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ULTIMA REPLICA, POI SAGGIO SILENZIO.
Archivio legislatura 2009 - 2014
Il consigliere Portaluppi continua ad andare fuori tema.
Riguardo alla sottovalutazione di Agea Reti non fornisco ulteriori elementi, sarebbe inutile.
Gli darei invece un consiglio: parli con l’IDV, che qualche problema in merito sembra averlo.
Pretestuosa appare inoltre la sua pervicace chiamata in causa del perito bolognese (gli fischieranno le orecchie!). Dichiaro per l’ennesima volta che la valutazione dei cespiti è fortemente condizionata dal metodo scelto (patrimoniale semplice) e dalla conferma di valori definiti dalla perizia di parte commissionata da Hera. Tutto qui. L’approccio del perito è a mio parere non condivisibile: altri metodi come il DCF, avrebbero dato risultati assai diversi. Ma non voglio tediare Portaluppi sulle diverse filosofie utilizzate per valutare le aziende.
Riguardo al parere del dottor Giuliani, coinvolto dal Comune all’ultimo minuto, ebbene esso aggiunge ben poco alla perizia giurata. Non verifica i valori in campo, né le pezze di appoggio che li sostengono. Un parere pro veritate è altra cosa.
Veniamo ora alle scelte dei Comuni.
Forli, con una partecipazione in Hera simile alla nostra, ha fatto il ragionamento proposto da Ppf: no alla cessione delle reti, poiché non avrebbe mutato il suo rapporto di forza negli organi della multi utility bolognese.
Ravenna ed Imola, invece, hanno scelto di farlo. Esse infatti dispongono di partecipazioni importanti, che la cessione delle reti rende ancora più forti. In tale contesto si spiega anche la cessione da parte di Imola del teleriscaldamento, opzione inibita a Ferrara per il semplice motivo che lo aveva già fatto nel 2004, con la svendita di Agea. Dunque Ferrara rimarrà senza reti e continuerà a contare nulla in Hera: che scelta è?
Su onestà e competenza, infine, Portaluppi farebbe bene a non agitarsi, poiché solo i cittadini possono attribuirle o no a partiti, gruppi, consiglieri e sindaci. Il loro voto è l’espressione più tangibile di tale giudizio. Lo inviterei a riflettere sulle motivazioni che hanno fatto perdere alla maggioranza 10 mila voti in dieci anni.
Ed ora, su questa vicenda, applicherò il principio del silenzio, tanto ostico al consigliere Portaluppi. Da adesso parleranno solo gli atti consiliari. E sembra che Ppf non sarà solo!
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Ppf