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Sul tema delle tariffe dei parcheggi
Archivio legislatura 2009 - 2014
Sul tema della sosta e sulla recente decisione di aumentare il costo dei parcheggi a pagamento, in questi giorni se ne sono sentite davvero di tutti i colori. La stampa ci racconta di centinaia di studenti in rivolta, tutti sorprendentemente automuniti che per difendere un loro diritto raccolgono firme (serpeggia ormai la voce che stiano pensando di fuggire in altri atenei a noi vicini dove possono comodamente parcheggiare gratuitamente a due passi dalla facoltà, come a Bologna o Padova!). Ci sono poi alcuni commercianti che annunciano catastrofi e continuano a vedere, solo loro, un centro storico deserto abbandonato e chissà, forse sognano realtà come Reggio e Modena dove la sera sembra ci sia il coprifuoco. Qualcuno addirittura ha dichiarato che i lavoratori italiani (fortunati perché l’inflazione è al solo 1,5%) spenderebbero sulla voce parcheggi l’8-10% del loro budget (chissà allora per la benzina o il caffé), o chi come Confartigianato, sostiene che chi fa investimenti deve avere la certezza che per molto tempo nulla cambierà su viabilità e parcheggi (forse, ho pensato, in altre città è così). Sarà che è certamente spiacevole dover pagare per parcheggiare, ma è altrettanto vero che su una manovra di bilancio che il comune sta per attuare di 11 milioni di euro, l’argomento principe è l’aumento delle tariffe dei parcheggi (al parcheggio Centro Storico per una giornata intera si passa da 2.00 a 3.20 al S.Guglielmo da 1,00 a 1,20 l’ora) Se poi a tutto ciò, aggiungiamo anche gli sforzi di alcuni politici per la “grave” questione dei mendicanti stranieri che infastidiscono i nostri automobilisti chiedendo l’elemosina o per venderti i calzini, l’impressione che ricavo è che troppo spesso l’opportunità di attirare facili consensi supera ogni volontà di trovare risposte serie, concrete e realizzabili per il bene di tutti. Sarà probabilmente un pensiero poco condiviso, ma io credo che tutti i parcheggi a corona della ZTL e molte delle strade dentro le mura, a tendere dovranno diventare a pagamento estendendo o aumentando il sistema dei settori, per garantire il parcheggio gratuito solo ai residenti e a chi svolge un’attività commerciale o artigianale come a Bologna è già da molti anni. Se continuiamo tutti a possedere un’auto a testa fregandocene bellamente della qualità dell’aria che respiriamo perché dobbiamo arrivare in auto fino dentro il castello, che ci piaccia o no sarà inevitabile. Dalla interessante inchiesta da Il Carlino di oggi, scopro poi, senza troppa sorpresa, che molti altri comuni hanno recentemente pensato di aumentare queste tariffe, che siano i primi effetti delle grandi riforme e del federalismo del nostro governo o la colpa è solo dei comunisti?