Sommario sezioni

sei in: index > ARCHIVIO: Legislatura 2009 - 2014 > Gruppo Liberi e Forti > Levato Francesco > Attività del consigliere > Proposta“Istituzione Registro delle Dichiarazioni Anticipate di Volontà. Approvazione Regolamento Comunale”. 31.5.2010
salta i contenuti principali a vai al menu

Delibera dell'Istituzione del Registro delle Dichiarazioni Anticipate di Volontà.Approvazione del relativo Regolamento Comunale

Archivio legislatura 2009 - 2014
Consiglio Comunale del 31 Maggio 2010
“Proposta di deliberazione di iniziativa consiliare presentata dai Gruppi Consiliari: Partito Democratico, Sinistra Aperta, Italia dei Valori e Laici Riformisti avente ad oggetto: “Istituzione del Registro delle Dichiarazioni Anticipate di Volontà. Approvazione del relativo Regolamento Comunale”.

Cittadini, Signor Sindaco, Presidente del Consiglio, Assessori, Consiglieri, con la delibera presentata dai gruppi di maggioranza si propone di istituire un “Registro delle dichiarazioni anticipate di volontà” e approvare il “Regolamento comunale per il registro dei Testamenti Biologici”, che praticamente diventa il “REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI” (Art 1 del Regolamento).
Con questa iniziativa le persone residenti nel Comune di Ferrara potranno consegnare in “busta chiusa” copia del Testamento Biologico, contenente l'indicazione del Fiduciario, (Art 2 comma 3) o chiedere l'iscrizione al registro, attraverso la presentazione dell'atto notarile, laddove il Testamento Biologico sia già depositato presso un Notaio di Fiducia (Art 3 comma 4).
Al momento del deposito, il Dichiarante e il Fiduciario dovranno fare una dichiarazione sostitutiva di Atto Notorio con la quale dichiareranno di aver depositato la “busta” contenente il testamento biologico, e l'interessato di averlo compilato e sottoscritto (Art 4).
Il funzionario Comunale rilascerà l'attestazione dell'avvenuto deposito e copia del Regolamento; nel documento sarà riportato che “il funzionario accettante non conosce il contenuto del testamento biologico che è un atto strettamente personale e non risponde pertanto dei contenuti del testamento stesso”. (Art 5)
In tal modo viene garantita la certezza della data di presentazione e la fonte di provenienza (Art 2 comma 3).
Il Fiduciario (Art 3) o il Fiduciario supplente (Art 3 comma 2) ha il compito di dare fedele rappresentazione della volontà del dichiarante sui trattamenti da eseguire ove lo stesso si trovasse nell'incapacità di intendere e di volere (Art 3 comma 1), è tenuto a rendere edotti i medici curanti dell'esistenza del testamento medesimo (Art 3 comma 3).

E' evidente che l'obbiettivo prioritario del Registro è solo quello di “indicare in anticipo i trattamenti medici cui essere/non essere sottoposti nel caso in cui ci si trovasse nella condizione di incapacità”, lasciando al cittadino, tramite il Fiduciario o il Fiduciario supplente, l'onere del rispetto della volontà.

Sarebbe stato più indicato aspettare la legge sul Testamento Biologico?
Oppure sarebbe meglio che la politica e lo Stato evitino di dire la loro su un tema così delicato?
Ci sono degli spazi di libertà sui quali lo Stato non deve intervenire?
La morte è un affare privato?
Lo Stato, anche se democraticamente, è attrezzato per decidere per via legislativa su ogni aspetto della vita privata?
Invece nel caso in cui si arrivasse a una legge, non si corre il rischio, qualunque fosse il contenuto della stessa, di imporre una etica di Stato?
E' meglio lasciare tutto al rapporto medico-paziente, alla libertà dei singoli, alle loro posizioni e sensibilità che sull'argomento sono molteplici e mutevoli a seconda delle diverse situazioni che si vengono a creare?
Oppure è vero che la libertà non è mai assoluta e non esiste un diritto assoluto del principio di autodeterminazione specie se rivolto alle scelte di inizio e fine vita?

Nella Premessa della Delibera si afferma che “l'introduzione di nuove tecnologie in ambito sanitario e la conseguente possibilità di prolungare artificialmente la vita di una persona hanno reso sempre più sentito nella società il problema di rendere possibile una gestione responsabile delle terapie mediche che si intendono o meno accettare”, ma è anche vero che le conoscenze mediche sono in continua mutazione, le tecnologie sempre più in evoluzione e che il paziente, o chi per lui, per esprimere il “consenso” debba essere informato su cosa sia possibile fare in quel momento per quella specifica situazione.
Ci chiediamo se con il presente regolamento il cittadino residente a Ferrara viene favorito nella redazione di una “dichiarazione anticipata di trattamento” consapevole e informata?
Oppure se sarà a conoscenza che la sua scelta di oggi potrebbe non essere in sintonia, se in contrasto, con le conoscenze mediche future, nell’ipotesi in cui la situazione di incapacità a scegliere potrebbe auspicabilmente verificarsi fra molti anni?
E aspetto non trascurabile ha la possibilità di conoscere in anticipo i diritti acquisibili depositando il proprio “Testamento Biologico” presso il Registro del Comune, in quando solo dopo l’avvenuto deposito è previsto che riceverà copia del Regolamento.
Allora se l'istituendo registro serva veramente al cittadino, non sarebbe meglio che il Comune, a proprie spese, lo rendesse pubblico, inviando per esempio una copia ai propri cittadini?
Non pensiamo che “garantire la certezza della data di presentazione e la fonte di provenienza”, come avrebbe fatto un qualsiasi notaio, sia una grossa conquista politica, anche se la minore spesa potrebbe essere un obbiettivo da condividere.
Se il Registro fosse rimasto “Registro delle dichiarazioni anticipate di volontà” e il Regolamento fosse per il “Registro delle dichiarazioni anticipate di volontà” e non “Registro dei Testamenti Biologici” con questa proposta si sarebbero previste forme e modalità atte a promuovere l'aumento delle “dichiarazioni anticipate di volontà” relativamente ad aspetti, di pari importanza e già regolamentati, come la donazione degli organi (Legge del 1 Aprile 1999, n 91 e Decreto Ministeriale - Ministero della Sanità 8 Aprile 2000) e la cremazione (Legge del 30 Marzo 2001 n. 130).
Se con l'istituzione del Registro ci fosse, per esempio, un maggiore impulso alla diffusione della donazione di organi a scopo di trapianto e il Comune si facesse promotore e garante del rispetto di questa dichiarazione di volontà dei cittadini saremmo sostenitori di questa proposta.
Non solo, se relativamente alla volontà sulle “funzioni religiose e il rito funerario”, il Registro fornisse dati da favorire una politica del rispetto della volontà delle minoranze, diremmo che possiamo anche discuterne, visto che siamo una società multietnica.
Pertanto non ci sembra necessario istituire un Registro dei testamenti Biologici, senza tenere conto dei tanti dubbi sulla materia, sarebbe sicuramente stato più utile un “ Registro delle Dichiarazioni Anticipate di Volontà” come inizialmente viene affermato nella delibera.






Ultima modifica: 30-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Liberi e Forti
EMAIL: gruppo-liberieforti@comune.fe.it
salta le informazioni sul Comune di Ferrara e vai al sommario delle sezioni di questa pagina
COMUNE DI FERRARA
Piazza del Municipio, 2 - 44121 Ferrara
Centralino: +39 0532 419111
Fax: +39 0532 419389
Codice fiscale: 00297110389