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Risoluzione sulla delibera Variazione di Bilancio di Previsione 2015... - P.G. n.52824

di Leonardo Fiorentini
Ferrara, 22 maggio 2015

Al Presidente del Consiglio Comunale
Girolamo Calò

Oggetto: risoluzione sulla delibera “Variazioni al Bilancio di Previsione 2015 e al Bilancio Pluriennale 2015-2017, al Programma triennale dei lavori pubblici 2015-2017 e all’Elenco annuale 2015. Applicazione al Bilancio di Previsione 2015 di parte dell’Avanzo di amministrazione 2014 rideterminato all’1/1/2015 a seguito del riaccertamento straordinario dei residui.”


In allegato alla presente sono a depositare la seguente risoluzione sulla delibera “Variazioni al Bilancio di Previsione 2015 e al Bilancio Pluriennale 2015-2017, al Programma triennale dei lavori pubblici 2015-2017 e all’Elenco annuale 2015. Applicazione al Bilancio di Previsione 2015 di parte dell’Avanzo di amministrazione 2014 rideterminato all’1/1/2015 a seguito del riaccertamento straordinario dei residui.” In discussione al prossimo consiglio comunale.

Cordiali saluti.

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Il consiglio comunale di Ferrara riunito in data odiena in occasione dell’approvazione della delibera sulle Variazioni al Bilancio di Previsione 2015 e al Bilancio Pluriennale 2015-2017

Premesso
che il Comune di Ferrara avendo approvato il proprio bilancio nei tempi previsti dalla normativa ordinaria, ovvero prima della definitiva approvazione della legge di stabilità, è ora costretto ad intervenire con una manovra in variazione.

Considerato
che negli ultimi anni i governi - tecnici e politici - che si sono succeduti hanno tutti puntualmente e progressivamente tagliato i trasferimenti agli enti locali, comprimendo la capacità di spesa corrente e di investimento delle amministrazioni periferiche, al fine del rispetto dei vincoli di bilancio concordati con l’Unione Europea.

Considerato inoltre
• che in questi anni il Comune di Ferrara ha ridotto sensibilmente sia la propria spesa corrente (quella discrezionale di circa il 22%) che il debito (29% circa), arrivando ad un riequilibrio economico del bilancio e liberando progressivamente risorse mantenendo sostanzialmente invariati, fra mille difficoltà, i servizi.
• che queste poche risorse recuperate, derivanti da percorsi virtuosi di buona gestione, sono state in gran parte assorbite da tagli che non hanno mai tenuto conto di percorsi di risanamento, ma che hanno semplicemente scaricato su Comuni ed enti locali incrementi di spesa a livello centrale.
• che anche la legge del 23/12/2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) ha previsto un taglio alle assegnazioni ai Comuni del Fondo di solidarietà comunale 2015, mentre ulteriori tagli sono previsti per effetto del DL 66/2014 (80 euro);

Rilevato
che secondo la Banca d’Italia nel corso del 2014 “il debito delle Amministrazioni centrali è cresciuto di 75,6 miliardi, a 2.035,6, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 9,4 miliardi, a 99,2; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato”;

Rilevato inoltre
che il Patto di Stabilità, confermato anche dal governo in carica, nelle sue eccentriche modalità di applicazione di fatto mette gli enti locali nell'assurda situazione di non poter spendere le poche risorse disponibili, paralizzando di fatto l’attività di investimento a livello locale, utile anche in funzione anticiclica in questo momento di crisi.

Riconoscendo
nel federalismo fiscale un principio cardine di un miglior governo della cosa pubblica, volto alla responsabilizzazione delle amministrazioni locali e per la loro efficienza, nonché per la capacità di controllo da parte dei cittadini.

Condanna
il processo di scaricamento sulle amministrazioni periferiche degli oneri del risanamento del bilancio dello Stato avvenuto in questi anni, nonché la tacita assegnazione agli enti locali, Comuni in primis, del ruolo di esattori conto terzi.

Auspica
che i parlamentari ferraresi si adoperino perché nella nuova legge di stabilità vi sia un riequilibrio negli sforzi di bilancio del sistema pubblico italiano, garantendo un reale federalismo fiscale che garantisca un gettito ai Comuni tale da assicurare che vi siano le risorse necessarie a garantire i servizi, margini di flessibilità di cassa che permettano di procedere ad investimenti di cui sia già garantito l’equilibrio economico (ed ai relativi pagamenti in corso d’opera) e che infine favorisca e non penalizzi i percorsi virtuosi di risanamento dei bilanci locali.

Chiede al Sindaco e alla Giunta
di adoperarsi tramite l’Anci per avviare una forte iniziativa politica presso il Governo perché la definizione della nuova Local Tax avvenga in modo condiviso con le amministrazioni locali, garantendo livelli di entrate adeguati ai servizi offerti, agibilità sul fronte degli investimenti, favorendo gli enti che sono intervenuti virtuosamente sui propri bilanci e non incidendo ulteriormente sulla pressione fiscale dei cittadini.

(Approvata in Consiglio Comunale il 26 maggio 2015)
Ultima modifica: 19-08-2015
REDAZIONE: Gruppo Sinistra Italiana
EMAIL: gruppo-sel@comune.fe.it