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RETI GAS, UN REGALO AD HERA

Archivio legislatura 2009 - 2014
Reti gas, 'un regalo ad Hera'
di Valentino Tavolazzi *

Le argomentazioni prodotte dal direttore della Holding Ferrara Servizi, Giovanni Lenzerini, non spostano di un millimetro il giudizio negativo sulla scelta di Tagliani e del Pd di cedere le reti del gas ad Hera e sulle modalità di gestione dell’intera operazione, a nostro modo di vedere in palese contrasto con l’interesse della città e dei ferraresi. Innanzi tutto l’articolo 2343 del codice civile non impediva in alcun modo la cessione delle quote di Agea Reti ad un valore superiore a quello determinato dal perito, se condiviso dalle parti. Quindi il richiamo fatto da Lenzerini al riguardo non appare pertinente. Il perito inoltre avrebbe potuto recepire valori ben più elevati dei beni ceduti, e quindi delle azioni di Agea Reti, se fossero esistiti accordi scritti al riguardo, come è successo a Ravenna. La valutazione infatti di Area Asset Ravenna ha risentito fortemente del beneficio di 10,5 milioni di euro, concordati tra il Comune ed Hera, appunto come differenza valore degli assets dall’inizio della loro locazione fino alla data della loro cessione. Ma si sa, in Romagna Hera trova sempre un terreno assai più di ostico che a Ferrara, dove al contrario non vi è traccia di una simile trattativa. Infine il valore impiegato per il calcolo del numero di azioni Hera, equivalenti al pacchetto di azioni Agea Reti cedute dal Comune, poteva anch’esso scaturire da una trattativa. Certo che l’ipotesi di fissare a 1 euro convenzionale tale valore non sarebbe stata peregrina. Il problema è stato posto anche nel consiglio comunale di Ravenna e di Imola. Il patrimonio di Hera, infatti, non avrebbe subito modifiche rispetto alla strada scelta (1,75 euro) perchè la plusvalenza generatasi (circa 60 milioni di euro) nel bilancio della holding bolognese, non sarebbe stata registrata come tale, bensì come capitale sociale a fronte di un maggior numero di azioni emesse. La differenza tra i due modi di procedere sta nel vantaggio, ancora una volta per Hera, di non dover distribuire utili sulla plusvalenza, ciò che invece avrebbe dovuto fare se in sua vece l’azienda avesse registrato un aumento di capitale sociale derivante dal maggior numero di azioni emesse a 1 euro. Un inutile tentativo dunque, quello di Lenzerini, di schermare se stesso, ed indirettamente il Pd e Tagliani, dietro la perizia giurata, insinuando possibili rivalse del perito, del tutto ingiustificate alla luce del fatto che egli ha svolto le proprie valutazioni basandosi sui documenti di cui disponeva. Stava ad Holding Ferrara Servizi ed al Comune fornirgli accordi siglati, come è avvenuto per Ravenna ed Imola, anche in riferimento ai costi delle manutenzioni sostenute da Hera, che tanto hanno contribuito a ridurre il valore di Agea Reti. Un’operazione dunque, la cessione delle reti, politicamente sbagliata e tecnicamente mal gestita. Un vero disastro per Ferrara ed i ferraresi, che certamente al momento opportuno se ne ricorderanno.
Ultima modifica: 05-11-2009
REDAZIONE: Gruppo Progetto per Ferrara
EMAIL: gruppo-progettoperferrara@comune.fe.it
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