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Critiche e proposte del candidato Anselmi per il cambiamento della città
di Vittorio Anselmi - Maggio 2014
La sfida delle stupidaggini Tagliani e la sua giunta, in perfetta continuità con quelle precedenti, l'hanno già vinta.
E, purtroppo per i ferraresi, non parliamo di stupidaggini verbali, ma di veri scempi ai danni della nostra comunità.
Tagliani non si azzarda a parlare dell'ospedale di Cona, un'opera da 500 milioni, se si considerano anche quelli spesi per una metropolitana di superficie alla quale mancano ancora i binari. Il commento maggiormente esemplificativo su questo sperpero immane di denaro pubblico (e il denaro pubblico sono i soldi dei cittadini!) l'ha fatta il presidente di Regione, Vasco Errani, con quel "Con che faccia ci ripresentiamo?" che rende meglio di qualunque altro discorso.
Quanto all'inceneritore Tagliani dice che non c'é sostanzialmente alternativa: certo fintantoché accetteremo il sistema che è stato sinora organizzato, funzionale al suo mantenimento. Ed è evidente che non lo si può semplicemente “spegnere” come una sigaretta. Ma noi pretendiamo due cose: la prima è una più incisiva politica sulla filiera della raccolta differenziata, non solo le plastiche o i RAEE; la seconda è che la nuova politica sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti venga sganciata dall'attuale rapporto di sudditanza con Hera. Perché una risposta ai cittadini che chiedono una maggior tutela della propria salute, già così pesantemente minacciata dalle emissioni in atmosfera, bisogna darla e in fretta.
Se poi Tagliani considera una sciocchezza l'idea di riqualificare la zona GAD con lo spostamento dell'attuale stadio, per liberare la vasta area che si trova tra via Cassoli e Corso Piave, attuando un intervento di riqualificazione urbana di un'area di quasi due ettari di superficie(!) nel cuore della città, che una volta veniva definito “quartiere Giardino”, beh, mi spiace ma me ne farò una ragione. E' evidente che a Tagliani le operazioni di accordo tra pubblico e privato non interessano se non servono a nascondere imbarazzanti e colossali errori precedenti come il Palazzo degli Specchi, la STU e così via.
Ma se Tagliani è così attento a che non si commettano sciocchezze nella nostra città perché allora non da risposte nemmeno ai cittadini della GAD che chiedono concreti interventi strutturali di riqualificazione? Perchè non ha evitato la demenziale operazione del Teatro Verdi? Perché non ha vigilato e non è intervenuto sulla operazione che doveva recuperare il complesso di san Benedetto e che rischia oggi di abortire definitivamente aggiungendosi così al già cospicuo numero di edifici e complessi abbandonati nel cuore della città? Perché non si è mai interessato di un fondamentale comparto come quello dell'edilizia, annichilito certo dalla crisi economica ma anche dalla incredibile lungaggine e farraginosità degli strumenti urbanistici che hanno trovato conclusione dopo ben dodici anni e tre assessori? Perché non ha fatto la sua parte per evitare la chiusura di Hermitage, o lo scempio del mercato del venerdì in piazza e del mercatino di Natale?
Mi fermo qui per brevità di spazio, ma spero che i lettori sapranno il 25 maggio nel loro cuore capire e individuare chi può rappresentare davvero una novità e una speranza di cambiamento per la città, pur tra mille difficoltà e nell'ambito di una campagna elettorale dominata da una portentosa “macchina da guerra” cui il sindaco aggiunge di suo arroganza e spocchiosa sufficienza.