Comune di Ferrara

salta i contenuti principali a vai al menu Lo scorso venerdì 24 maggio si è svolta una interessante riunione della 1^ commissione durante la quale i consiglieri comunali e attraverso loro i cittadini, sono stati informati sugli sviluppi della vertenza innescata dal piano industriale di LyondellBasell e più in generale sulle possibili ricadute e prospettive future del petrolchimico ferrarese.

Il sindaco ha relazionato in modo puntuale presentando il quadro generale della situazione e spiegano come lo stato di salute delle aziende che operano al suo interno, dipende in maniera preponderante dall'approvvigionamento e dal costo delle materie prime, ma soprattutto dalle scelte strategiche di politica industriale che dovrebbero essere dettate dal governo centrale e che in questi anni sono certamente mancate. Ha inoltre informato sulle difficoltà di carattere generale che il settore sta vivendo nonostante la domanda di prodotto che permane, nonché sui numerosi contatti avuti con possibili nuovi investitori.

I segretari provinciali di Filctem Femca Uiltec, nel ringraziare l'amministrazione comunale del lavoro che sta compiendo, hanno voluto rimarcare il grave danno che può provocare una scelta come quella di LyondellBasell di ridurre il budget per la ricerca del prestigioso centro Natta (meno 10.8 milioni l'anno), con ricadute pesanti non solo all'interno del polo industriale, ma anche indirettamente per tutta la città.

Di qui l'esigenza di istituire un nuovo tavolo di lavoro a livello regionale aperto alle istituzioni, alle aziende e alle parti sociali, per ripensare a possibili percorsi di rilancio, per favorire la competitività, il possibile insediamento di nuove aziende in particolare nel campo del recupero e del riciclo delle materie plastiche, individuando nuovi strumenti che attraggano investimenti e al contempo favoriscano gli indispensabili interventi di bonifica. Strumenti proprio come l'accordo di programma sottoscritto con l'amministrazione comunale, grazie al quale il polo chimico ferrarese risulta oggi l'unico sito dove faticosamente si sono avviati interventi di bonifica e di controllo delle emissioni, o come l'adozione di strumenti urbanistici come piani particolareggiati che semplifichino le procedure autorizzative e riducano i tempi per gli interventi di adeguamento e l'innovazione degli impianti industriali.

Si è avuta la conferma che il sindaco Tagliani con le assessore Zadro con delega all'ambiente e Merescotti con delega alle attività produttive, stiano compiendo ogni sforzo che un Comune può offrire per salvaguardare lavoro e ambiente.

La grave situazione in cui versa il settore della nostra chimica, accentuata anche dalla crisi economica, richiederebbe uno sforzo da parte di tutte le forze politiche invece di inutili polemiche, per mettere in capo strategie comuni e scelte di produzioni complementari con gli altri poli della chimica italiana. Una azione congiunta per sollecitare gli organi istituzionali in particolare il governo a compiere provvedimenti chiari nel medio-lungo periodo anche nel campo energetico che possano favorire investimenti che richiedono inevitabilmente l'impiego di grandi capitali.

Personalmente penso che a questo punto non solo il sindacato ed il comune , ma tutti i parlamentari ferraresi (qualcuno lo sta già facendo) nazionali e regionali di ogni forza politica, debbano agire congiuntamente nei confronti di Governo e Regione per non trovarsi in un prossimo futuro travolti da scelte industriali che travalicano ampiamente i nostri confini.
Oggi il lavoro è la prima assoluta emergenza a cui la politica deve dare rispose.