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Consiglio comunale straordinario 31/08/2009
Archivio legislatura 2009 - 2014
Come previsto ieri mattina la conferenza dei capigruppo ha fissato per lunedì 31.8 il consiglio straordinario sul laboratorio di Pontelagoscuro, ampiamente entro i termini stabiliti dalla legge.
La richiesta urgente era stata inoltrata al Presidente del consiglio il 12.8 da PpF, Iaf, Pdl, Lega, Prc-Pdc, dopo aver scoperto che Hera stava smantellando il laboratorio in piena calura estiva, nel silenzio generale e con le Istituzioni in ferie, nell’ambito di un progetto di aggregazione di tutte le attività di controllo a Bologna, Ravenna, Forlì.
Tale decisione era stata assunta dall’azienda unilateralmente e nella direzione opposta a quella indicata dai deliberati delle Istituzioni (Sindaco, Giunta e Consiglio comunale del Comune di Ferrara, Consiglio provinciale), adottati precedentemente alle ultime elezioni amministrative.
Il moto d’opinione contro il trasferimento del laboratorio si è subito attivato e da più parti (Cgil, Idv, SA, comitati, associazioni, cittadini) si sono levate di nuovo voci preoccupate.
In conferenza dei capigruppo PpF ha proposto l’elaborazione di un documento condiviso da tutto il Consiglio comunale: il capogruppo del Pd Simone Merli si è riservato di rispondere al riguardo entro questa mattina.
Nel frattempo le forze politiche che hanno chiesto il consiglio straordinario stanno lavorando sul proprio documento e su di una lettera che sarà inviata alla Provincia, ai sindaci dei Comuni serviti da Hera ed a tutti i gruppi consiliari, allo scopo di informare gli enti di quanto sta avvenendo e al tempo stesso di richiedere ad essi l’attivazione nei confronti di Hera, per scongiurare la chiusura del laboratorio o il suo drastico ridimensionamento.
La centrale di potabilizzazione di Pontelagoscuro rappresenta il cuore del sistema acquedottistico ferrarese, che nel 2005 ha prodotto quasi 21 milioni di metri cubi d'acqua, distribuiti attraverso una rete che si snoda sul territorio per oltre 2.500 chilometri.
Hera fornisce acqua potabile a 250.000 abitanti, residenti nei comuni di Alfonsine, Argenta, Bondeno, Cento, Ferrara, Masi Torello, Mirabello, Poggio Renatico, Portomaggiore, Sant'Agostino, Vigarano Mainarda, Voghiera;
La nostra fonte di acqua è il fiume Po, appartenente alla classe di qualità V (DL 152/99), la più compromessa dagli inquinanti e quindi la più complessa da portare allo stato di potabilità. Inoltre esiste sempre un pericolo latente di inquinamenti improvvisi ed acuti, dovuti a scarichi abusivi, in particolare durante i giorni festivi, oppure ad incidenti sempre possibili nelle aree altamente industrializzate che il fiume attraversa (è già accaduto di dover sospendere il prelievo dalla superficie del fiume su segnalazioni tempestive del laboratorio).
PpF ritiene che vada garantito il diritto dei ferraresi di avere controlli certi e tempestivi sulla qualità dell'acqua potabile e sulla capacità di interventi rapidi in caso di emergenza. Ritiene inoltre che le istituzioni abbiano il dovere di non privare per sempre la comunità locale della possibilità futura di riprendere la gestione diretta del ciclo idrico integrato, anche attraverso gare per l’affidamento del servizio, che le amministrazioni attuali o quelle future vorranno fare. La smobilitazione del laboratorio è la pietra tombale di questa prospettiva.
Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara
www.progettoperferrara.org