisi e concertati con la città, le Organizzazioni Sindacali, i Partiti di Maggioranza: questa non è una novità in sé, quanto piuttosto per i tempi e i modi con cui è stato deciso e presentato alla città. Di questo va dato atto all’attuale giunta.
Nonostante i tagli - e sui tagli dobbiamo fare un atto di riconoscimento per una giunta che a differenza di ciò che è stato fatto dal Governo, ha operato tagli ragionati escludendo a priori quelli lineari - dicevo i 365.000,00 di tagli ai contributi per il pagamento della TIA, di cui è stato richiesto in parte il ripristino con la risoluzione presentata dal consigliere Cristofori, i 390.000,00 di tagli ai trasferimenti dell’ASP, i 150.000 di contributi alle Associazioni, le politiche del welfare e di sostegno alle famiglie fanno sì che il tessuto sociale abbia una sostanziale tenuta senza causare troppi strappi e garantendo la presa in carico di casi particolarmente delicati.
Voglio concludere citando un Sindaco molto amato dai suoi cittadini, Giorgio La Pira:
“Ebbene, signori consiglieri, io ve lo dichiaro con fermezza fraterna ma decisa: voi avete nei miei confronti un solo diritto quella di negarmi la fiducia! Ma non avete il diritto di dirmi: Signor Sindaco non si interessi delle creature senza lavoro (licenziati o disoccupati), senza casa (sfrattati), senza assistenza (vecchi, malati, bambini, ecc.). E’ il mio dovere fondamentale questo: dovere che non ammette discriminazioni e che mi deriva prima che dalla mia posizione di capo della città, dalla mia coscienza di cristiano: se c’è uno che soffre io ho un dovere preciso: intervenire in tutti i modi, con tutti gli accorgimenti che l’amore suggerisce e che la legge fornisce, perché quella sofferenza sia o diminuita o lenita”.
E’ con questo spirito che ho presentato la risoluzione per le politiche del welfare e sostegno alle famiglie e che vi chiedo di votare, perché nel nostro operare politico che avrà in futuro minori risorse, le nostre priorità siano sempre le famiglie, la scuola e la tutela dei più poveri.