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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA “AUMENTO INQUINAMENTO AREA AUTOSTAZIONE RAMPARI SAN PAOLO” PARTE SECONDA

di Ilaria Morghen - 28.6.2017
P.G. 76065/17

La sottoscritta Consigliera Comunale

Vista la Deliberazione n. GC-2016-223 del 3 maggio 2016 inerente il rinnovo del contratto di comodato gratuito dell’autostazione dei servizi extraurbani in via del Lavoro e del capolinea di Rampari San Paolo ad A.M.I. srl di Ferrara;

Vista altresì la Convenzione tra il Comune di Bologna, la Provincia di Bologna e Società Autostazione di Bologna srl relativa al servizio di gestione del Terminale di Bologna datata 22 gennaio 2010 e relativo regolamento, di cui agli art 2:…L’accesso alla stazione autolinee implica il pagamento di un pedaggio che rappresenta il corrispettivo per l’uso del piazzale arrivi e partenze della stazione autolinee…gli importi e le tariffe sono resi in modalità e tempo utile e nella massima trasparenza.

Premesso che
In seguito ad accesso atti la scrivente ha chiesto in data 13 giugno 2017 all’assessore competente se la società Tper paga e in quale misura, un canone per l’uso in concessione dell’autostazione Rampari San Paolo e ha chiesto altresì di prendere visione di qualsiasi documento che regoli l’accordo di utilizzo dell’area suddetta tra il Comune di Ferrara e la società di trasporti Tper.

Interroga il Sindaco e gli Assessori in merito
1) L’assessore Modonesi fornisce parzialmente il materiale documentale, perché alla richiesta dell’entità  di un canone per l'uso della autostazione da parte di Tper, viene inviato il contratto di comodato gratuito tra comune e AMI,e non  il contratto tra AMI e il gestore del servizio di trasporto pubblico, ossia Tper; si fa notare come nel contratto di Bologna invece, lo stesso comune fissa con la società che gestisce l'autostazione le tariffe da far pagare ad ogni corsa che transita per l'autostazione (es. ogni corsa provinciale diurna euro 1,86); a Ferrara invece viene messo a contratto che AMI è libera di stabilire le tariffe che vuole per l'utilizzo del capolinea; quindi torno a chiedere: quali sono le tariffe, se vi sono tariffe, se quest'anno sono aumentate o meno, e ogni informazione utile che viene fornita con trasparenza dall’amministrazione di Bologna; perché poi ad AMI viene concesso a Ferrara un ampio e indiscriminato raggio d’azione che a Bologna è ben controllato?
2) con la nota prot 110/2015/22077 il direttore di AMI Balboni, chiedeva una modifica della delibera di C.C. 19/09/2011, all'art. 1 co.3 dove si faceva "divieto di utilizzo dei locali per finalità diverse dal trasporto pubblico, in quanto la possibilità di individuare un soggetto che svolga attività collaterali preferibilmente di tipo sociale" questo per consentire di mettere al posto della biglietteria un bar con tanto di slot (sarebbe questa una funzione sociale ed utile alla collettività? Il gioco d’azzardo?); a questo punto l'amministrazione sul contratto scrive che "si è registrata una manifestazione d'interesse da parte delle ditte Zanetti Stefania e Arizona di Zanetti A. &c. s.a.s. per poter avere l'immobile da gestire "secondo la valorizzazione ipotizzata dall'amministrazione", che viene dato loro con delibera di giunta comunale n. 254- 2015 del 26 maggio 2015; a questo punto, visto che il traffico è aumentato da quando ha aperto il bar, e AMI fa pubblicità al bar sul suo sito, e l'iniziativa di modificare la destinazione della biglietteria è stata proprio di AMI, chiediamo di prendere visione dei documenti di gara di bando per l’aggiudicazione di  questo bar, dell’importo del canone, di conoscere chi ha pagato la ristrutturazione dei locali, e perché il personale della biglietteria è stato tenuto all'oscuro di ciò fino a settembre quando la delibera era già stata prodotta nel maggio 2015; 
3) AMI per gestire l'autostazione non paga nulla, e l'amministrazione per giustificare tale scelta amministrativa di bene pubblico, nel contratto stesso dice che "anche se a fondo perduto, bisogna considerare l'utilità che riceve la collettività", chiedo perché a Bologna viene invece deliberato un ricavo per il Comune, dato che il trasporto pubblico non è meno utile per la collettività a Bologna che a Ferrara.
Chiedo dove sia l’utilità pubblica consentire uno spazio per il gioco d’azzardo e la vendita di tabacco, nocivo per i lavoratori dell’azienda stessa che dovrebbe preoccuparsi di incentivare la salute dei propri dipendenti. Non sto a richiamare gli innumerevoli impegni presi dalla giunta in merito al contrasto al gioco d’azzardo. Chiedo invece perché non si ravvisi l’utilità pubblica  tramite l’istallazione di un sistema automatizzato di controllo tramite pannelli e in remoto sui tempi di transito e stazionamento?
Perché non sono state realizzate sale di attesa scaldate/refrigerate e pulite? Perché non ci sono servizi igienici controllati e a pagamento? Perché non c’è un servizio di vigilanza effettuato da guardie giurate?
E’ disponibile un registro reclami per gli utenti? Perché non c’è un sistema di Percorso Guida per gli utenti non vedenti?
4) Viene riportato sul contratto che AMI dovrebbe rispettare il documento di cui all'allegato sulla "Politica ambientale del comune di Ferrara", che invece ignora completamente, ed anche occuparsi della pulizia e della manutenzione del piazzale, che invece è pieno di erbacce e sporcizia. Intendono il Sindaco e l’assessore prendere posizione in merito?
5) Considerato che, da contratto, la piazzola esterna di via Rampari di san paolo è fuori dalla disponibilità di AMI, e considerato che questa viene usata prevalentemente come parcheggio temporaneo al fine di recarsi presso l'esercizio commerciale di cui sopra, perché il Comune non inibisce il suo utilizzo agli autobus, sollevando almeno parzialmente i cittadini dal rumore e dall'inquinamento ravvicinato alle abitazioni?"
 
Si richiede risposta scritta.
 
Con osservanza                                                                                                       
 
Consigliera M5S Dr.ssa Ilaria Morghen
Ultima modifica: 03-07-2018
REDAZIONE: Gruppo Consiliare Movimento5Stelle
EMAIL: gruppo-movimento5stelle@comune.fe.it