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Tariffe refezione scolastica, si rinvia per cambiare

Archivio legislatura 2009 - 2014
Sulle tariffe delle refezione scolastica 2009-10 si rinvia per cambiare. La commissione ben presieduta da Daniele Civolani e preposta a valutare le nuove tariffe per l’anno scolastico 2009-10, da sottoporre al consiglio, ha deciso di rinviare alla giunta la proposta.

Il consigliere Valentino Tavolazzi di Ppf aveva segnalato infatti ai commissari che la manovra, contenuta nello schema di delibera, avrebbe giustamente favorito le famiglie economicamente più svantaggiate, ma al tempo stesso ridotto, in percentuale sul costo effettivo per il Comune, la tariffa pagata dalle famiglie con reddito ISEE superiore a 22 mila euro. Esse, l’anno scorso, pagavano il 100% del costo per il Comune ed erano racchiuse in un’unica fascia ISEE; nella proposta 2009-10, esse avrebbero pagato dal 90% al 100%, in modo scaglionato in sei fascie.

In pratica, fatto 100 il costo del pasto per il Comune, la proposta si traduceva in uno “sconto”, che necessariamente sarebbe ricaduto sulla fiscalità generale e dunque anche sulle famiglie a basso reddito che non utilizzano il servizio, come ad esempio i pensionati soli.

La proposta di PpF è di attribuire alle fascie di reddito alte (per esempio oltre 32 mila euro di reddito ISEE) il 100% del costo pasto per il Comune (circa 5,14 euro), riducendo ulteriormente le tariffe ai redditi bassi, senza modificare l’incasso totale per il Comune, che complessivamente copre circa l’80% (1,3 milioni) del costo totale (1,6 milioni).

Il dibattito è poi proseguito, sempre su richiesta di Ppf, sul ruolo delle commissioni.

Il quesito posto da Tavolazzi è il seguente.

Le commissioni hanno solo il compito di decidere se la proposta di giunta può o no essere sottoposta al voto del consiglio, o al contrario possono/devono proporre integrazioni e modifiche al testo di Giunta? Il tema ha appassionato i consiglieri, che al riguardo si sono espressi con spirito costruttivo.

L’orientamento prevalente è che le commissioni possono svolgere il proprio ruolo se approfondiscono per tempo le deliberazioni proposte dalla giunta al consiglio (ciò presuppone una programmazione di medio periodo dei lavori del consiglio stesso, alla quale tuttavia il presidente Francesco Colajacovo sembra sottrarsi), ma soprattutto se apportano integrazioni e modifiche, nell’interesse dei cittadini, al provvedimento proposto dalla giunta.

Il regolamento del consiglio comunale stabilisce al riguardo che le Commissioni esprimono pareri sulle proposte di deliberazione, ma “svolgono in sede referente e redigente attività preparatoria, istruttoria e redigente” su atti, provvedimenti, indirizzi ed orientamenti da sottoporre al consiglio.

E’ sul quel “redigente” che occorre fare chiarezza!



Valentino Tavolazzi

Progetto per Ferrara




Ultima modifica: 30-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Progetto per Ferrara
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