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Risoluzione all’OdG in difesa dell’accordo internazionale di COP21 sui cambiamenti climatici (Parigi 2015)
di Ilaria Morghen - 18.7.2017
Ferrara 18/07/17
Il Consiglio Comunale di Ferrara
CONSIDERATO
-I rischi concreti che gli effetti dell’impatto umano e delle attività produttive stanno avendo sul fragile equilibrio del nostro pianeta, caratterizzato da risorse limitate a fronte di un incremento progressivo del numero dei suoi abitanti,
-Le politiche economiche internazionali, tutte volte a favorire lo sviluppo di ogni singolo stato dei cinque continenti, attraverso lo sfruttamento delle risorse energetiche, idriche, boschive e di suolo, nonché di ogni materia prima ed elemento naturale utile all’utilizzo industriale e di produzione alimentare,
RILEVATO CHE
-Vi è stato un impegno sottoscritto a NY il 22 Aprile 2016 avente il fine di modificare le politiche di sviluppo con l’obiettivo di ridurre l’emissione di CO2, compresa l’Italia che insieme ai partner commerciali europei e non, tra cui gli USA, con il quale il governo uscente di Renzi e del presidente Obama ha tentato la sottoscrizione del trattato di commercio transatlantico, ulteriormente preposto a favorire le multinazionali che sono il principale stakeholder di sovrapproduzione con metodi distanti dal concetto di economia circolare,
- L’annunciata volontà del successore alla Presidenza USA, D. Trump di rilanciare l’industria estrattiva del carbone fossile e il ritorno all’utilizzo degli idrocarburi, sul solco di quanto già messo in atto dal governo italiano sotto la presidenza di Renzi, che con il decreto sblocca Italia, legittimato dalla vittoria del si al referendum nazionale sull’utilizzo delle trivelle estrattive, ha già avviato una nuova stagione di rilancio della politica di prelevamento e consumo degli idrocarburi, agendo in evidente difformità agli accordi sottoscritti in altra sede come quello citato; riprova ne sono in particolare per la Regione Emilia Romagna, a guida PD, i dati pubblicati in merito alla composizione del Mix Medio Nazionale di Combustibili utilizzati per la produzione dell’energia elettrica immessa nel sistema elettrico italiano nel 2014 e nel 2015 e della composizione del Mix di fonti energetiche primarie utilizzate per la produzione dell’energia elettrica fornita dalle imprese di vendita negli stessi anni, come pubblicate dal GSE in ottemperanza al DM (Sviluppo Economico) del 31 luglio 2009. Tale composizione ha registrato un costante calo delle fonti rinnovabili, calate dal 36,54% nel 2014 al 29,63% del 2015; aumentano invece gli utilizzi del carbone, dal 20 al 23%, del petrolio dal 1,11% al 1,58% e del nucleare importato dal 3,15 al 5,61%. Le fonti rinnovabili calano invece dell’8%. Tali dati si aggiungono all’evidenza delle nuove concessioni per l’estrazione di petrolio e gas in Emilia Romagna, smentendo gli obiettivi del Piano Energetico Regionale che punta alle rinnovabili, solo sulla carta, essendo sempre meno utilizzate in particolare dalla multi utility di cui è socio anche il Comune di Ferrara, ovvero HERA.
31 permessi di ricerca su terraferma, con l’aggravante che a partire dal luglio 2015, periodo di revoca della sospensione dei permessi delle attività di ricerca estrattiva, la Regione Emilia Romagna ha dato seguito ad una nuova ulteriore serie di autorizzazioni di prospezione e ricerca in preparazione alle nuove estrazioni. Nuovi pozzi, nuove estrazioni, nuovo inquinamento da combustione fossile, in contrasto pieno all’obiettivo del citato Piano Energetico Regionale che sulla carta riporta: 100% rinnovabili. L’effetto secondario è l’impossibilità di centrare la riduzione dell’1% della popolazione regionale esposta all’inquinamento come descritto nei contenuti del Piano Aria 2020.
DATO CHE
-La politica ha il dovere di riconsiderare alla luce dei dati scientifici e di rilevazione del controllo ambientale e di produzione energetica, i propri documenti ed azioni attuative;
CONSIDERATO CHE
Gli accordi di COP21 rimangono tutt’ora validi e perseguibili;
INVITA
i ministri e i delegati alle politiche ambientali del governo italiano in carica e il presidente e la giunta della regione Emilia Romagna, a rispettare i contenuti dell’accordo sottoscritto dall’Italia a NY nel 2006, e a perseguire gli obiettivi del Piano Energetico Regionale e Piano Aria 2020, interrompendo la concessione di nuovi permessi estrattivi di idrocarburi in tutta la nazione, terraferma e non, e con dati alla mano di incontrovertibile prova di adesione a politiche di contrasto al dissesto ambientale, a riprova della propria coerenza politica, porti in sedi istituzionali estere un messaggio di innovazione e rispetto degli impegni assunti ai quali invitare anche i paesi più sviluppati ed in via di sviluppo economico.
La Consigliera Comunale M5S
Dr.ssa Ilaria Morghen