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Intervento in Consiglio Comunale del 28 aprile 2015 - Bilancio Rendiconto 2014
di Tommaso Cristofori -
Bilancio Rendiconto 2014
Il bilancio 2014 del nostro comune sia per la parte corrente che in conto capitale è positivo, è questo in estrema sintesi il risultato che oggi viene presentato.
Come nel bilancio di ogni azienda, ma soprattutto di una pubblica amministrazione come l’azienda comune, il risultato evidentemente non sta solo nel resoconto dei numeri che si sono registrati nei 12 mesi, ma è l’esito delle politiche, delle scelte, di chi ha amministrato in questi anni.
La gestione finanziaria 2014 registra un Avanzo di complessivi 29.900.000, 15 vincolati in investimenti, 13 vincolati per la parte corrente, 770 non vincolati. Nessuno dei parametri attraverso i quali si misura se un comune è in deficit strutturale risulta negativo, sono 10 queste unità di misura. Se non ricordo male mi pare che nel primo bilancio di mandato 2009 le cose andassero diversamente, vi erano tre o quattro indicatori sui quali si sforava.
I macro numeri ci dicono che da allora la situazione è migliorata che il bilancio del comune ha imboccato la strada giusta.
In questi anni di esperienza in consiglio (prima probabilmente non ne ero del tutto consapevole), ho imparato che una buona o una cattiva amministrazione non la si può giudicare solamente misurando quanti metri strade che ripara, o da come garantisce i servizi pubblici a tutti, o promuove eventi e occasioni di sviluppo, ma sarebbe giusto che venisse giudicata tenendo conto di quali e quante di quali risorse in quel momento ha potuto disporre, se e quante delle risorse impiegate sono state sottratte alle generazioni future (facendo nuovo debito).
In una giungla di norme e regolamenti che si accavallano, che cambiano anche in continuazione nel tempo, condizionando le scelte politiche locali, basta pensare a quanto è successo sulla legislazione fiscale, il compito di far quadrare i conti in questa situazione non è certo facile. Una giungla di norme e di vincoli che se da un lato contestiamo per la loro complessità a volte inadeguatezza, non sono altro che la conseguenza inevitabile per fronteggiare politiche dissennate di molte amministrazioni, non ultima quella dello stato, i cui danni si ripercuotono inevitabilmente anche sui comuni dove invece si amministra con attenzione e prudenza.
Anche il nuovo sistema contabile, evidentemente, si è reso necessario per cautelarsi e impedire che tutto si misuri sempre con metri diversi, scaricando i debiti sulle future generazioni o aspettando che arrivi qualcun altro a pagare il conto.
Io penso che si possa affermare che questi numeri ci dicono che si è amministrato con prudenza e buon senso, si è sostanzialmente si sia riusciti a mantenere la rotta giusta rispetto alle priorità che la nostra maggioranza si era data nel bilancio di previsione:
- Parto dalle dalla prima preoccupazione o spia di allarme che registriamo rispetto alla gestione dell’ASP che vogliamo segnalare (Risoluzione del gruppo presentata del collega Guzzinati)
- Sulla scuola si è già detto
- Non si sono accesi nuovi mutui e il debito complessivo dei cittadini ferraresi si è ridotto ulteriormente di circa 12 mil. Ora è 110
- Sono state rispettate le condizioni imposte dal patto di stabilità 2014, certificate dai Revisori.
- Si è data priorità nell’impiegare le risorse disponibili con l’avanzo 2013 negli investimenti, compreso l’utilizzo di tutte le risorse derivanti dagli oneri urbanistici, senza ricorrere alla richiesta di deroga per impiegarne una parte nella spesa corrente; in termini assoluti si registra una flessione significativa rispetto al 2013, ma il raffronto è falsato dall’evento terremoto (nel 2014 15 mil).
- La spesa per i costi di personale continua a diminuire e comunque è in linea con i parametri imposti, da quanto ho capito si potrà nel 2015 far fronte al tur over; un dato positivo
- la spesa corrente cala (spese generali - 300mila. in questo settore si possono fare ulteriori economie)
- significativo è anche il risultato rispetto agli accertamenti sull’evasione fiscale accertata su IMU e ICI. (queste somme andranno in parte allo Stato ma in parte rimarranno al Comune una volta riscosse e sarebbe bello che queste cifre venissero ridistribuite a quelli che invece le tasse le hanno pagate)
- le entrate da utili aziendali rispettano sostanzialmente le previsioni di bilancio definitive, (conseguendo una maggiore entrata di €. 27.367,60) a chi contesta gli scarsi utili di aziende come AFM, FeTua, va ricordato che in questi anni hanno investito molto(in immobili, tecnologia nei servizi) oltre a svolgere a volte anche una funzione sociale o di sponsor.
- Gli sponsor privati, che in altre città costituiscono un supporto fondamentale soprattutto per le iniziative culturali, da noi non esistono più, e di questo bisogna tenerne conto
- Tra le entrate extra trib va evidenziata il considerevole minore gettito delle contravvenzioni che non credo possa tutto dipendere dalla correttezza degli automobilisti (e quindi un richiamo ad una maggiore attenzione ai furbi in particolare al traffico nella ztl)
Concludo constatando che sono state quindi reperite la risorse necessarie per fa fronte ai tagli del governo 2014, quelli del 2015 presto li vedremo e avremo occasione di ragionare sui come far fronte a quest’ulteriore sacrificio, certo è che nel 2014 questa Amministrazione ha potuto dimostrare che con una buona gestione,con i conti in ordine, un maggiore rigore, i benefici arrivano ed è anche possibile che questi benefici vengano ridistribuiti ai cittadini riducendo l’aliquota IRPEF e azzerando la TASI per le attività produttive.