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Risoluzione, per la piena attuazione della L.194/78, alla mozione del gruppo Fdl con PG 124787/18
I consiglieri comunali dei gruppi SI, PD e Misto
Ferrara, 25 marzo 2019
Al Sig. Sindaco
Al Sig. Presidente del Consiglio
Risoluzione alla mozione presentata dal gruppo FdI con P.G.n.124787/18 su “
iniziative per il sostegno alla maternità e alla prevenzione delle condizioni che portano all’aborto”, per la piena attuazione della Legge 194//78.
Il Consiglio Comunale di Ferrara
Premesso che
La Regione Emilia-Romagna si è sempre impegnata nella difesa e piena applicazione in tutte le sue parti della Legge 194/78, riconoscendone il valore sociale e sanitario, civile e politico;
con la Dgr. 1690/2008 della Regione Emilia-Romagna sono stati forniti indirizzi finalizzati ad aumentare l’efficacia degli interventi a tutela della maternità e a promuovere, come indicato dall’OMS, consapevolezza e competenza riguardo la tutela della salute sessuale e riproduttiva;
già il Piano Sociale e Sanitario regionale 2008-2010 e il nuovo Piano Sociale e sanitario regionale con un’area progettuale specifica articolata in schede sia sui primi 1000 giorni di vita, sia sulle tutele per la salute sessuale e riproduttiva, sia sul supporto alla genitorialità, come sulle azioni di parità, hanno promosso politiche che si caratterizzano per la pluralità di interventi dedicati ai bisogni e alle funzioni familiari e genitoriali, con l’indicazione alle Aziende Sanitarie di implementare la rete dei Servizi salute Donna e Consultoriali , con particolare attenzione ai Consultori Spazio Giovani e Consultori Giovani Adulti ( 17-34 anni con sperimentazione nella AUSL di FE per il 2019 nei Distretti Ovest e Centro Nord) per la promozione e tutela della procreazione responsabile e la prevenzione dell’interruzione volontaria di gravidanza, la prevenzione delle gravidanze precoci, il sostegno alle politiche abitative, l’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro, gli interventi di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale e di sostegno all’integrazione delle famiglie immigrate;
la Legge regionale 27 giugno 2014, n. 6 all’art. 11 comma 2 recita
“La Regione, nella piena applicazione della legge 29 luglio 1975 n. 405 (istituzione dei consultori familiari) e della legge 22 maggio 1978 n. 194 (Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza), in particolare si impegna a garantire, consolidare e sviluppare le aree di attività connesse ai consultori familiari (…)”;
Dal novembre 2014 sono state proposte buone prassi per il miglioramento dei contesti organizzativi per la prevenzione delle interruzioni volontarie di gravidanza (IVG) nelle donne straniere: l’obiettivo è stato quello di individuare e condividere una serie di buone pratiche da implementare e promuovere, finalizzate alla tutela della salute sessuale e alla prevenzione dell’IVG; particolare accento è stato posto sulla condivisione di alcuni aspetti critici nell’accesso ai percorsi assistenziali, sulle strategie organizzative per facilitare la conoscenza e la fruibilità dei servizi da parte delle donne straniere, sugli interventi di promozione ed educazione alla salute e sul rinforzo della collaborazione con ospedale, comunità, associazioni;
in seguito, la Dgr. 221/2015 “Requisiti specifici per l’accreditamento Dipartimento di Cure Primarie” ha definito il Consultorio familiare come un servizio di assistenza alla famiglia, alla maternità e paternità responsabili, all’educazione alla salute sessuale e alla contraccezione, compresi i progetti rivolti ai giovani; il Consultorio mantiene così il suo ruolo di servizio rivolto alla salute della donna, della coppia, al sostegno della genitorialità in un’ottica orientata alla salute e alla medicina di genere.
Va evidenziato che sin dal 1997 in Emilia Romagna i consultori sono considerati punti di riferimento sia per i progetti di educazione alla salute nelle scuole sia per le consulenze dirette alle ragazze/i e famiglie, per rispondere alle problematiche sessuali e psicologiche degli adolescenti e, dal 1998, si sono strutturati gli Spazi Donne Immigrate e loro bambini: in Emilia-Romagna, attualmente, sono presenti 191 consultori familiari, uniformemente distribuiti in ambito distrettuale, affiancati da 37 Spazi Giovani e da 18 Spazi Donne Immigrate e loro bambini, che tra l’altro prevedono l'assistenza sanitaria, psicologica e sociale inerente la tutela della gravidanza, della maternità e l'assistenza domiciliare al puerperio;
Sottolineato che
La maggior parte dei Comuni della Regione supportano progetti e Associazioni che, nel pieno rispetto della legge 194, sostengono donne con maternità difficili e la Regione finanzia progetti dei Centri per le famiglie orientati al sostegno di genitorialità in situazioni di fragilità o condizioni di vulnerabilità; la provincia di Ferrara oltre alle azioni citate vede attivati anche sportelli specifici di supporto alla genitorialità fragile, come nel caso di “E’ nato” sportello del Comune di Comacchio operativo da maggio 2018 dentro la Casa della Salute di Comacchio, o i nuovi progetti comunitari “mamme che aiutano mamme” già finanziato per la Casa della Salute di Portomaggiore e Ostellato e approvato anche per la Casa della Salute di Comacchio, con reti di collaborazione pubblico-privato sociale;
la Dgr. 1722/2017, e la successiva circolare esplicativa n. 12 del 15 dicembre 2017, rafforza gli obiettivi della preservazione della fertilità femminile e maschile e del benessere sessuale, relazionale e riproduttivo delle/degli adolescenti e giovani adulte/i, potenziando e valorizzando le attività dei servizi consultoriali e fornendo indicazioni operative sul funzionamento degli Spazi Giovani da applicare in tutto il territorio dell’Emilia-Romagna per rendere omogenea l’offerta di servizi per questa fascia di popolazione;
la stessa Dgr. istituisce gli Spazi Giovani Adulti (dedicati alla fascia 20-34 anni) pensati per fornire gli strumenti per una pianificazione familiare consapevole, per informare i cittadini sull’evoluzione della fertilità e promuovere attivamente stili di vita sani per la tutela della salute riproduttiva; nella provincia di Ferrara il Consultorio Spazio Giovani in collaborazione con i 21 psicologi che collaborano con PROMECO ha effettuato interventi in tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado per una educazione alla affettività come indicano le linee guida regionali e internazionali, oltre ad azioni specifiche di educazione alla salute sessuale;
Anche tra i servizi che i Consultori familiari offrono e possono essere erogati ai singoli individui o alle coppie c’è l'informazione sui diritti delle donne in materia di tutela sociale della maternità, nonché l'assistenza sanitaria, psicologica e sociale inerente la tutela della gravidanza, della maternità e l'assistenza domiciliare al puerperio;
Evidenziato che
la Legge 22 maggio 1978, n. 194 “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della Gravidanza”, confermata da due referendum nel 1981 e che ha da poco compiuto quarant’anni, recita:
all’art. 1:
“Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio. L’interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite. Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell’ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che l’aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite”;
e all’art. 2:
“I consultori familiari istituiti dalla legge 29 luglio 1975, n. 405, fermo restando quanto stabilito dalla stessa legge, assistono la donna in stato di gravidanza:
a) informandola sui diritti a lei spettanti in base alla legislazione statale e regionale, e sui servizi sociali, sanitari e assistenziali concretamente offerti dalle strutture operanti nel territorio;
b) informandola sulle modalità idonee a ottenere il rispetto delle norme della legislazione sul lavoro a tutela della gestante;
c) attuando direttamente o proponendo allo ente locale competente o alle strutture sociali operanti nel territorio speciali interventi, quando la gravidanza o la maternità creino problemi per risolvere i quali risultino inadeguati i normali interventi di cui alla lettera a);
d) contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza. I consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita”.
Il 18 gennaio 2019 la Ministra Grillo ha relazionato al Parlamento sui dati definitivi del 2017, evidenziando che:
- In totale nel 2017 sono state notificate 80˙733 IVG, confermando il continuo andamento in diminuzione del fenomeno, -65.6% rispetto al 1982, anno in cui si è osservato il più alto numero di IVG in Italia pari a 234˙801 casi.
- Tutti gli indicatori confermano il trend in diminuzione: il tasso di abortività (N. IVG rispetto a 1000 donne di 15-49 anni residenti in Italia), che rappresenta l’indicatore più accurato per una corretta valutazione della tendenza del ricorso all’IVG, è risultato pari a 6.2 per 1000 nel 2017, con un decremento del 3.3% rispetto al 2016 e con una riduzione del 63.6% rispetto al 1982. Il dato italiano rimane tra i valori più bassi a livello internazionale
- Il rapporto di abortività (N. IVG rispetto a 1000 nati vivi) nel 2017 è risultato pari a 177.1 per 1000 nati vivi (o 17.7 per 100 nati vivi), con una riduzione del 2.9% rispetto al 2016 e del 53.4% rispetto al 1982. E’ da considerare che in questi ultimi anni anche i nati della popolazione presente sul territorio nazionale sono diminuiti di 9˙643 unità.
La Regione Emilia Romagna applica con sistematicità una analisi della applicazione. Per evitare che i dati siano trattati con inadeguatezza o parzialità si basa sui dati del flusso informativo delle
Interruzioni Volontarie di Gravidanza, che la Regione Emilia-Romagna raccoglie per conto di ISTAT e che comprende i dati di tutte le IVG effettuate presso le strutture sanitarie della regione. Le strutture che nel 2017 in regione hanno praticato IVG sono 33, con un numero di IVG pari a 7.130 con un calo del 7% sul 2016.
Dal 2007 al 2017 si è verificato un calo del 40% sui dati reali delle dimissioni ospedaliere.
Nel 2017 il 41,8% è a carico di cittadine straniere, dato anch’esso in calo.
Per classi di età: 25-29 anni 20,5%; 30-34 anni 23,4%; 35-39 anni 21,2%.
Il 53,1% delle donne residenti in RER che sono ricorse all’IVG è occupata.
Il calo di IVG più accentuato è per la classe di età 15-19 dato che in 10 anni ha avuto un decremento del 7,9%. Le minorenni sono state 148 con 120 casi autorizzati dalle famiglie.
Le IVG farmacologiche sono state 2.104 sul totale.
Nella provincia di Ferrara le IVG sono state 271 per donne italiane e 191 per donne straniere. La fascia di età più evidente con il 21,4% è quella 30-34 anni.
Tutto ciò premesso, sottolineato ed evidenziato,
IMPEGNA il Sindaco e la Giunta per quanto di competenza
- a proseguire il suo impegno per la difesa e la piena attuazione della Legge 194/78 in tutte le sue parti, che prevedono anche la tutela della salute della donna, in particolare nel momento della scelta, che deve essere libera e consapevole, di proseguire o meno la gravidanza, assicurando un percorso nascite completo e sicuro;
- a rafforzare ulteriormente il lavoro dei Consultori e degli Spazi Giovani e a mantenere attenzione e supporto ai progetti orientati al sostegno di donne in gravidanza e genitorialità in condizioni di difficoltà, agli strumenti di prevenzione delle gravidanze indesiderate e di conservazione della fertilità sia maschile che femminile.
I Consiglieri comunali:
Tommaso Cristofori (PD)
Patrizia Bianchini (PD)
Ilaria Baraldi (PD)
Elisabetta Soriani (PD)
Silvia Fedeli (PD)
Luigi Vitellio (PD)
Ruggero Tosi (PD)
Giulia Bertelli (PD)
Vito Guzzinati (PD)
Fausto Facchini (PD)
Deanna Marescotti (Misto)
Pietro Turri (PD)
Alessandro Talmelli (PD)
Bianca Maria Vitelletti (PD)
Mauro Vignolo (PD)
Leonardo Fiorentini (SI)
(Approvata nella seduta del Consiglio Comunale del 25 marzo 2019)