salta i contenuti principali a vai al menu
L'acqua pubblica a rischio
Archivio legislatura 2009 - 2014
(18-3-10) Inserire nello statuto del Comune la formulazione sulla non rilevanza economica del servizio idrico, come deliberato nel consiglio straordinario sul laboratorio di Pontelagoscuro, non è più sufficiente. La rilevanza economica del servizio idrico integrato è sancita dalla legge nazionale 133/08 e da quella regionale 10/08. Pertanto una affermazione di principio, in contrasto con il contesto normativo, non metterebbe certo al riparo da future privatizzazioni della gestione dell’acqua.
Se davvero a Ferrara la maggioranza vuole la gestione pubblica dell’acqua e non si accontenta di sventolare bandiere smentite dalla legge vigente, deve inserire nello statuto una formulazione che vada oltre la non rilevanza economica del servizio idrico.
Mercoledì scorso in commissione Progetto per Ferrara ha segnalato il problema a tutte le forze politiche, proponendo la formulazione che garantisce la gestione pubblica del servizio idrico anche nell’attuale contesto normativo: "In osservanza della legge, la proprietà delle infrastrutture e delle reti del servizio idrico integrato è pubblica e inalienabile. Il Comune si impegna a garantire che la gestione del servizio idrico integrato sia effettuata esclusivamente da soggetti interamente pubblici".
La recente ondata nera nel Po e la contaminazione da Pfoa dimostrano che l’attenzione sull’acqua deve essere altissima e soprattutto pubblica. Hera non ha mai monitorato il Pfoa e si appresta solo ora a farlo, dopo che Ppf ha segnalato i rischi per la salute dei cittadini. Rischi correlati anche, in un altro contesto, all’utilizzo dei pozzi per l’irrigazione degli orti di via del Melo, che pescano da una falda notoriamente contaminata dal Cvm, con concentrazioni stratosferiche rispetto ai limiti di legge.
Nella risoluzione su Hera, bocciata da Pd, Idv ed alleati nel corso del consiglio straordinario, Ppf ha chiesto inoltre che siano assicurati gli investimenti necessari per l’adeguamento della rete acquedottistica, fognaria e dei relativi impianti, allo scopo di ridurre al minimo le perdite di acqua potabile, di sostituire tutte le condutture in cemento amianto, di garantire in tutti i quartieri del Comune e delle frazioni la giusta pressione di erogazione dell’acqua potabile.
Infine Ppf chiede che il sindaco promuova, insieme agli altri Comuni della Provincia, la riorganizzazione industriale e l’integrazione dei soggetti operanti nella gestione del servizio idrico integrato, allo scopo di creare un unico gestore provinciale pubblico del servizio idrico. Mentre in sede ATO per Ppf vanno rinegoziati con i gestori i costi considerati per la determinazione della tariffa del sistema idrico integrato, allo scopo di ridurla sensibilmente a partire dal 2010, senza penalizzare gli investimenti.