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O.D.G. - Indagine epidemiologica sulla popolazione ferrarese esposta ai fumi dell'inceneritore

di Ilaria Morghen - 8.7.2016


P.G. 78139/2016


Premesso che

Tre principali ordini di motivazioni sostengono l´esperienza di un´attività di sorveglianza ambientale e indagine epidemiologica relativa alle popolazioni che risiedono in prossimità di inceneritori.

a) La consapevolezza che le emissioni degli inceneritori, pur nella grande varietà delle tecnologie e delle tipologie e dei rifiuti bruciati, comportano per le popolazioni interessate la potenziale esposizione ad una gamma di agenti dotati di un ampio spettro di attività tossicologica.

b) La presenza nella letteratura scientifica di una serie di segnalazioni di effetti avversi, legati

sia alla specifica problematica

della diossina, sia in termini più generali

alla presenza di un

rischio di tumori, rilevabile in alcune situazioni ma non in altre.

c) L´esigenza, in una situazione caratterizzata da una duplice incertezza sulle cause e sugli effetti, di fornire elementi di riferimento alle autorità sanitarie e alle popolazioni per valutare, nei contesti specifici, la sussistenza di effetti avversi rilevabili. La disponibilità di questi dati concorre, pur senza esaurirlo, alla valutazione del rischio ed ai processi decisionali ad essa collegati.


Esistono accurate revisioni della letteratura in materia; su esposizioni residenziali, esposizioni ambientali e occupazionali, sulla relazione tra mortalità tumorale e concentrazioni di diossina.


Ogni giorno in Italia mille persone si sentono diagnosticare un tumore e ogni mese 30 mila

famiglie devono cominciare economiche della malattia.

a fare i conti con le conseguenze psicologiche, sociali ed


Visto che


La riduzione maggiore nell’impatto sanitario si ottiene con una politica virtuosa di riduzione della produzione e un aumento importante della raccolta e gestione differenziata.

Considerato che

- Sul territorio comunale esiste un impianto di incenerimento con recupero energetico di proprietà di HERA SpA autorizzato allo smaltimento annuo di 130mila tonnellate di rifiuti, con priorità di conferimento dei rifiuti urbani e assimilati prodotti nell’ambito del territorio provinciale e secondariamente a quelli prodotti nel territorio regionale, compreso il conferimento dei rifiuti speciali;

- Rimane ancora una quota non differita se non all’incenerimento, del rifiuto urbano, considerando anche che l’importazione di rifiuto extra provinciale demotiva e sminuisce l’impegno virtuoso della popolazione residente alla cultura del riciclo;

- Il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Il consiglio comunale condivide questa responsabilità. Allo stato attuale, per una modifica della legge 833/78 non sono più i sindaci a gestire il servizio sanitario anche se a essi sono affidati dal DLg 299/99 (decreto Bindi) poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale delle ASL. I compiti del sindaco sono quindi ampi, soprattutto il sindaco deve conoscere lo stato di salute della popolazione, deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili, se esistono pericoli incombenti e, per la direttiva Seveso, deve informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta;


- Che il Comune di Ferrara detiene, direttamente, una partecipazione in HERA S.p.A. rappresentata da n. 1.310.640 azioni, pari allo 0,088% del capitale sociale e, indirettamente, tramite la società unipersonale “Holding Ferrara Servizi Srl”, n. 24.235.320 azioni, pari all’1,627%;


- Che continua l’importazione di rifiuti da Regioni non autonome nella gestione e diretti all’inceneritore della Società HERA sito in Ferrara;


Si impegna il Sindaco e la Giunta

A conferire l’incarico al,

Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute

di un’analisi epidemiologica, che consenta di studiare e monitorare lo stato di salute della popolazione residente nel territorio dove insiste l’impianto di incenerimento di HERA S.p.A., che risulta assoggettata alla ricaduta dei fumi dell’impianto stesso e alla diffusione delle scorie nell’aria, nell’acqua, e nel terreno.
I costi dell’analisi epidemiologica saranno sostenuti utilizzando gli introiti derivanti dalle tonnellate di rifiuti che la Città di Ferrara riceve dalle altre Regioni.
L’analisi sarà ripetuta nel tempo futuro, con indirizzo di monitoraggio delle condizioni di salute della popolazione locale, e di valutazione dei potenziali danni e pericoli per la salute di tutti i Cittadini, in ottemperanza a criteri di trasparenza, precauzione e preservazione della salute pubblica.

Con osservanza Consigliera Ilaria Morghen

Ultima modifica: 06-10-2016
REDAZIONE: Gruppo Consiliare Movimento5Stelle
EMAIL: gruppo-movimento5stelle@comune.fe.it