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Crisi Nylco al Petrolchimico
Archivio legislatura 2009 - 2014
Il 02-10-2009 ho preso parte, in qualità di consigliere comunale del Partito Democratico e di lavoratore del Petrolchimico, ai due incontri che le organizzazioni sindacali dei chimici provinciali (FILCEM, FEMCA,UILCEM) hanno promosso con il Sindaco di Ferrara in prima mattinata e poi, con gli Assessori provinciali Gaiani (attività produttive) e Bellini (assessore all' Ambiente), per discutere dello stato di crisi presente nella società Nylco (società insediata nel polo chimico ferrarese e firmataria dell'accordo di programma).
Siamo stati tutti consapevoli che la posta in gioco è molto alta: potrebbe venire meno la logica di sistema e quindi l'impianto complessivo dell'accordo di programma per il Petrolchimico.
Il giorno precedente, 01-10-2009, si è riunito il consiglio di amministrazione di Nylco che ha deciso un progressivo avvicinamento alla sospensione della attività industriale e la messa in cassa integrazione dei lavoratori.
Questa crisi, provocata da una dirigenza che ha dato prova di incapacità e di inaffidabilità nella gestione dell'azienda, potrebbe rappresentare l'innesco per un progressivo disimpegno da parte di tutte le aziende del sito Petrolchimico all'attuazione dell'accordo di programma.
Noi, lavoratori del Petrolchimico, ci siamo spesi fin da subito per questo Accordo di Programma, in quanto siamo convinti che sia l'unico strumento affinché ci sia sviluppo nel Polo Chimico ferrarese e che concretamente può dare: attuazione alla bonifica dei terreni, sviluppo alle attività produttive, processi produttivi compatibili con il territorio, investimenti sugli impianti, riduzione del costo dell'energia elettrica e delle materie prime, insediamento di nuovi imprese, formazione professionale di tecnici qualificati.
Siamo rimasti soddisfatti delle parole del Sindaco, che ha dimostrato concretezza e conoscenza dei problemi, ma la preoccupazione rimane, in quanto non ha portato nessun esito positivo, l'intervento effettuato in prima persona dal Sindaco in estate sui creditori (SEF e IFM) .
Qualche mese fa il Sindaco ha chiesto a SEF e IFM di non perseguire i legittimi crediti (con pignoramenti che accrescevano l'immobilità di cassa dell'azienda Nylco) e di continuare la fornitura dei servizi tecnici, fino alla presentazione un piano industriale credibile.
La dirigenza Nylon non ha mai consegnato alcun documento , sul quale si potessero fare delle ipotesi di intervento concreto di risanamento aziendale.
Siamo consapevoli, che il nostro Sindaco non può ricercare nuovi imprenditori, fino a quando non si conosce la redditività dell'attività di Nylon , al netto degli interessi passivi sul debito.
Chiedo, in qualità di consigliere comunale del Partito Democratico e di lavoratore del Petrolchimico, che l' Amministrazione Comunale e Provinciale:
- -si impegnino nella ricerca di una soluzione, che scongiuri la cassa integrazione e garantisca la continuità produttiva ; il tavolo della chimica indetto per il 7 ottobre p.v., deve essere un momento di approfondimento per la soluzione della crisi.
- diano una accelerazione sui processi autorizzativi per le bonifiche dei terreni
- facciano maggiore pressione sull'ARPA, affinché si pronunci in tempi brevi sulla costituzione della rete di monitoraggio dell'aria all' esterno del polo chimico
- si attivino per ricercare l'impresa o le imprese che faranno i controlli ambientali all'interno dell'area industriale.
Antonio Tafuto - consigliere comunale PD