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Bilancio: intervento sul Resto del Carlino del 14 febbraio 2010

Archivio legislatura 2009 - 2014
Vorrei replicare a chi ha paragonato il nostro debito per investimenti a quello di altri Comuni, astraendo però in modo fuorviante dal contesto dei vari bilanci.
Il punto non è se abbiamo più debiti degli altri, ma se ce li possiamo permettere. Infatti nel quinquennio 2004-08 il totale dei nostri investimenti per abitante ha superato la media regionale (dati ANCI 2008: 1493 contro 1477 migliaia di €), mentre nel 2008 è risultato poco inferiore (229 contro 253).
Il limite posto dalla normativa all'incidenza degli interessi passivi sul totale delle entrate correnti è del 15%: a Ferrara è 6,4%. E' vero che il debito residuo su popolazione è superiore alla media regionale, ma ricordiamoci che una corretta valutazione deve anzitutto considerare lo stock del debito in termini reali (al netto dell’inflazione), per rapportarlo poi alle risorse di parte corrente o -ancora più correttamente- deve considerare il rapporto tra servizio del debito e entrate correnti. A Ferrara, dal 2000 al 2008 il rapporto debito/entrate correnti è passato dal 128% al 117%, mentre diminuiva il peso degli interessi sulla parte corrente (nel 2010 è inferiore al 2009 in termini addirittura assoluti, nonostante il flusso negativo del derivato); anche lo stock del debito in termini reali è diminuito nell’arco dell’ultimo decennio.
Non si possono poi paragonare bilanci di Comuni diversi senza tener conto di altri indicatori significativi delle nostre peculiarità. Anzitutto noi abbiamo una relativa scarsità di entrate (dati ANCI 2008): 885 contro media regionale di 949 euro (solo 3 dei 13 maggiori Comuni in regione hanno meno entrate); il gettito totale ICI di Ferrara è 17,5 volte meno della media regionale e anche quello pro capite (163) è ben sotto la media (218), come anche quello delle concessioni edilizie (69 contro 77 euro/abitante); dal 2002 al 2008 le entrate correnti sono diminuite da 127,6 a 118,9 milioni, mentre l'Amministrazione abbassava significativamente le spese correnti (123,8 contro 119,0 milioni) senza ricorrere a eccessivi prelievi fiscali (pressione tributaria 293 contro una media regionale di 388 euro). D'altra parte, l'incidenza sulle entrate correnti del più grosso capitolo di spesa -il personale- è la più bassa di tutta la regione (76603; media regionale 107673), come anche la spesa media per dipendente (32872; media regionale 37392).
La conclusione è che i dati del nostro bilancio non giustificano alcun allarmismo e il nostro debito per investimenti è sostenibile pur in condizioni economiche meno favorevoli rispetto alla media regionale.
Ultima modifica: 31-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it
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