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I preconcetti da Galileo fino a Cona -
Archivio legislatura 2009 - 2014
(Resto del Carlino del 21/04/10 ed.Ferrara p.29)
Rispondo al Sig. Lettera Firmata che proprio nella citata lettera a Padre Foscarini il Consultore del Sant'Uffizio Cardinale Bellarmino contestava Galileo in questo modo: "ma quanto al sole e la terra, nessuno savio è che habbia bisogno di correggere l'errore, perché chiaramente esperimenta che la terra sta ferma e che l'occhio non s'inganna quando giudica che il sole si muove, come anco non s'inganna quando giudica che la luna e le stelle si muovano. E questo basti per hora." Il Cardinale inquisitore le evidenze scientifiche le conosceva, ma le giudicava "bastanti ai soli matematici" e riteneva inverosimile che le Scritture potessero affermare "una cosa che fusse contraria alla verità dimostrata o che si potesse dimostrare". Perciò nel 1616 (primo processo a Galileo) condannò ufficialmente la teoria eliocentrica come "falsa ed eretica". Anni prima aveva condannato a morte Giordano Bruno sulla base di otto capi d'imputazione, il quinto dei quali riguardava appunto l'adesione alla teoria eliocentrica.
In tutto questo il Sig. Lettera Firmata coglie soltanto una posizione scientificamente rigorosa e del tutto priva di preconcetti in merito alla teoria eliocentrica, un'aperta e franca discussione tra eruditi. Proprio come rigorosa e indiscutibile è convinto che sia la propria negazione di ogni possibile "giustificazione da nessun lato" all'ospedale di Cona.