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Intervento in Consiglio Comunale del 19/09/11: rinnovo delle agevolazioni fiscali sul risparmio energetico.

Archivio legislatura 2009 - 2014
Consiglio del 19/09/11 – Mozione su richiesta di rinnovo delle agevolazioni fiscali sul risparmio energetico e incentivazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili

Ci siamo chiesti se era il caso o meno di ritirare la mozione, visto il tempo che è trascorso da quando è stata presentata, ma allora come oggi, l’intenzione rimane quella di sollecitare governo anche tramite l’ANCI a mantenere i benefici fiscali previsti dalla legge sulle spese sostenute in materia di efficientamento energetico degli edifici e per incentivare alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
Potrebbe apparire forse fuori luogo oggi parlare di agevolazioni fiscali, in un momento cosi drammatico per le finanze del nostro paese, dove ad ogni livello imperversano tagli e nuove tasse, ma in un quadro di grande incertezza e di assoluto sbandamento delle politiche energetiche nazionali noi pesiamo che questo provvedimento sia stato una delle poche iniziative che ha contribuito alla crescita del nostro paese. In tre anni, grazie a questi bonus, sono stati realizzati oltre un milione interventi per investimenti superiori ai 15 miliardi di euro. Altro che piano casa, (è un bluff a confront) sotto ogni punto di vista: come numero di domande presentate, in termini occupazionali, per emersione di lavoro nero e soprattutto ambientali.
Si tratta, in altre parole, di un provvedimento che ha reso possibile ai cittadini italiani di far eseguire interventi, spesso molto onerosi, di riqualificazione energetica delle proprie case contribuendo così non solo a evitare tonnellate su tonnellate di emissioni nocive in atmosfera, ma anche a diminuire la loro bolletta e far risparmiare al nostro Paese (complessivamente circa 4500GW di energia). Gli incentivi hanno favorito lo sviluppo e la ricerca in questi anni, del settore dell'efficienza energetica: gli interventi su finestre, caldaie, pannelli solari, ma anche soluzioni di isolamento termico delle pareti e dei tetti, hanno reso possibile alle aziende più innovative e dinamiche del settore dell'edilizia, di continuare a lavorare e crescere anche in questo momento di crisi. Senza la conferma della agevolazione 55% il prossimo anno, il solo comparto dei serramenti si ridimensionerebbe di circa 1 miliardo di euro (dati UNCSAAL).
Altro aspetto, non secondario, è quello della emersione del nero, dove tentazione all’evasione all’IVA immagino sia ancora più forte dopo l’incremento al 21%.
Si calcola che le misure di efficienza energetica nei vari settori industriali porterebbe, nel periodo 2010-2020, a un risparmio notevole di energia fossile e soprattutto a un impatto socio-economico pari a circa 130 miliardi di euro di investimenti, con una crescita occupazionale di circa 1,6 milioni di lavoratori (dati Confindustria). Tutti gli operatori dell’edilizia e le associazioni di categoria, tra cui Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (ANCE), sono d’accordo.
Purtroppo il governo continua ad adottare provvedimenti operando, come si dice, con tagli lineari a 360°, senza quindi considerare le conseguenze che queste azioni provocano in questo caso sul tessuto produttivo occupazionale e ambientale del nostro paese. L’esempio lampante è la scure della Robin Hood Tax, ossia l’imposta Ires, sul reddito d’impresa applicata alle imprese del settore energetico e sui produttori di energie rinnovabili.
I risultati previsti Piano di Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica (PAEE 2011) per il 2016, e a maggior ragione per il 2020, sono al momento ipotetici perché non sorretti da un quadro normativo certo.

Può un Governo incapace di accorgersi di una crisi economica alle porte, avere le credenziali per elaborare un piano energetico di lungo respiro? E con quali conseguenze, visto che per tre anni ha spinto solo sul nucleare e considerato un peso le energie pulite?
Il nostro dovere di consiglieri è comunque quello di continuare ha sollecitare ed incalzare il governo a ad occuparsi di questi temi così importanti per noi e per le future generazioni.

AMENDAMENTO PROPOSTO

Nel paragrafo AUSPICA prima riga dopo la parola Parlamento eliminare : “in sede di discussione della Legge di Stabilità (ex legge finanziaria) prevedano”
In sostituzione Inserire : “predispongano al più presto un nuovo e più ambizioso piano energetico, anche alla luce del risultato referendario, con un quadro normativo coerente e strutturale capace di far raggiungere l'obiettivo di efficienza energetica e di conseguenza quello per le rinnovabili in coerenza con gli impegni presi dal nostro paese per il 2020, prevedendo”

Nel paragrafo INVITA IL SINDACO prima riga la parola ANCI eliminare : - facendo seguito agli impegni presi in febbraio nel documento che ha portato al blocco del traffico nell’area padana –

In sostituzione Inserire: il lancio di un piano straordinario di riqualificazione energetica dell’edilizia pubblica degli edifici di proprietà delle istituzioni; Riduzione del 30% del livello massimo dei consumi energetici nei nuovi edifici a partire dal 2015 in coerenza con l’obiettivo europeo di avere le nuove costruzioni con consumi quasi azzerati a partire dal 2021; sblocco del fondo rotativo di 600 milioni di € per raggiungere gli obbiettivi di Kyoto previsto dalla legge finanziaria del 2007 e mai attivato;

Approvato da tutta la maggioranza più PRC e PPF
Ultima modifica: 30-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it
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