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Risoluzione - Derivato

Archivio legislatura 2009 - 2014
OGGETTO: R I S O L U Z I O NE DERIVATO


Il Consiglio Comunale di Ferrara


preso atto che



con determina n. 31/106425 del 23/12/2005 il Comune di Ferrara ha perfezionato con Dexia Crediop una operazione Interest Rate Swap, in sostituzione della precedente stipulata il 8/8/2003;


essa prevede che dal 31/12/07 al 31/12/09 il comune paghi il tasso fisso del 2,75% annuo, se l’Euribor 6 mesi è inferiore o uguale al 2,85%, mentre dal 31/12/09 al 31/12/19 che il comune paghi il tasso fisso del 4,19%, se l’Euribor 6 mesi è inferiore o uguale al 4,24% (euribor al 23.9.09 1,026%);


tale contratto stabilisce inoltre che Dexia Crediop dal 31/12/05 al 31/12/19 paghi al Comune il tasso Euribor 6 mesi rilevato due giorni lavorativi antecedenti la data di inizio periodo;


il debito sottostante allo swap (allegato A tabella 1 del contratto) è costituito da finanziamenti a tasso variabile, quantificato in 39,9 milioni di euro nel secondo semestre 2009 e progressivamente in diminuzione fino a 17 milioni di euro nel secondo semestre del 2019; tali finanziamenti beneficiano della riduzione dei tassi indipendentemente dallo swap in oggetto;


nell’allegato di bilancio preventivo 2008 si dichiarava che al 31/12/07 il beneficio dell’operazione, in termini di saldo dei flussi di cassa consuntivi, era positivo per 1,6 milioni (di cui 1,5 incassati nel 2002-03); si dichiarava inoltre che il valore di mercato dello swap al 31/12/2007 (costo di chiusura dell’operazione) era pari a –412 mila euro; si stimavano infine i flussi fino al 31/12/10 positivi, pari a 123 mila euro nel triennio 2008-2010;


nell’allegato al bilancio preventivo 2009, ai sensi dell’art. 62 DL 112/08, si dichiarava che al 31/12/08 il beneficio dell’operazione, in termini di saldo dei flussi di cassa consuntivi era positivo per 1,6 milioni (nel 2008 43,5 mila euro); si dichiarava che “l’operazione risente negativamente della forte riduzione dei tassi verificatasi nell’ultimo trimestre 2008” e che “ai valori negativi associati all’operazione in derivati alle attuali condizioni di mercato, corrisponde in realtà un miglioramento della situazione finanziaria legata al debito, con minori oneri attesi nei prossimi anni”; nella stessa relazione non veniva fornita alcuna indicazione del valore di mercato dello swap (costo di chiusura dell’operazione); si stimava il flusso di cassa in –12,9 mila euro nel 2009, -438,6 mila euro nel 2010, -248,2 mila euro nel 2011; si dichiarava che “in considerazione di forti vincoli posti dalla vigente normativa, ed in particolare dell’art.62 DL 112/08, non si prevede di modificare l’operazione nel corso del 2009”;


l’aggiornamento delle proiezioni sul derivato in data 14/7/09, fornito dal servizio competente, esponeva un valore di mercato del medesimo pari a –2,6 milioni di euro, di gran lunga peggiore delle stime di bilancio 2008-09;


a seguito della perdita di –221 mila euro, non prevista nel bilancio preventivo 2009, il beneficio dell’operazione, in termini di saldo dei flussi di cassa consuntivi, ammonta al 31/12/09 a 1,4 milioni di euro invece di 1,6 milioni dichiarati in bilancio preventivo 2009;


in data 23/9/09 l’assessore ed il servizio competente hanno informato la 1° commissione consigliare che al 17/9/09 il valore di mercato del derivato ammonta a –2,88 milioni di euro, dato ulteriormente peggiorativo rispetto alle previsioni di bilancio, e che il flusso atteso per il 2010 è stimato in –1 milione di euro, invece di –439,6 mila dichiarati per il 2010 nel bilancio preventivo 2009;


in base alle informazioni ed alle proiezioni fornite dall’assessore e dal servizio competente, che prevedono un andamento dei tassi in aumento, con un trend dunque favorevole al Comune, il risultato complessivo del derivato (dal 2202 al 2019) entrerà in area perdita nel 2011 e si attesterà nel 2019 a –634 mila euro;


il contratto oggetto della presente risoluzione non contiene alcuna clausola risolutiva;


l’assessore competente ha dichiarato in commissione il 16.9.09 che nessun negoziato con la controparte è mai stato avviato, in merito alla possibile ristrutturazione o estinzione dello swap;


rilevato che



l’articolo 62 della legge 133/2008 ha posto il divieto dal 6/08 di stipulare derivati, ma resta ferma la possibilità di estinguere anticipatamente i contratti in essere, possibilità che dunque non è mai venuta meno;


il citato articolo ribadisce che l’eventuale premio incassato al perfezionamento del derivato, deve essere considerato come indebitamento (art. 3 comma 17 legge 350/03) e pertanto destinato a finanziare solo gli investimenti (deve essere dunque contabilizzato al titolo IV delle entrate);


anche l’osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali, in base al principio contabile n. 3, al punto 47, afferma: “l’eventuale entrata derivante dalla contrazione di swap finalizzati alla ristrutturazione dei tassi di interesse del residuo debito….va considerata una entrata straordinaria da allocare al titolo IV”;


pure la Corte dei Conti della sezione Lombardia (deliberazioni 62/08 e 63/08) ha prudentemente allocato i netting positivi da swap al titolo IV delle entrate, in modo da escludere l’eventuale finanziamento delle spese correnti”. Secondo la Corte registrare contabilmente i netting positivi al titolo III delle entrate non corrisponderebbe ai principi di regolarità contabile e di sana gestione finanziaria;


riguardo agli interessi attivi dei derivati, la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti dell’Emilia Romagna raccomanda che “ove l’ente ritenga di iscrivere gli interessi al titolo III, deve essere contabilizzato al titolo I della spesa, intervento 8, un impegno a titolo di accantonamento a fondo rischi, per dare coperture ad eventuali futuri differenziali negativi, e comunque fino all’estinzione dell’operazione”;


in merito all’estinzione anticipata del derivato, l’ufficio studi della Camera dei Deputati suggerisce: “qualora l’andamento dei tassi sia diverso da quello atteso, è possibile valutare la convenienza dell’uscita dallo swap, che può realizzarsi attraverso un’operazione di effetto contrario (reversing) o mediante un accordo con la controparte per porre termine al contratto”;


la legge finanziaria per il 2009 ha previsto la possibilità di ristrutturare il contratto derivato allo scopo di ridurre l’esposizione al rischio di tasso di interesse e dunque le perdite potenziali sulle posizioni in essere;


ritenuto che



competa al consiglio comunale la decisione di impegnare l’ente nel medio lungo termine, compresa la destinazione delle risorse finanziarie, e dunque anche la definizione degli indirizzi operativi per la giunta ed il dirigente competente, in presenza di modifiche sostanziali (tassi, durata, obblighi) del contratto derivato;


nei prossimi anni il bilancio del Comune di Ferrara potrebbe essere gravato di pesanti perdite, generate dal derivato in oggetto;


esiste il rischio elevato che tale strumento finanziario determini un danno ai cittadini del Comune di Ferrara, i quali potranno essere chiamati a ripianare perdite future con l’ aumento dei prelievi fiscali e/o una diminuzione dei servizi offerti dall’Ente pubblico;


risulta fondamentale garantire ai cittadini ed all’opinione pubblica la più completa trasparenza sulle operazioni finanziarie compiute dagli enti locali, evitando iniziative rischiose e speculative;


impegna il sindaco



ad aprire immediatamente un negoziato con Dexia Crediop, eventualmente in ambito Cesfel ed unitamente ad altri capoluoghi di provincia della regione, finalizzato alla chiusura anticipata del derivato alle migliori condizioni possibili (costo della chiusura e termini di pagamento) o, in subordine, alla sua ristrutturazione tesa al ridimensionamento del rischio, oggi prevedibile, di perdite future ed alla loro distribuzione in un arco temporale più lungo;


a reperire le necessarie risorse finanziarie, per la chiusura anticipata o la ristrutturazione del derivato, dalla cessione delle quote azionarie di Hera s.p.a.;


a provvedere affinché le registrazioni contabili, relative al derivato ed ai suoi effetti economico-finanziari, siano sempre rigorosamente ispirati ai principi di regolarità contabile, trasparenza, sana gestione finanziaria;


a privilegiare in futuro le operazione di finanza trasparente ed etica, garantendo la massima diffusione dell’informazione nei confronti dei cittadini ferraresi.




Progetto per Ferrara Consigliere Valentino Tavolazzi



Io Amo Ferrara Consigliere Alex De Anna



Pdci-Prc Consigliera Irene Bregola



Lega Consigliere Giovanni Cavicchi



Pdl Consigliere Enrico Brandani










Ultima modifica: 30-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Progetto per Ferrara
EMAIL: gruppo-progettoperferrara@comune.fe.it
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