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In riferimento all'intervento 'Il rispetto'
Archivio legislatura 2009 - 2014
Il rappresentante di PpF in Consiglio comunale elenca una serie di accuse a lui rivolte anche dal sottoscritto (irresponsabilità istituzionale, falsi allarmismi, demagogia, strumentalizzazioni e speculazioni elettorali, suggestione di sciocche superstizioni legate al nome di una località), per giustificare il fatto che PpF da più di un anno insulta e irride su stampa e blog vari i rappresentanti del PD, quando non addirittura l'intera cittadinanza ferrarese "impossibilitata a scrollarsi la soma di dosso perché obnubilata da povertà di pensiero". Dagli insulti di PpF non si è salvato nessuno: il segretario del PD, da "sostituire se rincoglionisce troppo, ammesso che sia possibile notare la differenza"; Marcella Zappaterra, "pezza grossa" e "disastro di cui possiamo ringraziare la scuola pubblica"; Tiziano Tagliani, descritto come facilmente soggetto a meningiti da sforzi di comprensione, "deplorevole per costituzione, anticivico per incultura, attraente come la fame", "affetto da raptus", esortato a uscire dalla sua "tana" e accusato perché "senza l'avallo di Hera un ex democristiano non avrebbe mai potuto fare il sindaco a Ferrara"; i consiglieri di maggioranza ed in particolare quelli del PD, definiti "gonziglieri", "incoscienti", "banda bassotti", "esperti da bar", "pochi individui presi da raptus e non curati", "incompetenti naturali che il fato cinico e baro ha posto nella maggioranza consigliare del Comune di Ferrara", "i seduti sull’orlo del proprio abisso mentale", "che, bravini loro, riescono a stare immobili per quattro ore e più senza mai manifestare un moto mentale ed esprimendo il proprio voto come automi radiocomandati", "uno stupido più stupido di quanto ci si immagina", "il dubbio che il consigliere medico Portaluppi del PD copiasse i compiti anche a scuola, e non lo facesse bene", "consigliere medico, leader scientifico internazionale, aspirante portavoce di Hera, aspirante bagnino, Portaluppi del PD". Sono solo alcuni esempi, perché compilare una lista completa sarebbe un lunghissimo e tedioso spreco di tempo.
Doveroso invece è confutare la tesi sostenuta da PpF (enunciata in più occasioni), secondo la quale agli amministratori del PD non è dovuto alcun rispetto, avendo essi compiuto scelte che PpF non condivide e giudica le peggiori possibili. Eppure ogni scelta politica è per definizione opinabile e la democrazia prevede appunto che le decisioni vengano prese a maggioranza, spesso contro il parere diverso della minoranza, senza che questo però legittimi nessuno all'insulto o all'aggressione.
Tanto per fare un esempio, sostenere che non era opportuno vendere la rete del gas è legittimo per PpF quanto lo è per il PD scegliere l'esatto contrario (oltre tutto, dopo aver fatto di quella vendita uno dei punti del proprio programma sottoposto con successo all'approvazione degli elettori). A Ferrara nessuno "domina da decenni la città", che invece è governata da maggioranze liberamente elette dai ferraresi stessi. In democrazia tutte le opinioni hanno pari dignità ed è quindi del tutto ingiustificato (sintomo appunto di grave incultura democratica) spacciare le scelte di una parte politica come "oltraggio ai cittadini".
I lettori giudicheranno liberamente anche quali espressioni, fra quelle usate dai rappresentanti di PpF o del PD, siano più irrispettose, aggressive e/o offensive. Non credo però sia questo il vero problema.
Le intemperanze verbali possono a volte risultare comprensibili in un appassionato confronto dialettico, pur restando inopportune e censurabili. Invece, teorizzare un impossibile monopolio della verità che possa così essere addirittura "oltraggiato" dalle idee altrui, è sempre inaccettabile e non può mai legittimare la negazione del rispetto delle persone, perché mina alla base i principi stessi di democrazia e libertà. La storia anche contemporanea è prodiga di esempi tristemente illuminanti in tal senso.