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Sul bilancio di previsione 2010 dell'A.F.M.
Archivio legislatura 2009 - 2014
Consiglio Comunale del 18 Gennaio 2010
“Ordine del Giorno su Approvazione del Bilancio di Previsione 2010 del Piano Programma e del Bilancio Pluriennale 2010/2011/2012 dell'Azienda Speciale A.F.M. - Farmacie Comunali. (P.G. n. 90677/2009)”
Cittadini, Signor Sindaco, Presidente del Consiglio, Assessori, Consiglieri, relativamente all'Ordine del Giorno in oggetto su “Approvazione del Bilancio di Previsione 2010 del Piano Programma e del Bilancio Pluriennale 2010/2011/2012 dell'Azienda Speciale A.F.M. - Farmacie Comunali” pur considerando che chi parla non ha competenze specifiche in termini di analisi e valutazione di Bilanci, vogliamo lo stesso dare il nostro contributo soffermandoci soprattutto su aspetti un po' più vicini alle nostre competenze, come “L'EROGAZIONE DEI SERVIZI”.
Pur con questa premessa non possiamo non evidenziare che, relativamente al Preventivo 2010, su un “TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE” di 19.007.490 Euro si prevede un “UTILE D'ESERCIZIO” di 24.328 Euro che sommato al “CANONE ESERCIZIO FARMACIE” di 645.366 Euro dovrebbe portare a un totale di “TRASFERIMENTO AL COMUNE” di 669.694 Euro.
Nulla avendo da obiettare, perchè ribadiamo le non competenze specifiche, ci sembrano un po' contenuti gli Utili di Esercizio e il Canone Farmacie.
Su quest'ultimo ci viene spontaneo chiedere di conoscere i criteri che nel 2005 hanno fatto deliberare al Consiglio Comunale di allora di calcolare il “CANONE ESERCIZIO FARMACIE” su un valore pari al “3.5% dei ricavi netti di farmacie” e se questi criteri possono essere ritenuti, dopo 5 anni, ancora accettabili per altri 3 anni.
Entrando nel merito degli aspetti sull'EROGAZIONE DEI SERVIZI, ci sentiamo di affermare, senza dover dare adito a interpretazioni errate su quanto detto e su quanto andremo a esporre, che condividiamo gli “OBIETTIVI SOCIALI” che le Farmcie Comunali hanno svolto e continueranno a svolgere verso i cittadini.
Comprendiamo benissimo che coprire con 11 Farmacie il 24% del territorio, rispetto al totale delle farmacie del Comune, ha un costo e che spesso le vendite di un anno possono essere condizionate da altri eventi, a volte non modificabili o non previdibili e non legati alla volontà dell'Amministratore, come per la Farmacia Estense.
Abbiamo però il dovere di far notare che per una migliore analisi, soprattutto del bilancio consuntivo del 2009, ma ancor di più per quello del 2010, sarebbe auspicabile un bilancio dettagliato per singola farmacia, che non si limiti alle sole “PRENOTAZIONI CUP”, come si è fatto per quest'anno.
Analizzando i Servizi erogati in farmacia e sul terrirorio come:
Consegna di Farmaci a domicilio attraverso le Associazioni di Volontariato, gratuita per gli anziani e a pagamento per gli altri;
Prenotazioni specialistiche CUP, gratuito per il cittadino, ma pagato dall'ASL; da chiarire se a singola prestazione o forfettariamente;
Prenotazioni medicinali via internet attraverso il sito aziendale;
Informazione sanitaria sul territorio attraverso schede informative;
Informazione sanitaria nelle Scuole Superiori in collaborazione con il Provveditore agli Studi;
Misurazione gratuita della Pressione Arteriosa e del Peso (rispondendo in quest'ultimo caso a quesiti su una corretta igiene alimentare e fisica);determinazione a pagamento, con finalità di “AUTODIAGNOSI”, di Triglicerdi, Glicemia e Colesterolo
Informazione sulle strutture sanitarie di USL e Azienda Ospedaliera
Distribuzione alimenti per celiaci
Apparecchi Defibrillatori per casi di emergenza e relativa formazione di 15 farmacisti
Scambio di Siringhe in collaborazione con il SERT
Vendita a prezzi calmeriati di apparecchiature
Servizio trattamenti aereosol
Noleggio di apparecchiature
Sviluppo di “Centri Medicina di Base” con ricavi dai fitti
Iniziativa “family card” con distribuzione di più di 53000 carte e sconti superiori al 10% su tutto il listino del parafarmaco, dei prodotti per la prima infanzia e dei dietetici in genere
ci viene spontaneo fare alcune considerazioni.
Su alcuni Servizi propri della Mission di una Farmacia, in particolare Comunale, anche se a pagamento per l'utenza, non abbiamo nulla da eccepire.
Su altri, come Informazione Sanitaria sul Territorio e nelle Scuole o Apparecchi Defibrillatori, forse più di competenza di altre Istituzioni come Università o ASL, vorremmo, se non il rientro agli organismi preposti, almeno un controllo di qualità da parte di questi ultimi.
Su altri, se finalizzati a favorire una “Autodiagnosi” al cittadino, esprimiamo qualche perplessità sulla loro necessità o finalità, anche se dovessero essere fonte di ricavi per le casse delle Farmacie, indipendentemente dall'entità.
Su altri, come “Vendita a prezzi calmeriati di apparecchiature” o “Iniziativa “family card” ci sarebbe piaciuto verificare dal confronto con gli altri operatori del settore, il reale risparmio per il cittadino.
Nella Sezione “Relazione al Bilancio di Previsione 2010” ci vengono giustamente segnalati i mancati incassi da parte del SSN imputabili alla distribuzione diretta, prevista dalle leggi vigenti, di “Farmaci ad alto costo” e “Presidi per l'incontinenza”.
Sulla distribuzione diretta dei “Farmaci ad alto costo”, in essere da alcuni anni, si è osservata una “crescente insoddisfazione da parte dei cittadini che si ritrovano spesso di fronte a situazioni di disagio, costretti a ritirare un farmaco lontano da casa, in orari ridotti, senza la certezza di trovare subito il medicinale, con il rischio di dover ritornare nei giorni successivi, rimanendo nel frattempo sprovvisti del farmaco e perdendo poi altro tempo”.
Probabilmente, anche sulla distribuzione diretta dei “Presidi per l'incontinenza” ci saranno insoddisfazioni, non solo da parte dell'utenza, ma forse non della stessa intensità come per i farmaci in quanto è prevista la consegna a domicilio, ma più probabilmente sul reale risparmio per l'ASL.
Noi pensiamo che la “capillarità del servizio”, molto apprezzato dai cittadini, debba tenere in considerazione la necessità del SSN di governare la spesa farmaceutica e non solo, anche in termini di appropriatezza.
Non sappiamo se la “Distribuzione per Conto” possa dare dei risultati tali da soddisfare contemporaneamente le esigenze dell'ASL e quelle delle farmacie, comunali e private, e quali siano le cause che ad oggi non hanno permesso la distribuzione di un quantitativo di farmaci ottimale, così come ci è stato riferito in Commissione, e quali siano le soluzioni per migliorarla.
Pensiamo però che la “Distribuzione per Conto” possa rispondere meglio alle esigenze del cittadino, nel rispetto delle logiche, a volte non sempre conciliabili, dell'ASL e delle Farmacie Comunali e Private, a condizione che possa diventare una “Distribuzione per Conto” a tutto campo.
Si deve cioè prevedere non solo la distribuzione dei Farmaci ad Alto Costo, ma anche dei farmaci forniti dalla Farmacia Ospedaliera del S.Anna al momento della dimissione dall'Ospedale, dopo una vista specialistica per una Patologia Cronica e ai cittadini indigenti o disoccupati, relativamente a quelli in Classe C, come previsto dalla Regione Emilia Romagna e forse al momento con scarsi risultati; infine si può prevedere la “Distribuzione per Conto” anche dei farmaci ai pazienti in Assistenza Domiciliare e dei “Presidi per l'incontinenza”.
Sicuramente una ipotesi in tal senso rafforza quanto scritto nella sezione “Sintesi Tecnica sulla Gestione” che “si conferma la teoria che si lavorerà sicuramente di più”, ma non ci fa condividere la seconda parte della frase che recita “per fatturare comunque di meno”.
Per potere raggiungere questo risultato possiamo chiedere, almeno alle Farmacie Comunali, che gli “obbiettivi sociali”, che sicuramente condividiamo, siano prevalenti sulla “necessità di produrre reddività”? Auspichiamo, quindi, che le Farmacie, soprattutto quelle Comunali, in corso di trattativa con l'ASL si facciano ancor di più carico delle esigenze dei cittadini, cercando di eliminare le continue situazioni di disagio da loro stesse riporate.