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Ordine del Giorno sulla situazione CARIFE - P.G.n.43100
sottoscritto da tutti i Gruppi consiliari
Ferrara, 02 Aprile 2019
- Al Sig. Sindaco
- Al Presidente del ConsiglioComunale
Oggetto: Ordine del Giorno sulla situazione CARIFE
PREMESSO CHE
- sin dal novembre 2015, a seguito del Decreto Salvabanche che ha messo in ginocchio un intero territorio, il comitato azzerati rappresenta 32.000 risparmiatori (28.000 azionisti e circa 4.000 obbligazionisti ) colpiti dalla annosa vicenda della Cassa di Risparmio di Ferrara;
- la sentenza della Corte di giustizia europea che martedì 19 marzo ha annullato la decisione della Commissione europea di definire “aiuto di stato” l’intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) in favore di Banca Tercas nel 2014, sta tenendo aperte le grosse ferite create dalla risoluzione della Cassa di Risparmio di Ferrara;
- tale sentenza , smentisce quindi solamente oggi l’operato della Commissione europea che riteneva erroneamente, aiuto di stato utilizzare il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) costringendo di fatto il governo italiano, a i correntisti e i lavoratori, ; tale decisione ha di fatto reso inutili approvata dalla Assemblea degli Azionisti in data 30/7/2015, lasciando Carife ed i suoi risparmiatori, prima nel “limbo” del Commissariamento, e successivamente della sua risoluzione, periodo durante il quale abbiamo assistito purtroppo a fuga di clienti e perdita di masse e volumi;
- che il governo Conte, in legge di bilancio 2019 (art.1, commi ), ha istituito un Fondo Indennizzi per i risparmiatori delle banche per un importo di 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020, 2021;
- che l’accesso al fondo è garantito ai in ragione
- che l’attuale formulazione della norma non sembra includere la fattispecie degli azionisti Carife in quanto il detto istituto bancario è stato posto in risoluzione - prima di essere posto in liquidazione coatta amministrativa - e al momento della stessa si erano quindi già estinti i diritti civili e patrimoniali degli azionisti;
- che nel corso di un complicato iter parlamentare, un emendamento che ovviava al problema, è stato prima respinto in aula, poi recepito nel D.L. n. 22 del 25 marzo 2019 in materia di “Brexit”, e infine espunto per estraneità della materia;
- che la misura dell’indennizzo per gli azionisti è commisurata al 30 per cento del costo di acquisto entro il limite massimo complessivo di 100 mila euro per ciascun risparmiatore;
- che Ministero dell’Economia e Finanze;
- che tali dovevano trovare attuazione tramite decreti ministeriali da emanarsi entro il 31 gennaio 2019;
- che essendo trascorsa tale data senza che venissero emanati i decreti, il Sottosegretario Villarosa ha dichiarato che il decreto sarebbe stato emanato entro l’8 febbraio 2019;
- che ad oggi, invece, nessun decreto è stato emanato;
CONSIDERATO CHE
- in assenza di un piano industriale, il piano di salvataggio prevedeva un aumento del capitale del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi di 300 milioni, e il FITD interveniva solo sulle banche con accertate condizioni di salvabilità;
- nella Commissione parlamentare di inchiesta sulle Banche, si è venuti a conoscenza che il FITD era pronto a versare l’assegno di salvataggio il 26/11/2015, ma Carife era stata azzerata il 22/11/2015, 4 giorni prima;
- l’intervento di salvataggio, dichiarato totalmente legittimo ora dal Tribunale europeo, è stato bloccato dalla Commissione europea che ora è chiamata a rispondere certamente sul piano politico per i gravissimi danni economici provocati al territorio ferrarese esplicitando quanto meno le ipotesi di indennizzo automatico per i soggetti lesi;
- le scelte effettuate il 22 novembre 2015, con l’applicazione della normativa sul “bail in” nel nostro ordinamento ai risparmiatori che al momento del loro contratto non erano soggetti a tale norma– ricordiamo che è entrata in vigore dal 1 gennaio 2016 - hanno messo in ginocchio il territorio ferrarese;
- la storia particolare di quanto accaduto (compresi gli errori e le ingiustizie commesse), in questi tre lunghi anni è stata rappresentata in tutte le sedi istituzionali;
- che in data 17 febbraio è stata recapitata ai sottosegretari Bitonci e Villarosa una lettera, a firma delle associazioni delle 4 banche coinvolte;
- che della Cassa di Risparmio di Ferrara;
IMPEGNA SINDACO E GIUNTA
- ad intraprendere un’azione comune, possibilmente trasversale e che sia rappresentativa di qualsiasi espressione di forza politica, per chiedere un intervento immediato al Governo,affinché si faccia carico della quaestio, i decreti attuativi delle norme contenute nell’art.1 (commi 493-506) vengano emanati immediatamente puntando dove possibile ad ampliare la sfera degli automatismi per evitare tempi e costi insostenibili, per una soluzione definitiva nei confronti degli azzerati.
I Gruppi Consiliari del Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Sinistra Italiana, Lega Nord Padania, Misto, Gol, Fratelli d’Italia-An, Ferrara Concreta.
(Approvato nella seduta del Consiglio Comunale dell'8 aprile 2019)