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L'Emergenza al S.Anna

Archivio legislatura 2009 - 2014
(21-3-10) La scelta di chiudere tutti i reparti del Sant’Anna, quando finalmente Cona sarà a regime, non tutela il diritto all’assistenza sanitaria della popolazione che vive nel centro storico, né è impedita da supposte motivazioni tecniche od economiche. Ce ne renderemo conto quando gli strateghi sanitari del Pd costringeranno gli anziani a recarsi a Cona per una radiografia, a seguito di una storta; oppure quando non si potrà sottoporsi a dialisi al Sant’anna; o ancora quando i bisognosi di chemioterapia o radioterapia in day hospital, saranno costretti a spostarsi ogni giorno a Cona. Quelli citati sono solo alcuni dei servizi sanitari che non saranno più disponibili nel centro storico, ora invece facilmente accessibili, poichè erogati nel baricentrico residenziale della città.
Ma non basta. La chiusura del pronto soccorso renderà più difficile intervenire con rapidità nelle patologie e negli infortuni che richiedono tempi di intervento nell’ordine dei minuti. Ma davvero qualcuno pensa che sia più sicuro per la popolazione residente in città o nelle zone nord ovest del forese, trasportare un paziente estremo, con l’ambulanza, al pronto soccorso di Cona, piuttosto che garantire, per quel tipo di urgenze, un servizio di emergenza di stabilizzazione presso il Sant’anna? Chiunque di noi capisce cosa significhi un trasporto con ambulanza da Pontelagoscuro, Porotto, Cassana, Corso Isonzo, di un paziente colpito da una patologia acuta e urgente, magari dell’apparato cardiocircolatorio, quando dieci, quindici minuti fanno la differenza. Chi sostiene che sia più sicuro ed efficace il trasporto a Cona, che sia medico o no, che sia consigliere comunale o no, è certamente privo di comune buon senso, oppure si ostina a difendere in mala fede scelte sbagliate compiute dal suo partito.
Togliere alla città un presidio di emergenza di stabilizzazione è una decisione irresponsabile, oltretutto per un contesto demografico che vede un ferrarese su quattro con più di 65 anni.
Progetto per Ferrara, durante il consiglio straordinario su Cona, ha proposto una risoluzione assai chiara al riguardo, che ovviamente Pd, Idv ed alleati hanno bocciato.
Essa impegna il sindaco e la giunta ad ultimare nel più breve tempo possibile il nuovo ospedale di Cona, ai più alti livelli di eccellenza, sia riguardo alle prestazioni sanitarie e di servizio, che per quanto attiene alle modalità di accesso (infrastrutture di trasporto adeguate, frequenze dei mezzi pubblici idonee, parcheggi gratuiti).
A mantenere l’attuale ospedale Sant’Anna operativo ad elevati livelli di qualità per l’erogazione delle seguenti prestazioni sanitarie: emergenza (completa delle unità necessarie), day hospital, visite ambulatoriali, diagnostica, chirurgia ambulatoriale, terapie intensive e non (chemioterapia, radioterapia, dialisi, altre), ogni altra prestazioni sanitaria che non richieda ricovero.
A chiedere alla Regione di garantire gli investimenti necessari all’adeguamento del Sant’Anna per gli scopi sopra esposti e di destinare parte delle strutture di Cona, eventualmente sovra dimensionate, ad altre funzioni (per esempio universitarie).
Ad utilizzare le volumetrie residue nell’area Sant’Anna per funzioni esclusivamente di pubblico servizio.
Ultima modifica: 30-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Progetto per Ferrara
EMAIL: gruppo-progettoperferrara@comune.fe.it
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