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Intervento in Consiglio Comunale del 15 giugno 2015 sul Piano Operativo Comunale
di Tommaso Cristofori
15 giugno 2015 – 2° Piano Operativo Comunale
Un ringraziamento anzitutto a chi ha lavorato per costruire questa nuova iniziativa e nel farlo è partito da uno studio, con un’analisi puntuale della realtà sito per sito, area, capannone stabilimento.
Un lavoro utile non solo per questo POC, ma che ritengo debba essere oggetto di riflessione ed approfondimento non solo per chi amministra ma anche per le forze economiche e sociali (mi riferisco in particolare al quadro conoscitivo), per capire più in generale come sta cambiando la città e come rispondere ai nuovi problemi.
Mi piace chiamarla “nuova iniziativa” questo secondo POC a solo un anno dall’approvazione del primo. Non ce l’aveva ordinato nessuno, non nasce per rispondere ad una legge regionale o nazionale, noi il POC l’avevamo già fatto potevamo stare tranquilli ad aspettare, non nasce neanche da sollecitazioni dell’opposizione, che purtroppo e ancora una volta vediamo più concentrata a difendere distese abusive e interessi particolari, piuttosto che favorire lo sviluppo.
E’ infatti una nuova iniziativa che nasce tutta interna alla maggioranza e che fondamentalmente è tesa a stimolare e favorire il sistema produttivo commerciale ed evitare che eventuali possibili proposte imprenditoriali possano venire frenate da un quadro legislativo complesso e un po’ datato.
I 15 anni dal varo della legge 20 infatti si sentono tutti e lo strumento del POC che era stato pensato per un piano di legislatura (del sindaco) si è rivelato non del tutto adeguato o quantomeno esaustivo.
I tempi di costruzione del piano oltre a non coincidere con il mandato del sindaco, a volte non vanno di pari passo con i tempi dell’economia del mercato.
In un momento di crisi economica drammatica, come quella nella quale ci troviamo, sarebbe folle che un imprenditore dovesse aspettare 5 anni per attuare una iniziativa perché il primo piano è già stato approvato e gli accordi sono già stati chiusi.
Sino ad ora questa iniziativa non ha avuto una adeguata attenzione da parte degli organi di informazioni pur essendo stato costruito in modo partecipato e trasparente e dispiace perché può diventare un’opportunità importante di sviluppo. Questa ovviamente è solo la prima tappa del percorso, che ci auguriamo possa costruirsi nel modo migliore.
Nessun ripensamento o marcia indietro, come ha scritto qualcuno, infatti il 1°POC ci auguriamo che vada avanti per la sua strada, che segua il suo percorso, il mercato ha le sue regole e nessuno si mette a costruire se poi non vende, noi vorremmo poi che chi decide di farlo, abbia più convenienza a riqualificare o ad occupare terreno già consolidato.
Gli unici vincoli come ha ricordato l’Ass.ra Fusati devono essere l’interesse pubblico e la sostenibilità.
Le scelte fatte sino ad ora non hanno compromesso nulla o fatto danni, non abbiamo registrato nessuna colata di cemento come qualcuno sentenziava, anzi probabilmente hanno contribuito a favorire dinamiche sui prezzi più favorevoli (sia nell’affitto che nel nuovo). E poi pianificazione programmazione non significa che all’indomani dell’approvazione del piano tutto viene realizzato (vedi il vecchio PRG).
In questi anni di grande difficoltà per tutti, chi amministra ha il dovere di non lasciarsi scappare nessuna iniziativa, è questo il giusto atteggiamento, di porsi a fianco al mondo imprenditoriale per collaborare, non una amministrazione che ti ostacola o peggio mette paletti, ma che offre opportunità che possano favorire e stimolare nuove proposte.
Questo per noi è un modo concreto per aiutare il mondo delle imprese, non come qualcuno vorrebbe che si chiudesse un occhio quando non si rispettano le regole (riferimento alla vicenda della pizzeria di Via Caldirolo).