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Cona: Lettera inviata al Resto del Carlino il 02/06/2010

Archivio legislatura 2009 - 2014
Rispondo che si continua a ignorare che la difesa del Sant'Anna passa obbligatoriamente attraverso la sua trasformazione in ospedale di alta specializzazione in grado di assicurare la massima qualità, sicurezza ed efficienza a tutti i malati più gravi di tutta la Provincia di Ferrara (quasi 360 mila persone, per non parlare di una fascia di popolazione veneta confinante). Si continua a ignorare che in Giovecca non esistono adeguate possibilità di ristrutturazione ed espansione e che mantenervi il Sant'Anna significherebbe condannarlo a un ruolo secondario nella rete ospedaliera regionale, con grave danno per l'Università di Ferrara e per l'economia dell'intera città; che molte Regioni (come la nostra) hanno attuato la ristrutturazione della rete ospedaliera tagliando circa metà degli ospedali e individuando quelli da potenziare (come il Sant'Anna), mentre le regioni che non l'hanno ancora fatto (Lazio, Campania, Calabria, Sicilia) hanno accumulato voragini nei bilanci della loro sanità. Si continua a ignorare che il trasferimento a Cona posiziona l'ospedale all'intersezione di due assi viari tra i più importanti della nostra Provincia (tangenziale est e raccordo Ferrara-mare) migliorando l'accessibilità, rispetto ad oggi, ad almeno il 55% dell'utenza del Sant'Anna (stima conservativa considerando avvantaggiati nel Comune di Ferrara solo gli abitanti a sud del raccordo Ferrara-mare e a est di Coccomaro di Cona); che via Comacchio non è affatto l’unica strada per Cona che tutti dovranno obbligatoriamente percorrere partendo insieme da S. Giorgio alla stessa ora. E parlando di contraddizioni (a parte il dettaglio di chi si firma "Un gruppo di cittadini" ma scrive in prima persona singolare) eccone una insormontabile: se deviando solo parte del traffico indotto dal Sant'Anna (perché rimarrà in Giovecca quello degli ambulatori, delle diagnostiche più comuni e dei prelievi: molte migliaia di accessi all'anno) “tredici attraversamenti e incroci stradali” bastano a prevedere disastri per l’incolumità dei ferraresi e blocco dei mezzi di soccorso, non si spiega come mai sarebbe preferibile l'asse Cavour-Giovecca dove di attraversamenti pedonali ce ne sono 23 con 10 semafori, per non parlare di Porta Po-Rossetti-Porta Mare, dell’imbuto con gimkana fuori dalla Prospettiva, o del resto della viabilità urbana dove ogni giorno si riversa non solo tutto il traffico indotto dal Sant'Anna, ma anche tutto quello dell'intera città. Quando poi davvero al Pronto Soccorso in Giovecca inizieranno ad arrivare "in bicicletta od a piedi" le mitiche storte, o coliche renali, o polmoniti ecc. (con o senza scioperi dei mezzi pubblici), magari da Vigarano Mainarda o da Francolino, parleremo forse di miracoli. Fino ad allora, per favore, atteniamoci alla realtà dei fatti e difendiamo tutti il nostro ospedale.

Ultima modifica: 31-01-2013
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