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Mozione - Controlli fiscali parcheggi disabili
di Ilaria Morghen - 29.8.2016
P.G. 96170/2016
OGGETTO: MOZIONE “PROCEDURA PER LA RICHIESTA DI CONTROLLI FISCALI A CHI SOTTRAE L’AREA DI PARCHEGGIO RISERVATO A PERSONE DISABILI IN POSSESSO DEL CONTRASSEGNO UNIFICATO DISABILI ERUOPEI (CUDE)”.
PREMESSO CHE
la città di Ferrara è dotata di circa n. 800 parcheggi riservati ai titolari di CUDE, di cui n. 500 generici e n. 300 personalizzati presso il domicilio e in prossimità del luogo di lavoro delle persone disabili. In questi parcheggi è vietata anche la sosta temporanea con rimozione immediata.
Ascoltando le persone con disabilità titolari di contrassegno, è comune sentire che vi sia un alto tasso di infrazione da parte di persone non autorizzate/titolari di contrassegno nell’utilizzare abusivamente gli spazi. Vi è anche una diffusa convinzione che i vigili urbani non riescano ad evadere interamente le chiamate dei cittadini che segnalano l’utilizzo improprio dello spazio di sosta dedicato ai disabili, probabilmente anche a causa della mancata conoscenza di un recapito telefonico a cui chiedere la rimozione del mezzo parcheggiato abusivamente (recapito che potrebbe essere inserito in ogni tabella).
Ritenendo che a comportamenti irregolari come parcheggiare sugli spazi riservati ai cittadini disabili, ne possano corrispondere altrettanti, per esempio in materia fiscale.
Considerando utile lo strumento dell’accertamento presso l’Agenzia delle Entrate al fine di individuare trasgressioni anche di altre norme.
Visti gli analoghi provvedimenti posti in essere nella Città di Londra. Nella capitale inglese, il controllo fiscale ai “furbetti” dei pass disabili ha quasi risolto il problema. E medesimo provvedimento è stato avviato nel Comune di Milano nel 2011.
Visto che la normativa vigente, riconosce alle persone disabili (con impedite e ridotte capacità di deambulazione e per le persone cieche), la possibilità di ottenere il Contrassegno Unificato Disabili Europei, che consente ai suoi possessori di parcheggiare negli appositi spazi e di circolare nelle zone a traffico limitato (ZTL). Perché sia valido il contrassegno deve essere esposto in maniera visibile sul cruscotto. Il contrassegno è valido per i parcheggi disabili di tutto il territorio nazionale e viene rilasciato dal Comune di appartenenza.
In caso di trasgressione si potrebbe incorrere nella multa prevista dall'art 158 del codice della strada. L'importo può oscillare tra gli € 85,00 e i 168,00, ma in genere viene applicato il costo minimo. Inoltre, vengono decurtati 2 punti della patente, e in casi estremi ci può anche essere la rimozione del veicolo dal luogo di sosta non consentita, con conseguente addebito delle spese per il carro attrezzi.
Nonostante ciò persiste l’incivile comportamento di togliere degli idonei spazi a chi è privato della libera mobilità per ragioni di salute e non può fruire liberamente degli ambienti urbani, nel rispetto delle norme più elementari della civile convivenza.
Dato che, l’importo della multa comminata è più conveniente di un eventuale riscontro anomalo di una situazione reddituale in regime fiscale, rendendo vantaggioso pagare la multa e rimanere nell’anonimato, piuttosto che finire “sotto la lente” dell’Agenzia delle Entrate.
In un’ottica di:
-educazione civica;
-recupero delle risorse interne alle forze disponibili nel corpo dei vigili urbani;
-ottimizzazione dei servizi comunali agli utenti disabili;
TUTTO CIÒ PREMESSO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
a deliberare che, previo accordo regolamentato con la Direzione dell’Agenzia delle Entrate, le persone che utilizzano impropriamente il contrassegno disabili e/o i cosiddetti “falsi invalidi”, sostando sui parcheggi riservati ai titolari di CUDE, compresi familiari e amici del legittimo titolare che lo utilizzano abusivamente in contrasto al regolamento previsto, subiscano un ulteriore procedimento, consistente in un controllo fiscale, attraverso la segnalazione agli uffici del Tesoro. L’ispezione fiscale a campione sarà basata su controlli incrociati di targhe, pass e dichiarazioni dei redditi. I vigili multeranno il trasgressore, consultando poi il database della Motorizzazione Civile, risaliranno al proprietario del veicolo dalla targa, (con una visura al pubblico registro automobilistico), quindi invieranno i dati all’Agenzia delle entrate, avviando un controllo fiscale sul proprietario dell’auto/motoveicolo.
La Consigliera Comunale M5S
Dr.ssa Ilaria Morghen