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Sanità, petrolchimico e conflitti di interesse (IV)

Archivio legislatura 2009 - 2014
Privo di argomenti validi, il consigliere Tavolazzi si fa altezzoso e sprezzante.
Niente paura però, perché non è vero che soltanto nel PD non capiscono che essere allo stesso tempo consiglieri comunali e responsabili di servizi sanitari è imbarazzante. Anche gli eletti non-PD Durante, Levato e Rendine, che pure svolgono ruoli di responsabilità nei servizi sanitari locali, a tutt’oggi non hanno manifestato turbamenti. Così come lo stesso Tavolazzi non ha tradito alcun disagio nel voler eleggere nella sua lista comunale niente meno che un redattore della carta dei servizi dell'Ausl di Ferrara. Tavolazzi non può dire perché oggi sarebbe impossibile a un dipendente del petrolchimico ferrarese esercitare il ruolo di consigliere comunale in autonomia e indipendenza dalle scelte aziendali dei suoi datori di lavoro, mentre ieri lui in persona voleva eleggere alla stessa carica, nella propria lista civica e senza alcuna vergogna, un dipendente dello stesso petrolchimico. D’altra parte Tavolazzi mente quando accusa un docente della Facoltà di Medicina di dipendere per "carriera e stipendio" dal Sant'Anna e per questo di non poter esercitare liberamente un mandato elettivo comunale: la verità è che su carriera e stipendio dei dipendenti universitari le aziende sanitarie non possono interferire. Tavolazzi fa mostra di scovare tra le file del PD, ben oltre il dettato di legge, "i controllori che coincidono con i controllati", ma della legge che dichiara incompatibili i dipendenti del Comune se ne frega quando spera di far eleggere un amico.
E Tavolazzi non può spiegare come potrebbe mai garantire autonomia e indipendenza di giudizio un consigliere che è stato direttore generale del suo Comune avendone la carriera stroncata sul nascere da contrasti personali con sindaco e giunta: privilegerà l’interesse pubblico o le opportunità di rivincita sull’amministrazione che lo ha cacciato?
Dunque tranquilli, che presto Tavolazzi vorrà ancora dedicarci ben più di un minuto.
Ultima modifica: 31-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
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