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Richiesta accesso agli atti sugli esiti delle acque potabili
di Claudio Fochi - 24.8.2017
Inviata PEC AUSL Fe - P.G. 99248
Il sottoscritto Claudio Fochi in qualità di Consigliere del Comune di Ferrara, con la presente, ai sensi dell’art 43 del D.Lgs 267/2000 e dell’art.14 comma 6 dello Statuto Comunale;
Visto:
La comunicazione ufficiale di ARPAE Emilia Romagna
https://www.arpae.it/dettaglio_generale.asp?id=2875&idlivello=1611
Presupposto che:
- come nel particolato atmosferico, anche nelle acque destinate al consumo umano si trovano sostanze che possono avere effetti genotossici, pur se presenti a basse dosi. Ciò rappresenterebbe un pericolo sanitario rilevante dovuto all'effetto biologico cumulativo (cancerogenicità);
- i composti genotossici possono essere presenti nelle acque di approvvigionamento in seguito ad attività industriali che rilasciano scarti di produzione, a pratiche agricole che prevedono l'uso di pesticidi, erbicidi e allo sversamento di acque reflue. Tutte queste pratiche sono responsabili dell'inquinamento da nitrati, fosforo, pesticidi e patogeni sia delle fonti superficiali che delle falde;
- lo stesso processo di potabilizzazione può portare alla formazione di sottoprodotti, con attività genotossica;
- durante il trasferimento dell'acqua all'utenza possono formarsi sostanze mutagene per reazione con composti rilasciati dai materiali che costituiscono le condutture o con composti del metabolismo del biofilm microbico, che può contaminare alcuni tratti del percorso distributivo, trasformando composti inattivi in composti mutageni o formando prodotti di reazione tra sostanze organiche e cloro residuo;
Dato che:
- sono previste le normali analisi chimico fisiche che gli enti preposti usano per monitorare la condizione delle acque potabili;
- un approccio combinato chimico, microbiologico e genotossicologico appare uno strumento importante per le autorità sanitarie al fine di valutare correttamente la qualità dei bacini idrici e per analizzare le acque prima del consumo;
- questo tipo di approccio è particolarmente idoneo ad assicurare una buona sorveglianza della qualità dell'acqua potabile per la salvaguardia della salute umana;
- Nel corso delle attività di Arpa è stato eseguito uno studio su alcuni acquedotti, mirato ad individuare la presenza e/o la formazione di sostanze genotossiche;
Nonostante sia chiaro che:
- i composti cancerogeni, noti o probabili per l'uomo, siano estremamente difficili da rilevare e quantificare oltre che determinarne la portata e l'incidenza, sia per un vuoto normativo che per la loro diffusione e capillarità. Per questo si apprezza l'esistenza di test che rilevino la dannosità dei punti a rischio e non tanto la presenza dei singoli elementi chimici;
- comunque esistano rischi connessi alla presenza di sostanze mutageno/cancerogene nelle acque destinate al consumo umano, la normativa vigente non prevede l'applicazione dei test di mutagenesi;
Si richiede accesso agli atti, relativi agli esiti di eventuali campionamenti delle analisi di Genotossicità e Mutagenesi, quindi ai dati statistici delle normali misurazioni per il confronto con i valori di legge, nella valutazione della qualità dell'acqua destinata al consumo umano del territorio di pertinenza e ambiti idrici limitrofi, sia per gestione locale che per confronto con i territori adiacenti.
Ringraziando anticipatamente.
In fede.
Il Consigliere Comunale del M5S di Ferrara
Claudio Fochi