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Sul costruendo polo ospedaliero di Cona
Archivio legislatura 2009 - 2014
Consiglio Comunale del 02-03-2010
“Convocazione Consiglio Straordinario avente ad oggetto: Informativa ed approfondimento sullo stato del costruendo Polo Ospedaliero di Cona” (P.G. n. 10713/2010)”
Cittadini, Presidente del Consiglio, Assessori, Consiglieri, Signor Sindaco, Dott Baldi e colleghi della Direzione Generale dell'Ospedale
Nelle “LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO” del Luglio 2009, si diceva : “E' archiviata finalmente la polemica Cona sì, Cona no! Cona dovrà diventare non solo un “luogo” nuovo, ma anche un modo diverso di mettere il malato al centro. Il S.Anna si apre ad una occasione unica di trasformazione di un settore intero della città attraverso il coinvolgimento pieno della città per una integrazione funzionale fra spazi pubblici e privati, un basso impatto dell'intervento, un piano delle azioni costruito sulle concrete possibilità di realizzazione dando priorità a quelle funzioni socio sanitarie che la dislocazione in quel sito degli ambulatori e dei servizi ASL prefigura come opportune”
Durante la discussione abbiamo osservato che:
“Ci saremmo aspettati di conoscere il percorso che si vorrà seguire per l'utilizzo dell'ex S.Anna.
Inoltre i cittadini, e noi con loro, vorremmo conoscere cosa si farà per rendere Cona non un Ospedale periferico, ma un Ospedale facilmente accessibile a tutti e in particolare alle Frazioni con una viabilità adeguata; quali sono i servizi che verranno trasferiti e quali quelli che resteranno al S.Anna”
Nella Relazione al Bilancio di Previsione 2010 di Febbraio scorso, “Il Sindaco di Ferrara ritiene ormai non più dilazionabile un piano concordato fra le due aziende, gli enti locali, la sanità privata accreditata, le aziende di servizio pubblico che affronti tutti i tempi del trasferimento dell'Ospedale S. Anna a Cona, per quanto ci riguarda a bilancio abbiamo messo le risorse necessarie alla progettazione della vecchia area ospedaliero – universitaria sulla quale apriremo un confronto cittadino, ma ormai la priorità è data da un piano di azione, reso trasparente alla città, che dica chi, quando, come, dove ci si occuperà della salute dei ferraresi, durante e dopo il trasloco”.
Anche su questo abbiamo osservato che:
“Se il Sindaco afferma che “non è piu dilazionabile un piano concordato per il trasferimento dell'Ospedale S.Anna a Cona”, dobbiamo pensare che ad oggi non è ancora previsto questo piano e che, cosa ancora più grave, non è stato ancora reso trasparente alla città un piano che ci dica chi, quando, come, dove ci si occuperà della salute dei ferraresi durante e dopo il trasloco?
Se così fosse, chiediamo al Sindaco, nel ruolo istituzionale che riveste per “la salute dei cittadini” di essere attore e garante di quel piano, che anche noi insieme a Lui, riteniamo non più dilazionabile, e di informare il Consiglio dell'iter dello stesso”.
Considerato che nei prossimi dodici-ventiquattro mesi, forse più dodici, meno ventiquattro, dovremmo assistere da una parte al trasferimento a Cona e dall'altro alla trasformazione della vecchia area ospedaliero – universitaria, con il Consiglio Straordinario di oggi, chiesto dal PDL, viene offerta alla città in modo “trasparente” la possibilità di conoscere quel “piano di azione che dica chi, quando, come, dove si occuperà della salute dei ferraresi, durante e dopo il trasloco”.
Non vogliamo entrare nel merito delle modalità di trasferimento, ma proprio perchè condividiamo le preoccupazioni del Sindaco abbiamo il dovere di assicurare ai cittadini, anche durante il trasferimento dell'Ospedale, continuità di cure di qualità e rapide e appropriate specifiche prestazioni.
Quando poi si sarà realizzato “quel modo diverso di mettere il malato al centro”, che con il nuovo Ospedale ci si propone di attuare, allora si potrà trovare una giustificazione a tutti questi anni di ritardo, anche perchè nella vita quando poi tutto va per il meglio è facile dimenticare.
Ma affinchè quanto promesso venga realizzato, su alcuni punti è necessaria un po' di chiarezza, in particolare:
1. Chiediamo di conoscere se è terminata l'edificazione delle mura e la definitiva e non presunta data di consegna del costruendo Polo Ospedaliero, almeno nelle strutture previste. Se ad oggi sono stati identificati all'interno del nuovo Ospedale gli spazi per alcuni importanti servizi come quello Farmaceutico. Se esistono progetti e sono stati trovati i fondi per la loro costruzione e quando saranno terminati. E' facile intuire quanto sia importante avere la Farmacia all'interno dell'Ospedale; ma non possiamo non esprimere la nostra preoccupazione sulla necessità di assicurare la continuità delle cure ai pazienti al momento delle dimissioni. Non possiamo pensare che gli stessi pazienti o i loro familiari, usciti dal reparto o dagli ambulatori dopo una visita, sempre che siano dotati di specifica ricetta, debbano cercare una farmacia esterna all'Ospedale dove fornirsi di farmaci in attesa di recarsi dal proprio Medico di Famiglia.
2. E' importante fare di Cona, non un Ospedale periferico, ma un Ospedale facilmente accessibile a tutti e in particolare alle frazioni. Da un'indagine sugli spostamenti casa-lavoro realizzata dal Mobility Manager dell'Ospedale risulta che attualmente gli spostamenti generati dall'Ospedale Cittadino sono per il 27.6% soddisfatti dalla mobilità ciclabile e pedonale, per il 2.7% dal TPL e per il 69.5% dalla mobilità veicolare privata. Se la viabilità per Cona restasse quella di oggi, cioè via Pomposa e il collegamento viario via Ravenna e via Comacchio, con strade laterali a fondo chiuso (anziché a reticolo) e con la via Comacchio, che non ha una strada parallela né a destra (lungo la ferrovia), né a sinistra (lungo il Volano) e tutti gli spostamenti verso il nuovo Ospedale venissero soddisfatti esclusivamente dalla mobilità privata, vi sarebbe un inevitabile aumento del traffico con relativo impatto ambientale in termini di qualità dell'aria e inquinamento acustico; inoltre, la dotazione di parcheggi al servizio della nuova struttura sarebbe inferiore alla domanda con una carenza stimata di circa 1000 posti macchina in fase di inizio esercizio e per i successivi due anni, anche se questa mattina abbiamo appreso che sono previsti in totale 2138 posti auto, che potranno aumentare di altri 450 posti, a disposizione di dipendenti, visitatori e pazienti. Anche perchè il traffico ferroviario, in questa prima fase, potrà garantire solo corse con frequenza oraria e capacità pari a 150 passeggeri/ora. Sulla viabilità per Cona lo stesso Assessore Modonesi in un’intervista al Carlino del 19.2.2010, dichiarando che “forse si dovrà pagare il pedaggio per andare a Cona”, dato che la superstrada Ferrara-Lidi diventerà autostrada, ha riconosciuto che “bisognerà riflettere su un tracciato alternativo che colleghi la città all’Ospedale”. Dal 2006, l’Amministrazione Provinciale, il Comune, la FER, stanno eseguendo i lavori delle “infrastrutture” che dovrebbero garantire l’adeguata accessibilità al nuovo Polo ospedaliero. Sul “nodo” di San Giorgio viene proposto un “maxi progetto di sistemazione urbanistica e viaria” che prevede la costruzione di due nuove rotatorie -una nel parcheggio (indispensabile per le attività locali) sull’angolo delle vie Ravenna e Don Giovanni Verità e l’altra fra via Briosi e il ponte Caldirolo- ma poi si dovrà percorrere l’imbuto di via Comacchio per arrivare all’Ospedale di Cona. Il previsto collegamento tra la stazione ferroviaria (mediante la linea metropolitana di superficie) e il nuovo Ospedale non sarà pienemente operativo in questa prima fase, ci piacerebbe conoscere a che punto è il progetto e quali sono i tempi previsti di esecuzione. Per rispondere alla domanda di mobilità verso il nuovo Ospedale, l'’Amministrazione Comunale con il progetto ‘Co.N.A.’ (Collegamento Navette Ospedale Sant’Anna), approvato e per la maggior parte stanziato dal Ministero dell’Ambiente, si è posto l'obiettivo di attivare i servizi di trasporto pubblico su ruota. Sono previsti un servizio di linea a carattere sperimentale per la durata di 24 mesi con frequenza di 20' nei giorni feriali e frequenza di 30' nei festivi e nei sabati estivi (partenza stazione FFSS, percorso Viale Cavour, Corso della Giovecca passando davanti all'attuale S.Anna e arrivo all'interno del nuovo polo di Cona); per completare la prestazione “su ruota”, un servizio navetta diretto dall'attuale Ospedale a quello Nuovo da attivare nelle fasce orarie di maggiore affluenza (6.30-8.30 e 14.00-16.00) nei giorni feriali (escluso il sabato) del periodo invernale per un totale di 18 coppie di corse al giorno; ed è in programma l'erogazione di contributi per la sottoscrizione di abbonamenti annuali scontati riservati in questa fase al personale ospedaliero e universitario e agli studenti. E' comunque prevista una soglia massima di 500 abbonamenti annuali con circa il 30% di sconto sul prezzo dell'abbonamento annuale. Il Progetto si pone l'obiettivo di captare quell'utenza che già oggi si sposta con modalità sostenibili (circa il 30% degli spostamenti complessivi da e per l'Ospedale). Considerato però che il Progetto prevede anche la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla messa a norma di alcune fermate bus, per adeguarle in termini di sicurezza e di confort agli stantard richiesti, esso non potrà partire prima di Aprile 2011 e terminerà a Marzo 2013, a condizione che il trasloco dell'Ospedale non vada oltre la primavera del 2011. Se così non fosse, potrebbe essere pregiudicata la possibilità di erogare tutti i 24 mesi del servizio di trasporto previsti dal Progetto, all'interno del termine massimo di 36 mesi dalla data di approvazione del Piano Operativo di Dettaglio. Per quanto riguarda i parcheggi il Comune dà per certo a pagamento quelli destinati ai visitatori, ma non abbiamo capito il perchè; e ha dichiarato che farà pressioni sulla Direzione dell'Ospedale affinchè siano gratuiti quelli destinati al personale. Chiediamo al Direttore Generale se saranno a pagamento; e se si, perchè? Forse perchè le aree su cui sono previsti i parcheggi non sono di proprietà dell'Azienda? La capienza del parcheggio destinato ai dipendenti è reputata adeguata?
3. Nel nuovo Ospedale di Cona la disposizione logistica delle unità operative di degenza, degli ambulatori e degli studi Medici sarà diversa rispetto al S.Anna. Gli studi medici sono situati in piani diversi rispetto alle degenze e agli ambulatori; a loro volta gli ambulatori si trovano lontano dai reparti. Oggi nulla può essere fatto per questo e forse si è voluto che fosse così, ci si augura che non sia causa di disagi per i pazienti e per gli operatori. Gli spazi del Nuovo Ospedale sono di numero e dimensioni superiori, e si prevede di arredarli con gli arredi traslocati dal S.Anna. Sicuramente non saranno sufficienti, si dovrà provvedere ad attivare per tempo le procedure per comprarne di nuovi ed avere così la certezza che al momento opportuno tutto sia pronto. Infine quando si giungerà alla fase preparativa del trasloco (impacchettamento) e a quella finale (spacchettamento e sistemazione) sarà richiesta la professionale disponibilità di tutto il personale, si dovrà sicuramente essere certi che questa ci sia e siano chiariti gli eventuali dubbi.
4. L'organizzazione del lavoro sarà diversa, si è parlato di UNITARIETA' DEL PERSONALE DEL COMPARTO PER UNITA' DEGENZA, si dovrà gestire un modo diverso di lavorare con lo stesso personale. Va cercata e mantenuta la qualità professionale del personale che dovrà essere il più motivato possibile. Tutto questo dovrà essere necessariamente concordato con gli Operatori del Comparto e le loro Rappresentanze Sindacali. Certamente situazioni di conflittualità sindacale, anche di vecchia data, o carenze di personale potranno creare delle difficoltà. Ci risulta che l'attuale Personale Medico del S.Anna sia numericamente inferiore a quanto previsto per legge di almeno una sessantina di unità. Una situazione di sofferenza che, calcolando i circa 310 strutturati, si traduce in circa 74mila ore annuali di straordinario da parte dei medici in organico, che a conti fatti svolgono, così singolarmente, 13 mesi e 2 giorni di lavoro all'anno.
5. L'Ospedale di Cona sarà il luogo dove si svolge la Medicina che dà prestazioni di Emergenza e Urgenza e dove il cittadino si rivolge e riceve nel minor tempo possibile rapide e appropriate specifiche prestazioni. In questo nuovo e unico Pronto Soccorso, che speriamo già condiviso con gli Operatori del settore, i cittadini dovranno arrivare in tempi brevi e certi, e non sempre potranno farlo con mezzi propri, le navette o tanto meno la futuribile Metropolitana. Non siamo a conoscenza, o nessuno in nessuna sede istituzionale ha presentato la futura organizzazione dell'Emergenza Territoriale Provinciale che per il Comune di Ferrara e le sue frazioni dovrà certamente tener conto della nuova sede del Pronto Soccorso e della viabilità per arrivarci.
6. Cona come Ospedale di insegnamento e ricerca con il suo “Polo Didattico Universitario”
7. Per quanto riguarda la destinazione dell'Ospedale S.Anna, sappiamo dell'esistenza di un documento prodotto dalla Commissione Lugli, ci sono le dichiarazioni del Sindaco “a bilancio abbiamo messo le risorse necessarie alla progettazione della vecchia area ospedaliero – universitaria sulla quale apriremo un confronto cittadino”, sul sito internet “cona.ospfe.it” si legge che “allo stato attuale” nel vecchio Ospedale Sant’Anna, all’Azienda Ospedaliera-Universitaria e all’Azienda USL rimarrà un’area per attività ambulatoriali di primo livello e di chirurgia ambulatoriale, questa mattina abbiamo sentito parlare di “Cittadella Socio-Sanitaria”. Non ci sembra prematuro chiedere di fornire una tempestiva informazione ai cittadini interessati sulla collocazione definitiva dell’area nel vecchio Sant’Anna e sul tipo delle attività ambulatoriali e chirurgiche che vi resteranno. D'altra parte trasferimento a CONA e funzionalità della “Cittadella Socio-Sanitaria”, almeno per la parte Sanitaria e logistica (parcheggi), non possono essere affrontate separatamente
8. Relativamente alla dovuta informazione ai cittadini chiediamo di conoscere quali le modalità scelte sulla data dell'inizio del trasloco, sui servizi offerti durante i mesi di trasloco al vecchio S.Anna e su cosa inizierà a funzionare al nuovo ospedale, ma soprattutto sulla nuova organizzazione nel momento in cui verrà avviato il complesso servizio del nuovo Ospedale.
Il sito “cona.ospfe.it” al momento non ci sembra sufficiente. Qualcosa di integrativo deve essere sicuramente pensato e prodotto.
Siamo convinti che “Traslocare” il Vecchio Ospedale S.Anna nel Nuovo di Cona, attuare l'UNITARIETA' DEL PERSONALE DEL COMPARTO PER UNITA' DEGENZA, arrivare al “modo diverso di mettere il malato al centro” richiede molto impegno, tanta disponibilità e immensa professionalità da parte del mondo Sanitario, l'abbandono di inutili, sterile e strumentali polemiche, ma soprattutto tanta, tanta pazienza da parte dei cittadini.
Le Direzioni delle Aziende e gli Operatori del Settore dovranno incontrarsi e confrontarsi, la politica dovrà sollecitare gli incontri e le trattative, ma soprattutto farsi garante nelle sedi istituzionali, attraverso la conoscenza dei progetti e degli accordi, che quanto venga concordato risponda alle esigenze dei cittadini.