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Sul Pronto Soccorso del S.Anna di Valentino Tavolazzi *

Archivio legislatura 2009 - 2014
(26-3-10) Il Pd e la maggioranza dopo aver perseverato nella scelta sbagliata di costruire l’ospedale di Cona nella valle della Morte, ora vogliono far pagare ai cittadini un conto doppio, chiudendo il Sant’Anna. La città resterà senza pronto soccorso ed emergenza, senza assistenza ospedaliera notturna, senza day hospital, senza terapie mediche e chirurgiche che possono essere praticate in giornata in assenza di ricovero, incluse chemioterapia e radioterapia. Un disastro per i residenti del centro storico allargato, che sono, in elevata percentuale, ultra sessantacinquenni, spesso soli, pensionati, già svantaggiati economicamente. Per dare giustificazione ad un grave errore strategico (Cona), si persevera diabolicamente azzerando l’assistenza ospedaliera in città. Una scelta irresponsabile, burocratica, sostenuta da argomentazioni deliranti (Cona spacciato come salvagente per la facoltà di medicina a Ferrara).
E’ vergognoso che una maggioranza di centro sinistra, che dovrebbe essere attenta ai bisogni dei cittadini più svantaggiati, costringa tutti a recarsi a Cona, anche per necessità assistenziali banali. Senza contare i conseguenti disagi per i familiari.
Il tutto in assenza di un piano per l’emergenza che soddisfi l’obbiettivo di migliorare il servizio ai cittadini, dopo la chiusura del pronto soccorso in Giovecca. Il Pd ed i consiglieri Ricciardelli e Portaluppi dicano con chiarezza quanti minuti occorreranno per raggiungere l’ospedale di Cona con l’ambulanza, in funzione della localizzazione della chiamata. Risposta che si può ottenere solo con uno studio, che non ci è noto, della distribuzione della popolazione nel territorio, delle diverse tipologie di emergenze, ipotizzando numero di mezzi disponibili per turno, per quanti turni, con quali attrezzature ed equipaggi, quale localizzazione fissa dei mezzi, percorsi, stima dell’intensità di traffico, matrici origine/destinazione ecc…
I Pronto Soccorso sono elementi di una Rete di un Sistema d’Emergenza comprendente: Ospedali sede di Pronto Soccorso, Ospedali sede di D.E.A. (Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione) di I livello, Ospedali sede di D.E.A. II livello, Centrali Operative 118 e altro. Il SIMEU (Società Italiana di Medicina d’Emergenza-Urgenza) ha emesso un documento sullo stato dell’arte attuale delle succitate strutture diversificate, denominate HUB e SPOKE, funzionali fra loro in una rete di trasporti altamente efficiente e professionale. Un pronto soccorso al Sant’Anna non è incompatibile con uno a Cona. Possono avere funzioni diverse.
Ma davvero i consiglieri Ricciardelli e Portaluppi del Pd pensano che sia più sicuro per la popolazione residente in città o nelle zone nord ovest del forese, trasportare un paziente estremo, con l’ambulanza, al pronto soccorso di Cona, piuttosto che garantire, per quel tipo di urgenze, un servizio di emergenza di stabilizzazione presso il Sant’anna? Chiunque capisce cosa significhi un trasporto con ambulanza da Pontelagoscuro, Porotto, Cassana, Corso Isonzo, di un paziente colpito da una patologia acuta e urgente, magari dell’apparato cardiocircolatorio, quando dieci, quindici minuti fanno la differenza. Chi sostiene che il trasporto a Cona sia più sicuro ed efficace che al Sant’Anna, medico o no, consigliere comunale o no, se dotato di comune buon senso, si limita a difendere scelte sbagliate compiute dal suo partito.
Quale sarà la probabilità dell’aumento di decessi a causa dell’aumento dei tempi di trasporto dei pazienti in condizioni di emergenza?
Ultima modifica: 30-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Progetto per Ferrara
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