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Parcheggio di Rampari S. Rocco gratuito solo agli utenti del S. Anna
Archivio legislatura 2009 - 2014
Il Carlino di venerdì scorso pubblicava con il dovuto rilievo l’intervento del Consigliere Pdl Levato con la richiesta di "rendere completamente gratuito il parcheggio di Rampari S. Rocco per gli operatori sanitari, i familiari dei degenti e gli utenti che si recano in visita specialistica". Quell’articolo mi riguarda come consigliere e come medico, per cui vorrei brevemente replicare.
Per la seconda volta in poco tempo (anche la prima era sul Carlino, il 5 settembre u.s.) il Collega Levato dichiara, riferendosi a un parcheggio a pagamento situato nelle vicinanze del S. Anna, che "laddove c’è sofferenza o ricerca della salvaguardia della salute non si può pensare di dare vita ad una attività redditizia". Di ciò non credo si lascerebbero facilmente convincere i baristi, i giornalai, i fornitori e quelle centinaia di altre persone che lavorano onestamente all’interno del S. Anna. Se poi si pensa che lo slogan proviene da un medico che, come tutti i medici, proprio salvaguardando la salute dei propri assistiti mantiene più che decorosamente la famiglia, non sembra del tutto infondato il sospetto di un forte intento demagogico.
Ma, forma a parte, anche il merito delle proposte è discutibile.
Trovare una soluzione equa ai problemi di parcheggio per chi deve recarsi al S. Anna per esigenze di salute o per assistere malati è un obiettivo dichiarato dell’attuale Amministrazione, che già dopo poche settimane dal suo insediamento ha disposto la gratuità del parcheggio di Rampari S. Rocco in concomitanza con l’orario di visita serale ai degenti. Dalle ore 18:30, infatti, è ragionevole ipotizzare che nelle adiacenze del S. Anna la maggior parte delle necessità di parcheggio sia effettivamente di chi deve recarsi a visitare ricoverati.
In altre fasce orarie, invece, quegli stessi parcheggi sono ambiti non solo dagli utenti del S. Anna, ma anche da chi deve raggiungere il centro cittadino per affari o lavoro. Allora, rendere anche in quegli orari il parcheggio di S. Rocco indistintamente gratuito per tutti creerebbe un effetto di competizione di più autoveicoli per gli stessi spazi, rischiando di aggravare il problema invece di risolverlo. Qualunque soluzione, per essere corretta, dovrà dunque assicurare che la gratuità del parcheggio sia concessa soltanto agli utenti effettivi del S. Anna. Solo per questi ultimi, la peculiare condizione di necessità può considerarsi in certa misura preminente rispetto all’altrettanto legittima esigenza pubblica di disincentivare il traffico veicolare privato nelle aree urbane.
Per i parcheggi degli operatori sanitari invece valgono considerazioni completamente diverse, che nulla hanno a che fare con quanto possa considerarsi "immorale" il pagamento di un parcheggio imposto quasi come tassa aggiuntiva a chi ha problemi di salute. Oltretutto, all’interno del S. Anna esiste già una politica di riserva di posti auto che tiene conto delle peculiari caratteristiche organizzative delle professioni sanitarie (turni, urgenze, ecc.). Dunque equiparare i diritti degli utenti dei servizi sanitari a quelli di chi lavora in quegli stessi servizi è fuorviante, ingiustificato e, per l’effetto di competizione sopra illustrato, potenzialmente controproducente.
Del tutto fuori luogo appare allora la condiscendenza con cui al Consigliere Levato "piace pensare" che solo approvando la sua mozione "prevalga il buon senso, se non la libertà di pensiero". Si prepari fin d’ora a prendere atto invece che le sue proposte sono discutibilissime già con una normale dose di buon senso e comunque in piena libertà di pensiero.