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Ztl, Musa e il consigliere Tavolazzi
Archivio legislatura 2009 - 2014
Il consigliere Tavolazzi ha comunicato che "il luogo abituale" in cui vive (al contrario di quanto da lui dichiarato all'anagrafe) non è nella ZTL di Ferrara. Ha però dovuto ammettere di avere un permesso per residenti, con due auto autorizzate. Su questo tema ho riascoltato i suoi interventi, registrati durante le commissioni urbanistiche del febbraio 2011, per capire cosa lui sostenesse.
Tavolazzi dapprima critica aspramente chi fa carte false con i permessi per i disabili, “siccome la persona (disabile) fisicamente non deve essere nell’auto, è abbastanza agevole fare degli spostamenti di contrassegno su auto diverse, magari in modo alternativo -si spera- perché c’è anche la possibilità di contraffarlo il contrassegno e quindi potrebbe essere anche un uso contemporaneo, io mi metto nelle vesti di un agente di polizia municipale, che ha il compito di controllare, si trova in queste condizioni”.
Ribadisce “perché sono stati segnalati più casi di abusivi che utilizzano in modo illegittimo il contrassegno, dobbiamo dirle queste cose perché se non le diciamo il regolamento comunale non ci aiuta a combatterle”Poi insiste molto per sapere se MUSA consentirà ai disabili la presenza contemporanea in ZTL di due o più auto associate allo stesso permesso. Gli viene risposto che il principio da rispettare è “un permesso, un’entrata”, ma lui obietta che “però il dispositivo è trasferibile” ed ancora “quindi l’identità della persona che lo porta non è certificata, quindi non abbiamo risolto nulla”.
Tavolazzi insiste ancora: vuole che gli si spieghi meglio se con Musa l'eventuale ingresso in ZTL di due targhe autorizzate dallo stesso permesso (come le sue, ad esempio) possa essere rilevato ed eventualmente sanzionato. Infatti dice: “Il sistema è in grado di identificare la presenza di due auto assegnate allo stesso dispositivo che entrano nello stesso periodo di tempo, è questa la domanda” , ed ancora “ma sto chiedendo se non sia possibile incrociando le targhe che entrano associate ad un contrassegno stabilire che ne sono entrate due, tre o quattro nella stessa fascia di orario, avremo combattuto almeno l’abuso della copia illegittima del contrassegno.” Gli rispondono che, per rispetto della privacy, Musa non può conservare i dati degli ingressi per incrociarli con altri successivi. Così Tavolazzi ottiene la conferma che due o più auto associate allo stesso permesso possono entrare una dopo l’altra in ZTL senza sanzioni da Musa.
Poi Tavolazzi contesta i permessi di tipo "S" : “chi dispone di auto di servizio di proprietà non dovrebbe nemmeno chiedere l’uso, quantomeno non dovrebbe essere concesso l’uso di auto privata”; fino ad arrivare all'accusa più incredibile da parte di chi ha un permesso per ben due automobili nonostante la ZTL non sia affatto il luogo abituale in cui vive: “Per esempio l'Enel ha 4 auto private e non è neanche un ente completamente pubblico". Pensate, quell'Enel che solo a Ferrara ha più di 1000 dipendenti! Davvero Tavolazzi dovrebbe dimettersi e chiedere scusa.