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Emendamento alla delibera n. 12 all’O.d.G. della seduta di Consiglio Comunale del 21.09.2009

Archivio legislatura 2009 - 2014
OGGETTO: emendamento alla delibera n. 12 all’O.d.G. della seduta di Consiglio Comunale del 21.09.2009 avente ad oggetto l’approvazione del “ Contributo del sistema territoriale della Provincia di Ferrara all’attuazione della politica regionale unitaria” e dello schema d’intesa per l’integrazione delle politiche territoriali.


Il Consiglio Comunale di Ferrara



preso atto



che con l‘approvazione, a cui si accinge il Consiglio Comunale, del DUP (Documento Unico Programmazione), vengono sottoposti ad approvazione dieci obiettivi strategici nei territori regionali, tra i quali la provincia ed il comune di Ferrara, nel periodo 2007- 2013; investimenti che comprendono, all’interno dell’Obiettivo 5 “Mobilità sostenibile” anche la realizzazione dell’ Idrovia ferrarese, per un investimento pari a Euro 145 milioni di euro nel territorio provinciale e nello specifico 80 milioni di euro per il tratto di competenza del territorio comunale;



constatato che



· il progetto contiene imprecisioni ed errori fin nei suoi presupposti. Infatti la decisione 1692/96/CE del Parlamento Europeo sugli orientamenti comunitari per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti alla sezione 4, art.11 (fonte internet EUR-lex) definisce le caratteristiche dei natanti di classe quinta A, come battelli di lunghezza pari a 110 metri (non 105 come indicato nel progetto), pescaggio a pieno carico di 2,80 metri (e non 2,50), e fonda il suo sviluppo su tali dimensioni;



· il progetto dovrebbe favorire il trasporto fluviale, più ecologico rispetto a quello su gomma, tuttavia, per muovere su terra ferma le merci circolanti sulle navi container dell’Adriatico, sarebbe sufficiente utilizzare il porto di Ravenna ed adeguare la ferrovia che da là conduce a Ferrara, ovvero con investimenti notevolmente inferiori, far giungere la ferrovia fino a Porto Garibaldi-Comacchio, favorendo in tal modo anche il turismo del basso ferrarese;



· quanto a Ferrara, il progetto prevede l’innalzamento di quattro e più ponti, fra i quali quelli su via Bologna e San Giorgio, scelta che fa presagire disagi per almeno dieci anni per tutta la cittadinanza;



· la mancata depurazione delle acque dei fiumi costituisce una grave problema nazionale e pertanto la priorità andrebbe data alla predisposizione delle opere idrauliche necessarie alla depurazione, prima che a quelle, conflittuali, della navigabilità.



· si tratta di un progetto faraonico che prevede di scavare i letti e risagomare gli argini dei due affluenti, per permettere la navigazione alle grosse imbarcazioni di quinta classe europea. A tale scopo, come ricordato, si dovrà intervenire su molti ponti in città ed in provincia, ma soprattutto saranno espropriate case e proprietà per allargare gli argini. Oltre al grosso dispendio economico, il progetto implicherebbe un danno enorme inflitto ai fiumi e agli ecosistemi che si basano su questi per sopravvivere. Una delle situazioni che sicuramente si verrà a creare con gli interventi sui fiumi è la risalita del cuneo salino, cioè dell’acqua salata di mare, che creerebbe seri danni alle specie vegetali ed animali che vivono nelle aree vicine ai fiumi;



rilevato che



· il fiume Po ed i suoi affluenti non sono in condizione di permettere la navigabilità per tutto il corso dell’anno, specialmente in estate quando il Po è perennemente in crisi idrica. Ciò comporta la realizzazione di nuovi bacini di trattenimento, scelta che renderebbe ancora più invasivo l’intervento sui fiumi.



· prendendo a riferimento i dati pubblicati dall’Arni, tra il 1988 e il 2006 il Po’ ha avuto una profondità di almeno 2,5 metri (quella minima indispensabile per far navigare non solo le navi di Classe V ma anche quelle di IV Classe) per una media di soli 121 giorni all’anno. Negli ultimi 20 anni abbiamo avuto un solo anno con oltre 200 giorni di fondale superiore ai 2,5 metri. Tutte le previsioni sull’evoluzione del clima indicano il Nord Italia e la Pianura Padana in particolare, come una delle aree maggiormente esposte al rischio siccità. Inoltre la prevista diminuzione delle precipitazioni annue, magari concentrate in brevi periodi di tempo, non farà che aumentare il problema della carenza idrica, costringendo ad adottare politiche di risparmio già necessarie in agricoltura e che certamente comprometteranno ulteriormente la navigabilità del fiume. Se la navigabilità dell’Idrovia fosse dunque limitata praticamente a un terzo dell’anno, ne verrebbe di fatto compromessa la sua funzionalità di trasporto;



· diversi studi scientifici sostengono che per evitare la risalita dal Delta dell’acqua salata di mare, occorre che il Po’ conservi una portata di almeno 300mc/sec. Per mantenere funzionali i circa 70 km dell’Idrovia, sarebbe necessario prelevare dal Po’ una portata di 50/80mc/sec, flusso che potrebbe risultare critico agli effetti dell’equilibrio ambientale.



ritenuto che



· non vi siano garanzie di poter attrarre, in tali condizioni, investimenti privati per utilizzare il trasporto fluviale;

valutato che


· superata la complessa fase di realizzazione, con il rialzamento dei ponti, la realizzazione di nuove infrastrutture viarie, la modifica delle sponde e delle curve del canale, per trasportare 1,8 milioni di tonnellate di merci occorrerebbero 3600 transiti, ossia 10 al giorno, che diventerebbero 30 se i giorni di navigabilità fossero circa 120 come la media degli ultimi 20 anni; pertanto i dati forniti dal progetto sul volume di merce in transito appaiono inattendibili, così come le previsioni del limitato disagio sembrano del tutto opinabili;

approva il seguente emendamento



a) integrazione del punto 1) della delibera in oggetto, con la seguente frase aggiunta al medesimo punto dopo la parola deliberazione: “con l’esclusione del progetto denominato Idrovia - adeguamento dell’idrovia ferrarese al traffico idroviario di V classe- facente parte dell’ OBIETTIVO 5 – “Rafforzare la rete infrastrutturale per una mobilità sostenibile in grado di assicurare ai cittadini e alle imprese la migliore accessibilità al territorio regionale”

b) integrazione del punto 2) delle delibera in oggetto, con la seguente frase aggiunta al medesimo punto dopo la parola deliberazione: “con l’esclusione del progetto denominato Idrovia - adeguamento dell’idrovia ferrarese al traffico idroviario di V classe- facente parte dell’ OBIETTIVO 5 – “Rafforzare la rete infrastrutturale per una mobilità sostenibile in grado di assicurare ai cittadini e alle imprese la migliore accessibilità al territorio regionale”


GRUPPO CONSILIARE PROGETTO PER FERRARA
Cons. Valentino Tavolazzi


Ultima modifica: 30-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Progetto per Ferrara
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