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Il Bilancio e la maggioranza
Archivio legislatura 2009 - 2014
Il Bilancio e la maggioranza
di Valentino Tavolazzi *
Surreale è l’epiteto forse più giusto per l’intervento del sindaco Tagliani nel consiglio comunale riunitosi ieri per il bilancio consuntivo 2009. Turbato forse dall’assemblea Carife, in cui aveva appreso della pesante perdita di bilancio, il sindaco ha subito ricondotto la crisi della banca alla situazione economica generale, saltando a piè pari gli errori di strategia, di gestione, nonché di conduzione della vicenda Coopcostruttori.
Ma tornando al consiglio comunale, Tagliani ha esordito dichiarando “poco interessante” il dibattito che non aveva potuto ascoltare, essendosi palesato in aula ad interventi quasi ultimati. Egli ha poi lamentato che l’opposizione non farebbe proposte di merito, quando Ppf, non da solo, mette quotidianamente a disposizione della maggioranza, a mezzo stampa e nei consigli comunali, proposte operative a mazzetti da dieci. Il sindaco ha anche dichiarato che l’opposizione non collaborerebbe, pur non avendo finora convocato mai una volta Ppf, per ascoltarne le posizioni. Da un lato egli vorrebbe procedere a testa bassa con la svendita delle reti gas ad Hera, l’acquisizione dell’area ex Camilli, la chiusura del pronto soccorso al Sant’Anna, la chiusura del laboratorio di Ponte, il sistema rette materne e nidi deciso in giunta, escludendo il consiglio. Dall’altro pretenderebbe un’opposizione silente, magari disposta a risolvergli i problemi che lui e la sua giunta non hanno il coraggio di affrontare.
Il bilancio del Comune è al capolinea, ingessato, carico di debiti, incompatibile con la crescente domanda di servizi proveniente dai cittadini, eppure il sindaco ha dichiarato in aula di non voler mettere mano alle spese per la cultura e a quelle per il personale (mentre si accinge a piazzare nella Holding il dirigente in pensione Tortora). L’assessore Polastri ha ribadito la medesima chiusura per la spesa sociale e per il sistema scuole materne e nidi. Entrambi hanno aggiunto che non è nemmeno il momento di vendere le azioni Hera per ridurre i debiti. Eppure hanno chiesto all’opposizione “idee concrete” per mettere mano al bilancio. Chiedono forse i miracoli?
Il sindaco ha inoltre preteso che l’opposizione si limiti a giudicare il lavoro della nuova giunta, non il passato, e si è dichiarato non disponibile ad abiurare le amministrazioni che lo hanno preceduto. Eppure negli ultimi 11 anni egli ne ha passati 6 come vice sindaco, 4 in regione ad occuparsi di sanità, mentre Polastri da diversi anni è assessore al bilancio. Da quasi un anno Tagliani governa. A chi dovremmo chiedere conto del bilancio del Comune e delle scelte da cui deriva?
Infine Tagliani ha sottoposto i presenti ad un’arringa sul rispetto che ciascuno dovrebbe ai politici impegnati per la città (il riferimento era alla sedicente “nuvola” Gaetano Sateriale), nonchè sugli attacchi personali che andrebbero evitati a favore di argomentazioni di merito. Probabilmente egli dimenticava di essere stato protagonista, insieme ai consiglieri del Pd Merli e Portaluppi, in occasione del bilancio preventivo 2010, di attacchi alla mia persona basati su menzogne (le 22 pagine di Merli mai prodotte, l’inutile idiota attribuitomi, ecc..), che di fatto hanno impedito ai consiglieri di discutere il merito. Per ultimo Tagliani, spiazzando il Pdl, ha annunciato di voler allargare la maggioranza, riconoscendo al tempo stesso che le uniche novità emerse dalle recenti elezioni sarebbero Ppf e la Lega. Insomma, la disponibilità dichiarata a parole dal sindaco, non ci sembra dimostrata nei fatti. Tuttavia Ppf conferma la propria opposizione costruttiva, la disponibilità a continuare con l’apporto di idee all’amministrazione del Comune, per il bene della città. Attendiamo di essere ascoltati. Prima, non dopo le decisioni.