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La viabilità e l'ospedale Sant'Anna
Archivio legislatura 2009 - 2014
L'ospedale Sant'Anna in Giovecca è impossibilitato a svolgere pienamente le sue funzioni di ospedale moderno perchè:
-camerate 6 letti
-un bagno per 15 malati
-climatizzazione inadeguata
-spazi/posto letto insufficienti
-nessuna separazione percorsi
-struttura a reparti chiusi
-sale operatorie sparse
-diagnostiche frammentate
-attrezzature incomplete
-anello, dispensario, malattie infettive non abbattibili e la vicinanza alle mura, noin consente l’ espansione dell’ospedale.
-l'area ex-caserma Cisterna del Follo del tutto insufficiente (~3 volte meno) a coprire le esigenze di espansione dell’ospedale di Ferrara, anche nell'improbabile ipotesi che si trovasse il modo di congiungerla a Giovecca (c'è un intero isolato di case in mezzo).
Dunque una nuova sede è indispensabile.
Il Sant'Anna già oggi tratta tutti i casi più complessi ai quali nessun altro ospedale provinciale è in grado di provvedere adeguatamente. Nella provincia di Ferrara 224 mila persone vivono fuori dal Comune di Ferrara (che ha invece 135 mila abitanti). Di queste stanno a est di Ferrara circa il doppio degli abitanti che stanno ad ovest. Il bacino provinciale d'utenza del Sant'Anna è quindi fortemente sbilanciato verso est ed è quindi verso est che è razionale riposizionare il Sant'Anna, pur mantenendolo nel Comune di Ferrara che è quello più densamente abitato.
Già oggi il 45% dell'utenza totale del Sant'Anna proviene da fuori Ferrara e potrà arrivare a Cona più velocemente solo per il fatto di non dover entrare in città. Infatti il trasferimento a Cona posizionerà il Sant'Anna all'intersezione di due assi viari tra i più importanti della nostra Provincia (tangenziale est e raccordo Ferrara-mare) migliorando l'accessibilità, rispetto ad oggi, ad almeno il 55% dell'utenza del Sant'Anna (stima conservativa considerando avvantaggiati nel Comune di Ferrara solo gli abitanti a sud del raccordo Ferrara-mare e a est di Coccomaro di Cona). Anche matematicamente quindi il riposizionamento del Sant'Anna favorirà l'accesso alla maggioranza della sua utenza.
Gli accessi a Giovecca invece non sono certo pensati per il traffico odierno:
Resto del Carlino ed. Ferrara, 6/5/10, p. 13
“Traffico da incubo: scatta la protesta su Facebook” - … «Non ne possiamo più del traffico in Porta Mare» anche se il problema, scrive il 'fondatore' del gruppo Paolo Colombari, «vale per tutto l'asse Porta Mare-Biagio Rossetti-Porta Po. Traffico e smog 24 ore su 24, miasmi irrespirabili, le case vibrano e abbiamo le crepe nei muri
Nuova Ferrara, 11/5/10, p. 13
“Auto, bus e cantieri: che caos” - E' diventato sempre più difficile muoversi in città … in automobile i tempi di percorrenza si sono sensibilmente dilatati, per non parlare del trasporto pubblico … corse improvvisamente soppresse dagli autobus perché non in grado di rispettare la tabella di marcia … E proprio gli assi centrali di Porta Mare e corso Giovecca sono quelli che necessitano più tempo da percorrere con snervanti attese ai semafori … Il parco macchine cittadino è raddoppiato negli ultimi anni e proprio per questo si invocano alcuni rimedi urgenti per favorire l'utilizzo del trasporto pubblico, come ad esempio corsie preferenziali per i bus ed orari puntuali per invogliare l'utenza a lasciare in garage l'auto.
“I taxisti: percorsi ad ostacoli” - Prendiamo l'esempio di corso Giovecca. Per raggiungere l'ospedale, o viceversa, dalla Prospettiva andare in direzione Castello, occorrono per buona parte del mattino e del tardo pomeriggio anche 15 minuti (si tratta di un tragitto inferiore al chilometro).
Sul Resto del Carlino è in atto una campagna di stampa appositamente orchestrata, dove succede che chi combatte contro il nuovo Sant'Anna viene pubblicato integralmente sotto titoli a quattro colonne e "Dalla parte dei cittadini", mentre alle nostre argomentazioni viene riservato molto meno spazio, quando non addirittura il cestino.
In questo clima qualcuno si è preso la briga di contare gli attraversamenti e gli incroci stradali che separano l'attuale sede di Giovecca dalla nuova a Cona percorrendo la via Comacchio. Così si sente ripetere che, a causa di "ben tredici attraversamenti e incroci stradali”, percorrere il tragitto "infame" per il "fondo Morte" comporterà inevitabili disastri per l’incolumità dei ferraresi e blocchi dei mezzi di soccorso.
A questo proposito non si può invece ignorare che gli accessi ambulatoriali e diagnostici per i casi non urgenti e meno gravi rimarranno in Giovecca, dove continueranno ad essere fruibili anche a piedi o in autobus; quindi solo parte del traffico indotto dal Sant'Anna andrà verso Cona. Ma se deviare solo questa parte di traffico davvero comportasse tutte queste sciagure, non si spiega come mai sarebbe preferibile l'attuale asse Cavour-Giovecca dove di attraversamenti pedonali ce ne sono 23 con 10 semafori, per non parlare di Porta Po-Rossetti-Porta Mare, dove ogni giorno si riversa non solo tutto il traffico indotto dal Sant'Anna, ma anche tutto quello commerciale e privato dell'intera città.
Allora con questa logica si potrebbe chiedere di prevenire i disastri prevedibili sulla base del numero di attraversamenti stradali e semafori esistenti sull'asse Cavour-Giovecca, disponendo la costruzione di un Pronto Soccorso dotato di tutte le unità necessarie all'emergenza anche nei giardini del Grattacielo".