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Bonifiche nei siti inquinati e stop all'idrovia

Archivio legislatura 2009 - 2014
Il Comune si impegni a bonificare i siti inquinati entro i termini previsti dal Piano Casa per ampliare i fabbricati residenziali. Questa è la sostanza della risoluzione che Valentino Tavolazzi di Progetto per Ferrara presenterà oggi in consiglio comunale.

Pdci-Prc sottoscrive la proposta ed anche Iaf sembra condividerla. In commissione si è espresso contro la risoluzione il consigliere Francesco Rendine, non si sa se a nome di tutto il Pdl, mentre il testo definitivo della risoluzione potrebbe essere condiviso dalla Lega, preoccupata di non penalizzare i residenti dei siti inquinati.

La proposta di Ppf impegna il Comune a realizzare le bonifiche del Quadrante est, di via del Lavoro e di Pontelagoscuro, entro i termini previsti dalla legge regionale 6/09 per ampliare gli edifici residenziali. In particolare, riguardo a via del Lavoro, Ppf esprime grande preoccupazione per il silenzio che incombe sulla vicenda, per molti aspetti fotocopia di quella emersa nel quadrante est.

Si tratta di un’ulteriore espansione residenziale, autorizzata su un sito inquinato da CVM, con cantieri in corso, fabbricati ultimati e venduti, caratterizzata da nessuna informazione pubblica da parte del Comune, riguardo agli esiti delle indagini svolte, ai progetti di caratterizzazione e di eventuale bonifica. Rivolgiamo un appello all’assessora all’ambiente Rossella Zadro ad informare quanto prima il consiglio comunale, poiché tutto sta procedendo nella massima disinformazione pubblica!

In merito al Dup, il programma di investimenti 2007-2013 predisposto dalla regione ed in discussione oggi in Consiglio, Ppf presenterà una risoluzione per stralciarne l’Idrovia ferrarese, già sottoscritta da Iaf, Pdci-Prc e probabilmente condivisa anche da Lega e Pdl.

Quell’infrastruttura è ritenuta da Ppf faraonica, inutile e dannosa per la città.
Una scelta compiuta esclusivamente per accedere a finanziamenti pubblici, come è accaduto per Cona, asilo del Salice, teatro Verdi, per foraggiare progettisti e per indire appalti di opere inutili.

Il progetto prevede di intervenire sugli argini e su molti ponti, anche nel centro storico, con lavori che dureranno anni e creeranno enormi disagi ai cittadini. Saranno espropriate aree e fabbricati, sopraelevati ponti storici come quello di San Giorgio. Tutto per consentire un improbabile traffico di merci, su navi lunghe oltre100 metri e pescaggio 2,5 metri, che non potranno navigare in un Po’ in secca per i mesi estivi e per molti mesi con una profondità inferiore al pescaggio richiesto.

Una follia che antepone velleità trasportistiche europee, impossibili nel Po’, alla priorità urgente di depurare e recuperare il bacino principale del fiume e di tutti i suoi rami, dal punto di vista ambientale e turistico. Se davvero si vuole liberare le strade dai mezzi pesanti, si potenzi la ferrovia Ravenna Ferrara, con investimenti decisamente inferiori.

Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara

Ultima modifica: 30-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Progetto per Ferrara
EMAIL: gruppo-progettoperferrara@comune.fe.it
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