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O.d.G. su fondi per la sicurezza dei ciclisti
di Claudio Fochi - 20.2.2017
P.G. 20333/2017
Premesso che:
nell’anno 2013, il MoVimento 5 Stelle, appena entrato in Parlamento, è riuscito a far approvare un emendamento, a prima firma del portavoce Michele Dell'Orco, al decreto-legge n. 69/2013 per recuperare fondi mai utilizzati del
Primo e Secondo Programma Nazionale per la Sicurezza Stradale destinandoli allo sviluppo di piste ciclabili e alla sicurezza dei ciclisti".
A novembre 2016 è arrivato finalmente il decreto ministeriale numero 481/2016, con cui si definisce precisamente il tesoretto per le ciclabili pari a € 12.348.426 euro per i Comuni, che potranno essere spesi per lo sviluppo e la messa in sicurezza di percorsi e piste ciclabili e pedonali
Il totale delle risorse è stato ripartito tra le Regioni in base all'incidentalità e all’Emilia-Romagna spettano 1.281.571,97 euro
Rilevato che:
Il decreto di riparto delle risorse è pienamente esecutivo dal 1 febbraio 2017 (data della registrazione dell’atto da parte della Corte dei Conti) e prevede che spetti alle Regioni utilizzare quei fondi presentando entro 150 giorni un programma di interventi che il Ministero finanzierà al 50% nel limite massimo destinato ad ogni Regione.
Nel finanziamento rientreranno le seguenti tipologie di interventi:
- realizzazione di piste ciclabili, anche in funzione di disimpegno della sede stradale promiscua
- realizzazione di percorsi pedonali, attraversamenti pedonali semaforizzati, attraversamenti con isole salvagente, attraversamenti pedonali mediante passerelle, sovrappassi, sottopassi;
- messa in sicurezza di percorsi ciclabili e pedonali;
- creazione di una rete di percorsi ciclopedonali protetti o con esclusione del traffico motorizzato da tutta la sede stradale;
- realizzazione di progetti per una mobilità sicura e sostenibile per pedoni, ciclisti e altri utenti vulnerabili, secondo criteri di sistematicità, coerenza, integrazione, orientamento su obiettivi specifici e misurabili, monitoraggio dei risultati e valutazione della loro efficacia, condivisione dei risultati delle esperienze.
I criteri per definire e selezionare le proposte saranno i seguenti:
- effettive esigenze di riduzione dei rischi, evidenziati dall'analisi di incidentalità;
- efficacia dell'intervento proposto in relazione all'eliminazione o riduzione dei rischi evidenziati;
- possibilità di concorso finanziario degli enti beneficiari, titolari delle infrastrutture oggetto dei lavori, tali da consentire un ampliamento delle ipotesi di attività, in relazione ai limiti dei finanziamenti statali assentiti e delle capacità di intervento finanziario regionale
-
Tenuto conto anche
del seguente atto dell'Assemblea Regionale dell'Emilia Romagna (Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 4097 )
http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/articolo?urn=er:assemblealegislativa:coll:X;4097
Considerato:
la necessità e l'opportunità nel comune di Ferrara (città della bicicletta par excellence di mettere in connessione tra loro le piste ciclabili esistenti e garantire una manutenzione adeguata nell'interesse di cittadini e ciclo turisti
Visto che:
- il decreto lascia ampi margini organizzativi alle Regioni per quanto concerne le procedure:infatti i progetti potranno essere attuati dai Comuni, dalle Regioni stesse oppure incollaborazione tra i due enti
- Il decreto lascia ampi margini decisionali alle Regioni nella procedura di selezione deiprogetti: si potrà scegliere la procedura ritenuta più idonea tra quella concertativa,competitiva o mista
il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta
- a chiedere quanto prima all’assessore ai trasporti della Regione Emilia Romagna Raffaele Donini come la Regione intenderà gestire quei fondi e con quali criteri essi verranno suddivisi o erogati;
- a presentare all’assessorato regionale progetti per richiedere nei tempi previsti il finanziamento per la manutenzione e realizzazione della mobilità ciclabile.
Il Consigliere Comunale
M5S
Claudio Fochi