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O.d.G. sul tema della povertà e sul fenomeno dell’accattonaggio - P.G. n. 93923
di Tommaso Cristofori -
P.G. n. 93923 del 15 ottobre 2014
Oggetto: Odg sul tema della povertà e sul fenomeno dell’accattonaggio
PREMESSO
- che il perdurare della crisi economica e la conseguente drammatica mancanza di lavoro, sta vistosamente aumentando il livello di povertà mettendo a dura prova le famiglie ferraresi;
- che anche la nostra Amministrazione comunale insieme all’ASP e alla rete delle realtà del Terzo Settore che con impegno e da tempo si occupano di povertà, è chiamata quotidianamente a fronteggiare emergenze cercando di dare accoglienza e gestire sul nostro territorio centinaia di persone che si trovano in condizione di totale indigenza;
- che appare evidente e sempre più necessario mettere in atto insieme ad azioni di ordine pubblico e di sicurezza, azioni di solidarietà e sostegno nei confronti delle persone più svantaggiate in questo caso gli ultimi ed emarginati,
CONSTATATO
- che anche la nostra città non è immune da fenomeni di degrado e di violenza generati da diseguaglianza, mancanza di lavoro e della casa;
- che anche recentemente è riemerso all’attenzione dei cittadini il tema della povertà e conseguentemente dei fenomeni di degrado ad essa collegati, riportando anche sulla stampa episodi di intolleranza, sia verso chi chiede aiuto, che di molestia e di prepotenza da parte di chi pratica l’elemosina o vive nell’illegalità
CONSIDERATO
- che il mendicare sulla pubblica via, fenomeno che come noto si verifica da secoli e a ogni latitudine del pianeta, è solo un aspetto del tema della povertà e delle diseguaglianze, che non costituisce un reato per la legge italiana, ma lo diventa quando viene praticato in modo molesto o ancor peggio sfruttando persone, minori o animali;
- che pochi sono gli strumenti nella mani dell’amministrazione comunale per incidere in modo determinante per la ripresa dell’economia e del lavoro e ancor meno nelle politiche migratorie che si svolgono a livelli sovranazionali e che comunque pur con questi limiti occorre fronteggiare queste emergenze con ogni sforzo in termini di risorse economiche e assistenziali per rispondere ai bisogni primari di queste persone, per evitare tensione nei rapporti sociali nelle comunità, per favorire l’integrazione e l’inclusione coordinando il lavoro che già svolgono associazioni, forze sociali, parrocchie, volontari;
- che per combattere la povertà e l’accattonaggio, non è possibile agire sulla base di percezioni, paure o dati sommari, ne tanto mento come qualcuno vorrebbe, nascondendo o trasferendo il problema da un quartiere all’altro per allontanarlo dal proprio “cortile”, ma al contrario è necessario avere una conoscenza aggiornata della situazione, indirizzare i più bisognosi verso le strutture di accoglienza presenti in città, offrendo assistenza sanitaria e alternative concrete per scongiurare la scelta della delinquenza o la pratica dell’accattonaggio molesto;
- che nel contempo occorre inoltre che l’Amministrazione attraverso il Corpo di Polizia municipale vigili e garantisca un efficace supporto alle forze dell’ordine;
- che anche da parte delle forze politiche, che rappresentano i cittadini, è possibile e doveroso favorire una convivenza pacifica tra i cittadini, contribuendo non attraverso comportamenti che generano paure o tentano di trasferire il problema altrove, ma promuovendo ogni iniziativa politica che sia finalizzata a combattere ogni discriminazione, emarginazione nel solco indicato dalla nostra Costituzione, attenuando i conflitti e proponendo politiche di integrazione a sostegno degli “ultimi”.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A:
- Monitorare con attenzione e continuità la situazione per conoscere sempre meglio nuove e vecchie povertà come l’accattonaggio o qualunque forma di emarginazione, non solo attraverso il Corpo di Polizia Municipale che è costantemente presente sul territorio e al quale chiediamo di segnalare ai Servizi piuttosto che alle associazioni del Terzo Settore situazioni di particolare criticità, ma migliorando la collaborazione del Centro di Mediazione e della rete dell’associazionismo e del volontariato sociale che operano in quegli ambiti, con le organizzazioni di categoria dei commercianti, le organizzazioni sindacali, per conoscerne l’effettiva dimensione, come si evolve, per indirizzare le persone che effettivamente necessitano di bisogni primari, come lavarsi e mangiare, verso le strutture di accoglienza esistenti nella nostra città, nonché per segnalare alle forze dell’ordine eventuali comportamenti che violino le leggi esistenti;
- Valutare come garantire una distribuzione degli aiuti disponibili più equa per ottimizzare le risorse in una rete di relazioni più costante, individuando anche un percorso per avviare il progetto del market alimentare contenuto nelle linee programmatiche di mandato;
- Promuovere con Ferrara Tua una verifica puntuale per un migliore controllo in alcuni parcheggi della città studiando e attuando provvedimenti affinché non vengano praticati atti di molestia e intimidazione;
- Verificare periodicamente l’efficacia e l’adeguatezza dei numerosi progetti nell’Area dell’inclusione sociale, del Piano per la salute e il benessere, garantendo anche attraverso il prossimo bilancio di previsione in via di definizione, di non ridurre o comunque rendere disponibili risorse adeguate per combattere la povertà in evidente crescita anche nella nostra comunità.
Approvato in Consiglio Comunale il 3 novembre 2014