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Sul laboratorio di Pontelagoscuro e gli interferenti endocrini nel Po
Archivio legislatura 2009 - 2014
La relazione dell’ing Graldi del 15.03.2010 su “Cronaca Comune”, in merito agli inquinanti del fiume Po richiede attenzione e prontezza delle istituzioni Ferraresi nel cogliere l’opportunità di avere a Ferrara un laboratorio di livello Nazionale per gli interferenti endocrini ( tra cui il Pfoa). Infatti come scrive Graldi di ATO6, “In ambito locale a seguito del processo di riconversione del laboratorio di Pontelagoscuro, AATO6, HERA S.p.A., ARPA Emilia-romagna e IRSA-CNR realizzeranno, a partire dall’anno in corso una serie di attività mirate proprio agli Interferenti Endocrini…Il laboratorio di Pontelagoscuro si candida in tal modo a diventare punto di riferimento nazionale su questa problematica". Se le analisi di routine sulla potabilità dell’acqua potevano essere spostate a Sasso Marconi mantenendo alti livelli di efficacia ed efficienza, specializzare il laboratorio di Pontelagoscuro nella ricerca degli interferenti endocrini è fondamentale per studiare le conseguenze degli effetti di quegli inquinanti su vari organismi viventi, arrivando così a raccogliere dati utili per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei cittadini. L’impianto di potabilizzazione di Pontelagoscuro, per la presenza di carboni attivi in grado di captare questi inquinanti riducendone la concentrazione a pochi nano-grammi (cioè a qualche miliardesimo di grammo), preserva la cittadinanza ferrarese da questi inquinanti garantendo la potabilità e la qualità dell'acqua distribuita dalla rete idrica. Incentivare l’uso dell’acqua da rubinetto rispetto all’acqua imbottigliata è doveroso e tutti dovremmo stare attenti a non creare inutili allarmismi che potrebbero causare disorientamento e sfiducia nei nostri cittadini. Poiché si è rilevato, come dice l’ing Graldi “nel contempo un crescente rischio nelle acque imbottigliate con materiali plastici, alcune acque minerali contengono estrogenomimetici in dosi che interferiscono con il sistema endocrino e che possono risultare tossiche per gli organismi". Chiediamo al Sindaco e alla giunta di adoperarsi per avere a Ferrara un laboratorio di livello nazionale per gli interferenti endocrini.