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Mozione di sfiducia nei confronti dell'Assessore all'Ambiente Caterina Ferri
a firma di tutti i Consiglieri M5S - 26.4.2017
P.G. 47465/2017
Visti:
- gli artt.77,78 del D.Lgs. 267/2000;
- gli artt. 20,21,26 , dello Statuto del Comune di Ferrara:
Considerata:
la gravissima pronuncia della Corte dei Conti n. 122/2017 con cui è stata definitivamente condannata al pagamento per danno erariale di euro 53.000 la dott.ssa Zappaterra nonché gli assessori allora firmatari della delibera n. 227 del 9 luglio 2009, che resero beneficiaria di emolumenti superiori al suo ruolo Marcella Paltrinieri, portavoce della Zappaterra; considerato che tra questi assessori troviamo l’attuale assessore all’ambiente del Comune di Ferrara, dott.ssa Ferri, già condannata in primo grado dalla Corte dei Conti regionale ad un risarcimento all’erario di euro 11.367;
Valutato che:
trattasi di illecito particolarmente odioso in quanto tradisce in radice la fiducia della cittadinanza, destinando risorse pubbliche al fine di garantirsi consensi e relazioni per un tornaconto personale, sottraendole invece alle legittime e stringenti esigenze della popolazione. Già in primo grado la Procura della Corte regionale aveva quantificato un danno erariale pari a 226.070,90, una cifra astronomica per l’economia della provincia ed aveva definito tale comportamento:
“sintomatico di un atteggiamento del tutto distante dal canone costituzionale del buon andamento della pubblica amministrazione e del principio di responsabilità dei pubblici dipendenti (che devono svolgere l’incarico con “correttezza, trasparenza, diligenza, imparzialità, competenza, sempre all’esclusivo servizio dell’interesse pubblico”)”.
La nomina della portavoce di fiducia da parte della Zappaterra a Capo di Gabinetto si è associata ad un “trattamento retributivo eccessivo e ingiustificato”; addirittura la Zappaterra “non recepì CON NEGLIGENZA la contrarietà alla legge”. Ancor peggio definito il comportamento degli assessori firmatari del provvedimento (tra cui l’attuale assessore Ferri): “prona acquiescenza”, caratteristica decisamente pericolosa per un amministratore pubblico. Trattasi di un abuso della pubblica funzione che causa, qualora ce ne fosse bisogno, un deterioramento del rapporto di fiducia tra la cittadinanza e l’istituzione pubblica, che viene percepita, grazie ai comportamenti illeciti di cui si sono resi causa i soggetti citati, come non affidabile, finita nelle mani di amministratori dediti a perseguire soltanto illeciti interessi particolari. Del tutto trascurati da tale amministrazione gli interessi collettivi a favore degli interessi personali, del tutto trascurato l’interesse (da reputarsi invece PRIMARIO) al buon andamento della funzione amministrativa e alla sua gestione efficace, efficiente ed ECONOMICA, così come previsto dalla nostra Carta Costituzionale.
Questa condanna causa oltre che un danno economico all’ente (e quindi alla popolazione residente), un DANNO ALL’IMMAGINE delle Istituzioni stesse;
Riteniamo che:
i soggetti che professano una “prona acquiescenza”, che non sono in grado di valutare esattamente la legalità dei loro atti (o, peggio ancora, negligentemente se ne disint
eressano) NON POSSANO E NON DEBBANO continuare a sedere in posti destinati ad amministratori pubblici, in quanto traditori dei principi fondamentali del loro mandato;
Tutto ciò premesso
i sottoscritti Consiglieri comunali, consapevoli della responsabilità assunta nel 2014 a seguito delle elezioni amministrative nei confronti di tutti i cittadini ferraresi e dei doveri derivanti dal proprio mandato
CHIEDONO
la convocazione del Consiglio Comunale onde procedere alla votazione per appello nominale della su estesa mozione di sfiducia, a norma dell’art. 26 dello Statuto Comunale di Ferrara ed art. 63 D.lgs. 267/00 che formalmente presentano.
I Consiglieri Comunali M5S
Ilaria Morghen
Alessandro Balboni
Claudio Fochi
Sergio Simeone
Alessandro Bazzocchi