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sei in: index > ARCHIVIO: Legislatura 2009 - 2014 > Gruppo Partito democratico > Talmelli Alessandro > Attività del consigliere > La crisi del Petrolchimico e di Lyondellbasell - 30/05/2013
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La crisi del Petrolchimico e di Lyondellbasell

Archivio legislatura 2009 - 2014
La seduta della Commissione consiliare di venerdì scorso aveva all'ordine del giorno la discussione e l'analisi dell'annunciata riduzione di personale del Centro Ricerche della Lyondellbasell e del documento votato in Consiglio Comunale sul piano della Chimica nazionale.

Oltre ad esprimere la doverosa solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie, vorrei riportare all'attenzione della città quanto discusso in seguito all'ascolto dell'esposizione del Sindaco e dei Sindacati.
Innanzitutto va puntualizzato che l' annunciata riduzione di personale in oggetto non è in alcun modo collegabile a quella economico-finanziaria internazionale che stiamo vivendo e nemmeno ad eventuali situazioni di svantaggio interne al sito del polo chimico, in particolare in riferimento alla Basell Poliolefine Italia (Società controllata dalla Lyondellbasell americana che gode di ottima salute finanziaria con margini ai vertici delle società mondiali quotate in borsa).
La Lyondellbasell ha motivato le procedure formali, già attivate per la riduzione del personale, a causa di una diversa scelta di strategia aziendale: la diminuzione di circa undici milioni di budget sulla ricerca.
Fatta salva la libertà di cui ogni multinazionale (ed ogni azienda) ha diritto nel muoversi in un'economia ormai fortemente globalizzata, è evidente che un'amministrazione responsabile non può disinteressarsi di fronte ad una scelta che, come riportato in commissione, colpisce in particolare il centro di ricerche "Natta" la cui storia e i cui risultati hanno garantito la sopravvivenza del nostro Polo Chimico rendendolo una delle eccellenze della chimica nel mondo.
Le azioni già intraprese dal Sindaco, con contatti diretti, personali ed istituzionali per creare quelle sinergie capaci di far emergere un "sistema-città" che all'uopo sappia difendere e governare processi le cui decisioni certamente avvengono fuori dal nostro Paese, sono state su più fronti:
1. La filiera istituzionale, perché è indispensabile un continuo raccordo tra il Municipio, la Regione, il Governo e il Parlamento Europeo;
2. La filiera territoriale, perché è necessario fare "squadra" tra i petrolchimici insistenti nella Pianura Padana (come ampiamente descritto nel documento votato in Consiglio Comunale e condiviso con le altre realtà del "quadrilatero della chimica");
3. La filiera sociale, perché non è un problema esclusivamente per i lavoratori dipendenti della società, ma anche per tutto l'indotto;
4. La ricerca puntuale di nuovi investitori da insediare all'interno del polo Chimico sia a livello nazionale che regionale;
5. La continua ricerca dell'abbattimento dei costi energetici, fino al contatto diretto e personale con l'Autority dell'energia elettrica (ing. Bordone), per supportare tutte realtà presenti oggi nel polo chimico
Queste azioni, insieme alla ricerca anche di nuovi investitori interessati, testimoniano quanto questo sito sia ancora attraente grazie alle scelte strategiche effettuate negli ultimi anni insieme alle società insediate: non dimentichiamo che questo sito è l'unico ad avere veramente intrapreso la bonifica della falda profonda, ad avere un piano di bonifica della falda superficiale ed essere l'unico sito in Italia ad avere realmente intrapreso questa strada. E ciò proprio perché tutte le attività inerenti le bonifiche sono direttamente finanziate dalle società insediate. Ciò dovuto proprio al fatto che il Polo Chimico ferrarese non è inserito nei SIN (Siti di Interesse Nazionale) come erroneamente tecnicamente suggerito ed auspicato da alcune forze politiche.
Di fronte alla situazione internazionale, queste scelte si sono dimostrate oggi vincenti e capaci di tenere, in confronto ad altre realtà in cui gli insediamenti chimici oggi rischiano la chiusura (Taranto, Priolo, Marghera).
Non dimentichiamo l'impegno di Versalis (ENI) di investire oltre 170mil. di euro nella nuova linea delle gomme, gli oltre 6 milioni euro per il rifacimento delle Torce di Basell e gli oltre 4 mil. per la costruzione di nuovi parchi fotovoltaici all'interno del Polo.
Dobbiamo dare atto che tutti questi investimenti sono stati possibili anche grazie all'impegno personale, diretto, e puntuale del Sindaco, che si è sempre impegnato più come "tecnico" che come "politico" alla risoluzione ed allo snellimento delle pratiche burocratico-amministrative.
La Commissione ha quindi valutato positivamente la strada intrapresa su tre fronti:
1. Annullare l'impatto sociale dovuto alla riduzione di personale di Basell;
2. Lavorare per il futuro con l'abbattimento dei costi energetici ed il conseguente insediamento di nuovi investitori;
3. L'apertura di un tavolo nazionale della chimica che possa portare ad una sviluppo concreto della chimica italiana;
La seduta della commissione si è chiusa con l'apprezzamento per la strada intrapresa dall'Amministrazione e dalla presa di coscienza da parte dei consiglieri presenti per una maggiore responsabilizzazione utile alla difesa di un sito il cui sviluppo dipende anche dalla capacità di fare "sistema" indipendentemente dal gruppo politico d'appartenenza.
Ultima modifica: 15-01-2014
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it
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