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Replica su affermazioni del Segretario della Lega in merito a Don Bedin

di Tommaso Cristofori
Sono affermazioni veramente senza un briciolo di pudore e coerenza quelle del segretario comunale della Lega Lodi rivolte a Don Bedin.
Sarà che ora il ministro degli interni è Salvini e non ci si può più lamentare se invece di nuovi poliziotti e carabinieri arrivano gli immigrati deportati da altre parti d’Italia, ma speculare continuamente sulla pelle dei più deboli e di chi tutti i giorni è in prima linea per dare un sostegno e un conforto a chi non ha nulla, è veramente ignobile.
Abbiamo apprezzato in questi anni tutto l’impegno che Lodi e compagnia hanno profuso per emarginare e umiliare persone disperate e sole, con i video, gli sgomberi, le manifestazioni, le urla, gli insulti verso chi è immigrato.  Dire oggi, per salvare la faccia, che il problema non è l’etnia sembra davvero una presa in giro per tutti i ferraresi. Ricordiamo bene le barricate a Gorino, a Gaibanella, al campo nomadi, alla ex scuola Banzi dove con i suoi agitatori ha seminato paura e diffidenza per il diverso.
In questi anni, ogni iniziativa di integrazione, di accoglienza e di lotta al degrado, è stata contrastata con ogni mezzo; su ogni argomento in discussione (scuola, lavoro, edilizia sociale, cittadinanza, commercio, ecc,) Lodi non ci ha mai fatto mancare tutta la sua arroganza e rabbia, diffondendo alla città messaggi xenofobi.
Presto potremo vedere anche gli effetti disastrosi del decreto insicurezza approvato da questo governo, che cancella ogni progetto di inclusione e, come primo concreto risultato, lascia senza lavoro 200 giovani che operano nel sociale. In compenso la norma introduce il reato penale per chi blocca o fa le barricate sulle strade. Chissà se Lodi condivide anche questa norma.
È ora di finirla con le calunnie, i sospetti, i sott’intesi, le pagliacciate, i cittadini vogliono sapere i nomi e i cognomi di questi “amici degli amici dove scorrono migliaia e migliaia di euro”. È arrivato il momento che Lodi si assuma le proprie responsabilità e chiarisca pubblicamente le accuse di illegalità per sottrazione di denaro pubblico, lui e il suo collega di Forza Lega Fornasini, che in continuazione raccontano in giro. Altrimenti, come al solito, si tratta delle solite calunniose e vili strumentalizzazioni.

 
Ultima modifica: 14-05-2019
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it